18 Aprile 2024 10:42

Cerca
Close this search box.

18 Aprile 2024 10:42

Imperia: morì in guerra a 19 anni, a Borgo Foce il ricordo del marinaio Emanuele Aicardi. “Per dare dignità a quelli che non sono mai stati ritrovati” / Foto e Video

In breve: Ricorre infatti l'ottantesimo anniversario del tragico evento dell’affondamento della Torpediniera Curtatone nel golfo del Pireo il 20 maggio 1941. 

Grande partecipazione questa mattina a Borgo Foce, per la cerimonia in ricordo del marinaio portorino Emanuele Aicardi, morto a 19 anni sulla Curtatone il 20 maggio del 1941. Ricorre infatti l’ottantesimo anniversario del tragico evento dell’affondamento del Cacciatorpediniere dove, alle 13.51, urtò una mina greca nel golfo di Atene, vicino all’isola di Phleva, e saltò in aria.

Presenti il sindaco Claudio Scajola, Simona Gazzano del Circolo Parasio, Giovanni Chersola, Delegato Provinciale di Genova dell’Opera Nazionale per i Caduti senza Croce e le massime autorità civili e militari della città di Imperia.

Le dichiarazioni del sindaco di Imperia Claudio Scajola

“Un giovane, di 19 anni, che ubbidendo allo Stato si arruola nella leva, nel 1940 in Marina. Nella prima missione con una barca italiana, un Cacciatorpediniere, viene affondato da una mina.

Muore a 19 anni. È giusto ricordarlo, c’è questa intitolazione di questo piccolo scalo a questo giovane ragazzo.

Abbiamo voluto dare un po’ di enfasi giusta, per ricordare quelli che nessuno si ricorda”.

Simona Gazzano – presidente Circolo Parasio

“Siamo scesi dalla nostra piccola montagna che è il Parasio però con la visuale sempre sul mare.

Una giornata importante che sicuramente sarebbe passata un po’ più in sordina se non avessimo avuto un bel suggerimento da parte di un amico. Fiorenzo Cereda, il nostro presidente storico Giacomo Raineri, sul fatto dell’importanza di ricordare avvenimenti che magari sembrano un po’ meno ridondanti in fatto di esposizione mediatica.

Emanuele Aicardi, marinaio che è affondato durante l’esplosione della Curtatone. Un nostro concittadino, la nostra storia locale che si intreccia con la Storia con la S maiuscola. Ci ricorda l’importanza di non dimenticare specialmente per le nuove generazioni che sono inondate da notizie, dalla velocità del tutto e magari non si fermano a riflettere a sufficienza su chi sono queste persone che appaio sulle targhe.

Non tutti i morti purtroppo hanno sepoltura, questa è una cosa che rende ancora più tristi le disgrazie e peggiora il superamento di un lutto e di una tragedia. Ricordando tutto questo viene meno e possiamo rendere dignità sia ai morti dei quali possiamo piangere le spoglie in un cimitero, come quelli che non sono mai stati ritrovati.

Credo che sia anche un riconoscimento per le famiglie, per chi resta, doveroso”.

Imperia: Guido Ferraro (Assoarma) recita la preghiera del marinaio


Condividi questo articolo: