29 Marzo 2024 08:45

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29 Marzo 2024 08:45

IMPERIA. DIMISSIONI PAOLO STRESCINO. GIANFRANCO GROSSO:”STRESCINO HA CERCATO DI RIPULIRSI IL VESTITO CON QUESTA ALLEANZA”

In breve: Grosso, Imperia Bene Comune: "Finalmente le supposte criticità pre-elettorali sono diventate realtà, evidenziando l’anomala coalizione che un certo centrodestra con il PD sono andati costruendo in città per scopi puramente di potere"

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Imperia. La notizia delle dimissioni da Presidente del Consiglio Comunale di Paolo Strescino sta facendo discutere tutti i rappresentanti dell’amministrazione e dell’opposizione. Anche Gianfranco Grosso, capogruppo di Imperia Bene Comune ha infatti dichiarato:

Finalmente le supposte criticità pre-elettorali sono diventate realtà,  evidenziando l’anomala coalizione che un certo centrodestra con il PD sono andati costruendo in città per scopi puramente di potere.

In campagna elettorale avevo ben chiarito ai cittadini che votare l’attuale Amministrazione avrebbe portato alla paralisi amministrativa, in quanto si mettevano insieme due passati scomposti e antitetici, due storie inevitabilmente opposte, con inevitabili ripercussioni sulla gestione della città. Il PD,  SEL e Rifondazione Comunista hanno per 15 anni lottato politicamente per liberare la città da Scajola e dai suoi alleati, di cui Strescino era parte integrante e ne è stato il Sindaco. Quelle forze politiche lo fecero giustamente cadere dopo lo scandalo del Porto di Imperia, di cui lui insieme ai suoi alleati furono i responsabili politici.

E’ curioso che nella sua intervista Paolo Strescino dichiari che il progetto “dal Parasio al mare” sia frutto della sua collaborazione con Sappa, prendendosene i meriti, mentre sul fallimento della  questione portuale ne abbia sempre preso le distanze lasciando agli altri le colpe. Delle due l’una caro Strescino, o ti assumi onori ed oneri responsabilmente con i tuoi alleati del tempo o te ne tiri fuori completamente. Troppo comodo bere lo champagne e sputare il veleno.

Per quanto riguarda tutte le questioni amministrative che Strescino ha sollevato vorrei ricordargli che non sono altro che l’esemplificazione delle problematiche da noi evidenziate da subito e per tutto quest’anno. Mi fa piacere che se ne sia accorto finalmente, ma come sempre, come con il Porto, in grave ritardo. Probabilmente non riesce proprio ad avere quella guittezza amministrativa che servirebbe ad un buon amministratore pubblico. Chiederà anche stavolta scusa ai suoi elettori?

La verità probabilmente è un’altra, dal momento che ritengo Strescino una persona fin troppo scaltra e politicamente scafata. Con questa alleanza ha cercato di ripulirsi il vestito dagli errori del passato, sfruttando l’ingordigia del PD, e ha cercato in questo anno una strada nuova per raggiungere mete politiche che si sono rivelate per lui troppo elevate, sia per la sua caratura che per il partito prescelto. Dopodiché, preso atto del suo fallimento elettorale alle Europee e di quello dell’NCD, ha deciso di smarcarsi da un’alleanza scomoda e da un’amministrazione fortemente in difficoltà, per potersi nuovamente riciclare da qualche parte, scaricando ancora una volta gli errori sugli altri.

Ancora una volta i cittadini sono stati presi in giro da un vecchio modo di fare politica, sono caduti nella trappola del trasformismo, dimenticandosi la storia pluridecennale di certe componenti politiche e dei suoi rappresentanti e pagano oggi il prezzo dell’immobilismo. Il PD imperiese da parte sua, che invece non ha certo sbagliato per ingenuità, paga oggi pubblicamente con il proprio elettorato una strategia fallimentare, una scelta incoerente frutto di un dissennato compromesso di potere, che già in campagna elettorale lo penalizzò con la propria base. Il suo continuo abbassare la testa in nome della responsabilità amministrativa (poi vorrei sapere quale?), il porgere sempre l’altra guancia ad ogni schiaffo, la rivisitazione storica del proprio passato e delle proprie battaglie, lapalissiana in ogni atto amministrativo che vota e che sostiene, non faranno altro  che impedire a questa città un vero cambiamento, una vera alternativa di governo che muova le sue radici verso gli interessi pubblici e collettivi piuttosto che verso gli interessi politici singoli dei soggetti che il PD stesso dirigono”.

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