20 Aprile 2024 13:33

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20 Aprile 2024 13:33

Imperia: il Comune non gradisce gli articoli di stampa e oscura i verbali della Commissione Paesaggio/Il caso

In breve: L'amministrazione comunale non ha gradito gli ultimi articoli pubblicati dal nostro giornale e ha deciso di eliminare, a partire dall'ultimo verbale, tutti i dati identificativi.

Oscurare i verbali della Commissione Paesaggio per evitare che la stampa possa visionarli. Siamo a Imperia, nell’anno 2021.

Imperia: oscurati i verbali della Commissione Paesaggio

La Commissione Comunale per il Paesaggio è un organo tecnico-consultivo che esprime pareri obbligatori, non vincolanti, sulle principali pratiche urbanistiche, dal rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche alle sanzioni amministrative, dagli accertamenti di compatibilità paesaggistica alle sanatorie, sino ai progetti preliminari. 

I verbali, con tutte le pratiche esaminate, comprensive di progetto, committente e professionisti, da anni vengono pubblicati mensilmente, come previsto dalla legge, sull’albo pretorio del Comune di Imperia, offrendo un quadro piuttosto esaustivo dei “movimenti” urbanistici in città. 

Ebbene, l’Amministrazione comunale non ha gradito gli ultimi articoli pubblicati dal nostro giornale che, esercitando il diritto di cronaca, ha sempre controllato i verbali, approfondendo le pratiche di interesse pubblico, (dalle antenne di telefonia mobile ai “Granatini” di Borgo Foce, passando per l’ex Camera di Commercio, l’ex Sairo e le facciate degradate) e ha deciso di eliminare, a partire dall’ultimo verbale, tutti i dati identificativi: dagli intestatari della pratica, ai professionisti che l’hanno presentata, sino all’oggetto e all’ubicazione degli interventi urbanistici. Il tutto sostituito da un numero di protocollo. Di fatto i verbali sono stati oscurati.

Contattato da ImperiaPost, il vicesindaco all’Urbanistica Giuseppe Fossati si è assunto la paternità della decisione.

“Ci sono pratiche che riguardano esclusivamente soggetti privati, come trasformare un magazzino in una camera da letto o aggiungere o rimuovere una finestra – ha dichiarato – Si tratta di atti endoprocedimentali e, a prescindere dalla stampa, non trovo corretto che queste pratiche siano visionabili da chiunque sul sito del Comune. A mio modo di vedere sino ad oggi si è sbagliato e non credo che altri Comuni pubblichino integralmente i verbali. Bastano gli estremi, poi se qualcuno è direttamente interessato può fare un accesso agli atti.

Pratiche di interesse pubblico? Non sta a noi decidere quali siano. Noi garantiamo la privacy. Se un giornalista ritiene una pratica di interesse pubblico potrà fare accesso agli atti. Sono usciti diversi articoli di stampa nell’ultimo periodo che non ho ritenuto opportuni, perché oltrepassavano, a mio modo di vedere, i confini della privacy. Anche per questo ho chiesto di modificare le modalità di pubblicazione dei verbali della Commissione”.

Con il vice Sindaco, pur nella massima correttezza, abbiamo avuto un confronto piuttosto accesso. Riteniamo che oscurando i verbali della Commissione non si rispettino i criteri minimi di trasparenza, senza contare la limitazione, forzata, della libertà di stampa. La Commissione Paesaggio, una delle “poltrone” più ambite dai professionisti del settore, è nominata dal Sindaco in carica ed è giusto che risponda del proprio operato davanti ai cittadini, pubblicamente.

Il vicesindaco si trincera dietro la privacy, ma si tratta di una replica debole. Innanzitutto il giornalista non va ad approfondire pratiche inerenti il singolo cittadino, che comunque non si capisce il motivo per cui dovrebbe sentirsi minacciato nella propria sfera privata, in secondo luogo, con le ultime modifiche, di fatto le pratiche non sono più pubbliche, perché non c’è alcun riferimento. Come si può accedere ad atti di cui non si conosce nulla? 

Per quanto riguarda gli altri Comuni, abbiamo condotto una rapida verifica e non risulta, a differenza di quanto sostiene il vice sindaco, che i verbali vengano completamente oscurati (qui,qui, qui e qui, alcuni esempi che si riferiscono ai comuni di Modena, Bari, Torino e Milano). Non una bella pagina per il Comune di Imperia, che, ci auguriamo, faccia un passo indietro nel nome della trasparenza amministrativa. 

I verbali della Commissione prima e dopo le modifiche del Comune

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