20 Aprile 2024 06:46

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20 Aprile 2024 06:46

CONSIGLIO COMUNALE. FOSSATI (IMPERIA RIPARTE) “SI CONTINUANO A INTRODURRE TASSE ANZICHE’ ELIMINARE I PRIVILEGI DI UNO STAFF AD PERSONAM”

In breve: Analisi a tutto campo per il consigliere di Imperia Riparte, Giuseppe Fossati, che aspetta l'ennesima revisione delle pratiche "pasticciate" targate Capacci

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IMPERIA – Seris, depuratore, dimissioni di Paolo Strescino e commissione locale del paesaggio. Analisi a tutto campo del consigliere Giuseppe Fossati (Imperia Riparte) a seguito del lungo consiglio comunale svoltosi ieri sera

“Il consiglio di ieri si è aperto con il ritiro della pratica di privatizzazione della refezione scolastica. Avevo chiesto al Sindaco tale passo in occasione dell’assemblea sindacale di giovedì, impegnandomi a non polemizzare se fosse avvenuto quanto richiesto. Non farò quindi polemiche. Occorre però dire qualcosa in merito alle, peraltro imprecise, dichiarazioni del Sindaco sulla genesi della Seris e sulla legittimità dei posti di lavoro in essere.

Nel giugno 2008, per una norma introdotta retroattivamente, l’amministrazione Sappa, assessore Fossati, si è trovata nella impossibilità di assumere il personale per garantire la gestione diretta della ristorazione scolastica alla ripresa delle scuole. Si è arresa? Ha appaltato ai privati, infischiandosene di utenti e lavoratori? No. Ha studiato, ha lavorato e, in tre mesi, ha creato dal nulla la Seris, con tanto di accordi sindacali sottoscritti e piena “pace sociale” , garantendo servizio pubblico e posti di lavoro. Questo fa e deve fare la politica: fare scelta, lavorare ed assumersi responsabilità. Spero che anche questa amministrazione saprà farlo, tra qualche mese, quando il tema tornerà di attualità.

 Respinta la proposta della minoranza procedere alla nomina del nuovo Presidente del Consiglio, in quanto, è evidente, la maggioranza non ha ancora deciso come spartirsi le poltrone nel balletto da manuale Cencelli aperto dalle dimissioni di Strescino, altro importante delibera adottata è stata l’introduzione dell’obbligo dei cittadini di pagare un nuovo ed ennesimo “balzello” (termine usato dal cons.Lagorio del PD) per qualsivoglia pratica richieda al Comune ritenuta “non essenziale”. Basta leggere l’elenco della pratiche per cui verrà richiesta questa nuova “tassa camuffata” per capire che si pagherà tutto, fatta eccezione, per ora, per l’aria che si respira (ma temo si stanno attrezzando per chiedere qualcosa anche per questa attività). L’elenco è sterminato e spazia da richieste minimali a operazioni imprenditoriali di grande portata, da tutte le pratiche edilizie a tutte le pratiche commerciali e demaniali, ambientali, dalla minima comunicazione di inizio attività ai SUA, dal rilascio di una concessione demaniale temporanea senza scopo di lucro alla concessione di una spiaggia, dalla autorizzazione alla vendita di “funghi spontanei” (non è una battuta, c’è scritto!) all’apertura di un supermercato.

Tasse, tasse e solo tasse. L’Amministrazione, invece di ridurre le spese e gli sprechi, magari cominciando dagli antistorici privilegi di uno staff “ad personam”, pensa solo a come torchiare i cittadini e farsi pagare servizi che, per legge, deve rendere e che i contribuenti già pagano con la fiscalità generale. Ovviamente ho votato contro.

La discussione sulle modalità di nomina della commissione locale del paesaggio ha squarciato il velo sull’unico vero punto di interesse per questa amministrazione di architetti ed ingegneri (tra gli eletti ben 8 su 21, compreso il Sindaco), il cui maggior azionista politico ed elettorale è l’assessore all’urbanistica di FI delle amministrazioni Sappa e Strescino e neo renziano (ovviamente): l’urbanistica. Tutto cambi perché nulla cambi. Spero che gli imperiesi finalmente lo abbiano capito.

Da ultimo è stato approvato quell’incredibile pasticcio di un accordo di programma per far confluire nel depuratore di Imperia i Comuni di Andora, Testico e Stellanello, benché il nostro depuratore non sia stato progettato per ricevere i flussi conseguenti. Un pratica molto tecnica e molto pasticciata, come d’uso di questa amministrazione (che l’aveva già ritirata ad aprile perchè stava portando all’approvazione del consiglio la bozza di accordo del luglio 2013 senza accorgersi che il 5.3.14 era cambiato!). Il succo della questione è che si mette a rischio di non funzionare correttamente un depuratore che Imperia ha atteso per oltre 5 lustri. Ma, come ho detto, sono certo che la pratica tornerà in Consiglio. Quando si approvano pratiche pasticciate, occorre sempre rivederle dopo qualche mese.

Pratica che sta diventando una costante di questa amministrazione“.

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