12 Ottobre 2024 19:53

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12 Ottobre 2024 19:53

Imperia: scontro fra Flavio Serafini e il Comune per la gestione del Museo Navale. “Mi hanno tolto le chiavi. Pronto a rivolgermi ai carabinieri” / Il caso

In breve: Flavio Serafini lascia intendere di essere pronto a rivolgersi alla forza pubblica per poter tornare ad accedere al Museo Navale

È battaglia fra il Comune e il comandante Flavio Serafini per la gestione del Museo Navale di Imperia. Serafini, ideatore e creatore del Museo che aveva sede in piazza Duomo e dal quale proviene gran parte dei reperti trasferiti nel nuovo museo, contesta apertamente recenti interventi attuati nelle nuove sale che si affacciano su Calata Anselmi a Porto Maurizio.

Il comandante Flavio Serafini: “Mi hanno tolto le chiavi e i reperti sono stati movimentati da personale non qualificato, con dei danni”

Accusa Flavio Serafini: “Mi hanno tolto le chiavi di accesso al Museo e mi hanno concesso soltanto di fare un sopralluogo. Ho spiegato la corretta sistemazione dei reperti, in base al piano scientifico, presentato a Comune e Soprintendenza. Non sono stato ascoltato e diversi quadri e reperti sono stati movimentati da personale non qualificato, senza che ne sapessi nulla e sono stati causati diversi danni. Insieme all’Associazione Amici del Museo Navale, che ha anche trovato il sostegno e l’appoggio di molte altre realtà locali e nazionali di grande rilievo, che hanno sottoscritto un documento di solidarietà e appoggio, desideriamo continuare ad esercitare il nostro diritto di consulenza, sempre disponibili a suggerimenti e migliorie espositive, ma nel rispetto delle nostre indicazioni tecniche, storiche e scientifiche”.

Serafini punta il dito contro l’Amministrazione comunale anche per quello che lui definisce come un “ostinato ed incomprensibile divieto di accesso alla biblioteca su un percorso al di fuori dell’area di cantiere” e parla di “strisciante smantellamento del museo”.

“La prossima volta i carabinieri potrebbero dover venire al Museo”

Conclude Serafini: “Sto lavorando alla stesura di un volume storico dedicato ai Cantieri Terizzano e molti appunti e riferimenti sono negli armadi della biblioteca del Museo. Si tratta di materiale di mia proprietà, ma non mi lasciano entrare per visionarlo. Sono mortificato e imbufalito e può darsi che la prossima volta i carabinieri, invece di andare in Sala consigliare, debbano venire al Museo Navale”.

L’assessore Roggero: “Massima collaborazione, nel rispetto dei ruoli”

Dal fronte dell’Amministrazione comunale, l’assessore alla Cultura Marcella Roggero respinge le accuse di Flavio Serafini e dice: “Per quanto riguarda il percorso museale, il Comune sta collaborando con la Soprintendenza e con un team di studiosi e ci si attiene al piano scientifico, a suo tempo presentato e vidimato dalla Soprintendenza. Serafini è stato più volte coinvolto e facciamo tesoro dei suoi consigli. Da parte nostra la collaborazione è massima, nel rispetto dei ruoli di ciascuno. La biblioteca? Abbiamo suggerito a Serafini di fornirci un elenco dei testi dei quali ha necessità, in modo che glieli possiamo consegnare, per continuare nel suo importante lavoro”.

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