20 Aprile 2024 03:20

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20 Aprile 2024 03:20

Imperia: “Carlo vive, Scajola assassino”. G8, scritte contro il Sindaco a Castelvecchio. L’ex Ministro replica sui social. “Si credono rivoluzionari, ma sono solo incivili”/Il caso

In breve: I responsabili potrebbero essere smascherati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona di Castelvecchio 

“Credersi rivoluzionari, ma essere solo dei grandi incivili“: così il sindaco di Imperia Claudio Scajola ha commentato le scritte comparse contro di lui e riferite ai fatti del G8 di Genova, quando Scajola era ministro dell’Interno.

Ignoti sui piloni del cavalcavia ferroviario di Castelvecchio hanno scritto “Carlo vive” e “Scajola assassino”, con chiaro riferimento agli scontri fra Forze dell’ordine e manifestanti che, in piazza Alimonda a Genova, portarono all’uccisione del giovane Carlo Giuliani. Giuliani fu colpito a morte da un colpo di pistola sparato da un carabiniere, anche lui giovane, mentre, insieme ad altri attivisti, stava colpendo con un estintore una camionetta dell’Arma rimasta isolata.

I responsabili potrebbero essere smascherati dalle telecamere di sorveglianza presenti nella zona di Castelvecchio

In riferimento alle scritte contro di lui, Claudio Scajola in un post su Facebook scrive: “Non temo il dibattito, apprezzo il confronto soprattutto con chi ha idee molto diverse dalle mie. Proprio sul G8 di Genova in questi giorni non mi sono mai tirato indietro da tutte le richieste di domande e di interviste, dando il mio contributo per una ricostruzione storicamente fedele di quelle drammatiche giornate. E non ho esitato a definire vergognosi e in alcun modo giustificabili gli episodi della Diaz e di Bolzaneto.

Ma questo rientra in un dibattito tra persone che sono disposte ad un confronto civile. Insozzare un luogo pubblico, cioè di tutti, non è simbolo di ribellione ma soltanto di inciviltà. Non si fa un dispetto a Scajola, si fa a tutta la città. È già in corso l’esame delle immagini di videosorveglianza che, come dimostrano anche i più recenti fatti di cronaca, sono ormai molto efficaci per accertare le responsabilità“.

 

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