18 Aprile 2024 09:17

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18 Aprile 2024 09:17

Covid, Liguria: “vaccino obbligatorio per gli Over 50”. Toti lancia la proposta

In breve: "Green pass? Lo estenderei, alla ripresa a settembre, anche ad altre attività: per entrare nei centri commerciali, nei negozi, nei supermercati".

“Vaccino obbligatorio per gli Over 50”. Ad avanzare la proposta il Governatore della Regione Liguria Giovanni Toti in un’intervista al Corriere della Sera.

Covid, Liguria: Toti sull’obbligo vaccinale. “Non possono essere i ragazzi a rimetterci ancora”

“Vaccinarsi deve essere obbligatorio sopra i 50 anni – ha scritto Toti sulla sua pagina Facebook – Perché non possono essere i ragazzi a rimetterci ancora: con i loro sacrifici, dalla didattica a distanza alle serate in casa durante il lockdown, hanno già garantito la salute di nonni e genitori. Ora basta”.

L’intervista di Toti al Corriere della Sera

Lei quindi è per l’obbligo vaccinale.

“Sì, limitato alla categoria degli ultracinquantenni. Che poi sono quelli che riempiono i letti negli ospedali. I ragazzi ricoverati per Covid sono pressoché zero. Il rischio maggiore che corrono giovani e giovanissimi è contagiarsi, restare asintomatici e infettare i loro parenti più anziani che potrebbero sviluppare sintomi anche gravi. Perché dovrebbero essere i 12-18enni, allora a vaccinarsi per primi e non direttamente chi, appunto, è più vulnerabile al virus?”.

È in disaccordo con il commissario per l’emergenza Figliuolo che ieri ha sollecitato le Regioni a vaccinare proprio i ragazzi?

“In disaccordo no. Quello sforzo straordinario che chiede il generale Figliuolo mira ad assicurare un ritorno a scuola in sicurezza. Va nella stessa direzione degli open day di Ferragosto e dei camper per la vaccinazione nelle località di vacanza e nei luoghi di ritrovo serale, che ho promosso anche io in Liguria. Va bene sollecitare i ragazzi ma bisogna obbligare quegli adulti e anziani che resistono agli appelli a vaccinarsi”.

Nella sua regione sono tanti?

“In Liguria sono 146 mila, poco meno del 20 per cento del totale. Una nicchia. Evidentemente, visto che da tempo potrebbero vaccinarsi, non vogliono farlo”.

Non esercitano una libera scelta?

“Rispetto le idee di tutti, anche quelle sbagliate. Perché dopo tutto quello che abbiamo passato in questo anno e mezzo di Covid, non volersi vaccinare, se non c’è una ragione avallata da un medico, è sbagliato. La libertà è sacra. Ma non è illimitata. Altrimenti perché non si può professare il diritto di passare con il rosso al semaforo? Anche quella sarebbe una scelta. Ma metterebbe in pericolo di vita se stessi e gli altri, quindi è una libertà che non si può esercitare”.

Il green pass obbligatorio appena introdotto è un buon compromesso?

“Il green pass obbligatorio per andare al ristorante o allo stadio, è una misura che condivido assolutamente, ma potrebbe non bastare. Io la estenderei, alla ripresa a settembre, anche ad altre attività: per entrare nei centri commerciali, nei negozi, nei supermercati. Si dovrebbe poter accedere senza certificazione vaccinale soltanto negli alimentari e nelle farmacie”.

Una estensione tanto larga non configurerebbe quell’«obbligo vaccinale mascherato» lamentato da alcuni leader politici suoi alleati, come Giorgia Meloni?

“Non banalizzo il tema della libertà, dal punto di vista del diritto individuale. Ma con l’obbligo vaccinale abbiamo sradicato il vaiolo, il tetano, la polio. È una libertà sacrosanta anche quella di non ammalarsi. Sarebbe giusto se, per proteggere quei 146 mila liguri che non vogliono vaccinarsi, il rettore costringesse gli studenti universitari di Genova a un altro anno di lezioni a distanza? O sarebbe un atto di egoismo dei padri nei confronti dei figli?”.

In Liguria il contagio cresce: teme torni in zona gialla?

“Il virus circola molto. E’ normale: la mia è una regione turistica e con un alto numero di residenti anziani. Ma gli ospedali non sono sotto pressione. Se continuiamo a vaccinare, come facciamo anche offrendo la seconda dose ai turisti in arrivo dalle tre regioni confinanti, non corriamo pericoli”.

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