25 Aprile 2024 21:44

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25 Aprile 2024 21:44

Elezioni 2021, Diano Marina: le considerazioni dell’ex vicesindaco Elio Novaro. “Silenzio totale sui nomi dei componenti delle liste”

In breve: Interviene così, tramite una nota stampa, Elio Novaro, ex vice Sindaco di Diano Marina, per esprimere alcune considerazioni in vista delle prossime elezioni comunali.

“A pochi giorni dalla presentazione delle liste c’è ancora uno strano riserbo a Diano Marina sui nomi dei componenti delle liste in competizione. Il silenzio su questo tema è totale. Ma c’è ancora chi sonda il terreno e chi cerca candidati, chi cerca alleati e sostenitori. Evidentemente ci sono vuoti ancora da colmare – Interviene così, tramite una nota stampa, Elio Novaro, ex vice Sindaco di Diano Marina, per esprimere alcune considerazioni in vista delle prossime elezioni comunali.

Elezioni 2021, Diano Marina: le considerazioni dell’ex vicesindaco Elio Novaro

A prescindere dei candidati ancora “segreti” ormai si dà per scontato che saranno tre le formazioni che tenteranno di conquistare la vittoria. Una che è stata la prima ad uscire allo scoperto riguarda la formazione civica capitanata das Francesco Parrella. La seconda è quella di Cristiano Za Garibaldi che rappresenta quello che rimane dell’amministrazione uscente più qualche new entry. L’interessato, in questo caso, definisce la sua squadra “civica” mentre invece si presenta con ben quattro simboli di partito e, infine, la terza guidata dal generale a riposo Marcello Bellacicco che risulta non avere vessilli di partiti e quindi quella di sicuro è una formazione civica.

In questa strana vigilia, come dianese dfoc e come ex vice sindaco di questa bella cittadina per molti anni, ho un forte desiderio di fare una modesta analisi di questo strano e imprevedibile momento elettorale.

Intanto chi chiude la legislatura sarà quello più facilmente attaccabile perchè ci sono sempre coloro che non condividono le scelte fatte durante il mandato e sulle promesse non mantenute. I nuovi candidati se la giocheranno invece sui programmi.

Secondo me Francesco Parrella si potrà giudicare appena renderà noti appunto i suoi programmi che si dice che peraltro siano condivisi anche dalla sinistra e che potrebbero riservare interessanti iniziative e sorprese.

Il Generale Bellacicco rimane per ora il più difficile da interpretare ma è un candidato che pare molto in ritardo nel realizzare la sua squadra. E, in effetti, lui stesso afferma che è ancora in corso la campagna acquisti.

A questo riguardo si dice infatti che continui a contattare gli elementi più vicini a Parrella per accapararsi qualche buona pedina (ma per ora con scarso risultato).

Infine non posso che rimarcare la grande difficoltà di Za Garibaldi, erede e alleato ancora oggi del Sindaco Chiappori, quel Sindaco che avrebbe dovuto essere a costo zero perchè aveva promesso che la sua indennità sarebbe stata destinata ai poveri ed alle associazioni.

Ma che seguito potrà ancora avere, ieri leghista ed oggi uomo di “Grande Liguria” e sponsor del candidato Cristiano Za Garibaldi ? Cercherò, seppur sommariamente, di analizzare i dati, quelli relativi alle due ultime elezioni. Nel maggio 2011 i voti espressi alla lista “Viva Diano” sono stati 1834 di cui 497 personali del candidato Sindaco. Nel giugno 2016, sempre alla lista “Viva Diano”, sono andate 1478 preferenze e solo 100 al candidato Sindaco.

Generalmente, al termine del primo mandato, se l’amministrazione in carica ha rispettato il proprio programma elettorale, il primo cittadino tende a raddoppiare i propri consensi o quantomeno confermare quelli precedenti. Per Chiappori non è stato così.

La sua riconferma deriverebbe dai suoi avversari che si sono presentati in liste diverse. Non è bastato alla minoranza aver ottenuto più voti della maggioranza in quanto la divisione non ha consentito il sorpasso. Tento ora di intercettare, a distanza di tempo, le motivazioni che hanno portato la lista Chiappori a perdere, dopo un quinquennio di amministrazione cittadina, ben 356 preferenze.

La stragrande maggioranza dei cittadini, avrebbe preferito che l’amministrazione si fosse dedicata prioritariamente al rifacimento delle condotte idriche della città, di modo che, al completamento del futuro nuovo acquedotto del Roja, non sarebbero più sorti problemi.

Altrettando va detto a riguardo della vetusta rete fognaria soggetta quotidianamente agli interventi dei costosi automezzi di spurgo- E questi errori peseranno di certo sulle prossime scelte elettorali !.

Altri aspetti che certamente hanno contribuito a penalizzare l’attuale amministrazione, sono da ricercarsi nel mancato rifacimento della quasi totalità dei percorsi pedonali. Infatti è sufficiente girare per le vie della città per rendersi conto dello stato sia dei marciapiedi che delle aiuole. Che dire del Palazzo Comunale, che dovrebbe rappresentare la “Casa dei Cittadini”, con una facciata vergognosamente cadente a pezzi.

Del Palazzo del Parco, che ospita la Biblioteca Comunale pubblica ed il Museo Civico Lucus Bormani, le cui facciate sono da lungo tempo scrostate.

Del Palazzo delle Esposizioni, progettato e costruito nell’anno 1921 dall’Architetto Giovanni Muzio, situato nell’area del Campo Sportivo, utilizzato in un recente passato a deposito di materiali ed altri usi impropri. Anche sotto il profilo del mantenimento estetico delle opere realizzate in passato da artisti locali, si è avuto un totale disinteresse. Mi riferisco al “Mappamondo” voluto dal concittadino Oscar Allulli nel gennaio del 1947, posizionato in prossimità dell’approdo turistico.

Alla “Rosa dei Venti”, del diametro di dieci metri, eseguita sulla passeggiata a mare nell’anno 1992 dall’artista Paolo Scati. Opera che si è pensato bene, di sostituire i sassi mancanti con “tapulli” di cemento.

E che dire del monumento a Cristoforo Colombo, realizzato in marmo di Carrara, corroso totalmente dalla salsedine e deturpato da numerosi atti vandalici. Infine non posso che dare spazio alla intenzionalità della amministrazione comunale, di terminare il proprio mandato con la scellerata volontà di realizzare un palacongressi, o meglio un ecomostro, sul Molo delle Tartarughe.

Una costosa ed inutile struttura, osteggiata dalla grande maggioranza della cittadinanza. Questo il panorama di come l’amministrazione comunale uscente, lascerà insolute, a fine settembre, alcune importanti opere cittadine. Alla amministrazione che le subentrerà, il compito di portaròe a definitiva soluzione”. 

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