24 Aprile 2024 15:02

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24 Aprile 2024 15:02

Imperia, nuovo colpo di scena su Rivieracqua: nel 2018 una proposta di privati per rifornire il Golfo Dianese dall’Arroscia. “Più conveniente, ma non ha avuto seguito”/Il caso

In breve: Nel marzo 2018 la proposta di Acquedotto San Lazzaro Spa, per fornire acqua nel Dianese a 41 centesimi a metro cubo, contro i 55 di Amat

Le “novità” sulla vicenda Rivieracqua, la società pubblica che gestisce il servizio idrico della provincia di Imperia e di Andora, sembrano destinate a non finire. E anche a non finire di far discutere.

Dopo il Decreto con il quale il Tribunale di Imperia ha avviato la revoca del concordato preventivo per Rivieracqua, nel quale fra l’altro i giudici mettono nero su bianco pesanti considerazioni circa gli accordi fra Rivieracqua, Amat e Amaie per la fornitura di acqua all’ingrosso per il Golfo Dianese, proprio su questo fronte, si scopre che nel 2018 era stato presentato un progetto alternativo alla fornitura tramite il Roja, che avrebbe potuto rivelarsi più economico.

Nel marzo 2018 la proposta di Acquedotto San Lazzaro Spa, per fornire acqua nel Dianese a 41 centesimi a metro cubo, contro i 55 di Amat

A farsi avanti nel marzo 2018 era stato Acquedotto San Lazzaro Spa, società privata di Albenga che fornisce gli acquedotti di Albenga e Loano e in parte anche Ceriale e Fianle Ligure, per un totale di oltre 37 mila utenti.

Spiega l’amministratore delegato di Acquedotto San Lazzaro Spa, Camillo Errile: “Nel marzo 2018 avevamo presentato a Rivieracqua una proposta che prevedeva un rifornimento idrico dalle falde dell’Arroscia, nel comune di Villanova d’Albenga. Lo sapevano anche i sindaci del Dianese e quelli di Alassio e Laigueglia, la Provincia di Imperia, che sapevano anche che il progetto avrebbe comportato un costo di fornitura di 41 centesimi a metro cubo, contro i 55 centesimi a metro cubo pagati ad Amat e contestati perfino dal Tribunale nel recente Decreto”.

“La nostra proposta non ha mai avuto seguito da parte di Rivieracqua”

“La nostra offerta di collegamento di Villanova d’Albenga con Cervo, presentata nel 2018 via pec a Rivieracqua ha visto solo una risposta generica da parte del direttore generale Angela Ferrari, senza ottenere alcun seguito ulteriore. Eppure offrivamo la fornitura di tre milioni di metri cubi in più rispetto al prelievo dal Roja, con un risparmio annuo di circa 750 mila euro nell’immediato e una volta ultimato il collegamento, la garanzia di fornitura di tutto l’acqua necessaria, con un risparmio annuo che poteva oscillare fra un milione e 250mila e un milione e mezzo di euro“.

La proposta di Acquedotto San Lazzaro Spa del marzo 2018 era stata notificata a tutti i Comuni, alla Provincia e a Rivieracqua, con tanto di progetto, tabelle relative ai quantitativi di acqua fornita e ai relativi costi e planimetrie dell’opera. Ma il progetto è rimasto nei cassetti. E intanto i tubi del Roja hanno continuato a rompersi e Rivieracqua ha continuato a pagare ad Amat l’acqua per il Golfo Dianese a 55 centesimi a metro cubo.

Considerato che il ricorso di Rivieracqua al Tribunale di Imperia per ottenere l’ammissione al concordato preventivo era stato depositato il 5 luglio del 2018, viene spontaneo domandarsi come mai questa proposta non abbia avuto alcun seguito, per lo meno per quanto è dato sapere, soprattutto visto che, poco dopo la richiesta di concordato, arrivò anche l’istanza di fallimento di Amat nei confronti di Rivieracqua, proprio per il mancato pagamento delle fatture per la fornitura idrica al Golfo Dianese.

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