19 Aprile 2024 07:18

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19 Aprile 2024 07:18

IMPERIA. CONSIGLIO COMUNALE. APPROVATA MOZIONE SU FRANA DI MONTEGRAZIE. VIA A MONITORAGGIO E MESSA IN SICUREZZA/VIDEO

In breve: La mozione presentata dal gruppo "Imperia Bene Comune" è stata ritirata dalla discussione lo scorso consiglio comunale e nei giorni scorsi è stata rivista e condivisa da tutti i gruppi consiliari.

montegrazie

IMPERIA – Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la mozione sul movimento franoso di Montegrazie. Numerosi i residenti presenti nell’aula consiliare giunti in Comune dopo il rinvio della settimana scorsa. La mozione presentata dal gruppo “Imperia Bene Comune” è stata ritirata dalla discussione lo scorso consiglio comunale e nei giorni scorsi è stata rivista e condivisa da tutti i gruppi consiliari.

Gian Franco Grosso (Imperia Bene Comune): Sono molto soddisfatto perché credo che dalla presentazione della mozione da parte del mio gruppo si sia svolto un buon lavoro affrontando seriamente, al di la della diatriba politica, questa problematica. Il movimento franoso ha costretto una famiglia ad abbandonare la propria casa, ma incombe anche sul borgo di Montegrazie. Abbiamo presentato questa pratica su indicazione della comunità di Montegrazie, che si sentiva distante dalle istituzioni anche per una carenza di comunicazione. La politica deve essere un confronto serio, anche pesante, ma sempre tesa al bene comune. La mozione è stata rinviata lo scorso consiglio perché bisognava parlarsi, per effettuare nuovi sopralluoghi. Inizialmente sembrava non esserci condivisione sulla questione, ma dopo il sopralluogo è stata raggiunta un’unica visione, per un primo intervento di messa in sicurezza e di monitoraggio del movimento franoso.

Credo che tutto sia stato fatto con impegno e armonia. Ringrazio Sindaco, vicesindaco, il dirigente Croce, la maggioranza e i capigruppo per impegno e disponibilità, oltre al consigliere Parodi (Ncd), referente della comunità di Montegrazie per il consiglio comunale. Il primo intervento è per far capire che l’amministrazione non dimentica il paese e per fare un primo passo verso la messa in sicurezza definitiva dell’area. L’intervento avrà bisogno di fondi regionali e dovrà essere fatto prima delle piogge autunnali. Si è calcolata una spesa di circa 1 milione di euro. L’amministrazione solleciti la Regione Liguria, che solleciti il Governo, perché arrivino a Montegrazie i fondi necessari alla messa in sicurezza del borgo. Ritengo che questa mozione, così come il ritiro della pratica Seris, siano esempi concreti di come dall’opposizione si possa lavorare bene e come ci possa essere una collaborazione seria. La politica può essere buona e nell’interesse del cittadino”.

Il vice sindaco Giuseppe Zagarella: “Ringrazio il collega Grosso per l’illustrazione della pratica. Credo che questa sia un’occasione di rilancio. La politica in qualche caso è una buona cosa, qui si stava prendendo una piega sbagliata. Da muro contro muro si è arrivati a un attento lavoro comune. Sbagliato affrontare questo tema solo dal punto di vista tecnico, noi avevamo come interlocutore diretto un tecnico fiducia di un privato. Abbiamo ritenuto di affidarci anche a un tecnico di fiducia nostro, per poi confrontare i risultati.

L’esito dei sopralluoghi ci conferma che si tratta di un fenomeno di una certa rilevanza, di un intervento di messa in sicurezza non così semplice e rapido. La frana preesistente si è riattivata e può dipendere da mille fattori. Un’errata regimentazione dell’acqua e delle forti piogge per esempio. L’intervento si suddivide in tre parti:

1) Mitigazione del rischio e monitoraggio del sistema di drenaggio delle acque bianche, della viabilità e delle pertinenze che canalizzano impropriamente le acque. Una regimentazione per mitigare i fenomeni di movimento e evitare un peggioramento della situazione. Verificare anche inopportune regimentazioni.

2) Analisi e conoscenza del fenomeno. Campagne di monitoraggio finalizzate a verificare lo stato della coltre, le condizioni del substrato, e individuare la base della frana, così da conoscerne la geometria. Verrà fatto di comune accordo tra pubblico e privato, confrontando dati raccolti da tecnici.

3) Intervenire nel miglior modo possibile su quello che viene individuato quale piede della frana. Intervento da fare con grande attenzione. Elaborare una cifra basata su indagine dettagliata da presentare alla Regione Liguria”.

INTERVENTO VICE SINDACO GIUSEPPE ZAGARELLA

INTERVENTO DEL CAPOGRUPPO DEL PD GIORGIO MONTANARI:

INTERVENTO DIEGO PARODI (NCD)

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