19 Aprile 2024 21:04

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19 Aprile 2024 21:04

Elezioni 2021, Costarainera: Antonello Gandolfo replica a Piero Mareri. “I finanziamenti ottenuti durante il mio mandato hanno cambiato il volto del paese”

In breve: Interviene in questo modo Antonello Gandolfo, candidato sindaco per la lista 'Uniti per Costarainera – Antonello Gandolfo Sindaco'.

“Ho letto con la massima attenzione le dichiarazioni rilasciate dal candidato sindaco Piero Mareri e con stupore, ho notato la disinvoltura con la quale da una sua lettura personale su molte opere realizzate e sulle iniziative portate avanti dall’Amministrazione uscente”.

Interviene in questo modo Antonello Gandolfo, candidato sindaco per la lista ‘Uniti per Costarainera – Antonello Gandolfo Sindaco’.

Elezioni 2021, Costarainera: Antonello Gandolfo replica a Piero Mareri

“Molte sarebbero le domande da sottoporre a Mareri – prosegue Gandolfo – mi chiedo solo perché non ha mai voluto effettuare un dibattito pubblico, gestito da un moderatore, dove ogni candidato sindaco poteva parlare del programma, informando la collettività di come lo stesso sarebbe stato realizzato. Perché ha evitato volutamente un dibattito pubblico sulla pratica ‘Barellai’, sul progetto di demolizione e ricostruzione del palazzo comunale, o non ha mai espresso il suo pensiero sull’acquisizione dell’Oratorio San Carlo, importante opportunità per la comunità secondo il sottoscritto, operazione da non perseguire perché fonte di costo per il vicesindaco. Visto le deleghe importanti assegnate al vicesindaco (Lavori pubblici, Servizio di Igiene Ambientale, Servizio Idrico Integrato, Programmazione finanziamenti europei 2014/2020, Personale) mi piacerebbe sapere a quante riunioni delle Conferenze dei sindaci ha partecipato in questi anni per conto dell’amministrazione; quante volte è andato in Regione a parlare agli assessori di riferimento o ai vari funzionari per cercare finanziamenti o soluzioni a problematiche riscontrate; quante volte ha incontrato il legale del comune, l’avv. Gerbi, per discutere della pratica Barellai o è andato in Soprintendenza per parlare del progetto del comune. Letto l’articolo, mi piacerebbe sapere dove è stato in questi anni visto che era il vicesindaco, quale iniziativa ha portato avanti, per la riorganizzazione dei servizi comunale, o cosa ha fatto per avere un servizio migliore per la raccolta differenziata, per il decoro urbano o il miglioramento dell’accoglienza dei turisti”.

“Bisogna avere l’umiltà e l’onestà di dire le cose come stanno, in questa campagna elettorale sono passato da despota che decideva tutto senza ascoltare i membri della giunta e del consiglio, fino a quest’articolo dove i finanziamenti ottenuti sono il frutto delle iniziative dei tecnici senza una programmazione e una scelta politica alle spalle. I finanziamenti non arrivano per grazia divina, 20 anni fa c’erano molte più opportunità di oggi per ottenere risorse per la realizzazione di opere pubbliche, se il comune ne ha ricevute poche una ragione ci sarà pure. Non so quali siano i finanziamenti arrivati quando Mareri era stato sindaco; ho ben chiaro i finanziamenti ottenuti da quest’amministrazione, in questi anni di mandato, che hanno cambiato radicalmente da punto di vista paesaggistico il territorio comunale e hanno permesso di realizzare le seguenti opere: pedonalizzazione della piazza del centro storico; messa in sicurezza dell’incrocio strada provinciale-strada Roggei, con realizzazione della rotonda; realizzazione di un parcheggio al servizio del centro storico; messa in sicurezza e realizzazione di un campo polivalente; recupero della torre campanaria della Chiesa di San Antonio Abate, progetto Europeo Transfrontaliero Best Of, valorizzazione del territorio Valle del San Lorenzo, Progetto Europeo Transfrontaliero Jardival per il recupero di una porzione del Parco dl Novaro; messa in sicurezza del tratto di costa a mare e realizzazione di una spiaggia pubblica dopo evento alluvionale del 2018; realizzazione wifi gratuito EU nel centro storico; efficientamento energetico con sostituzione dei corpi illuminanti con tecnologia a led e molti altri progetti”.

“In merito alla pratica Barellai– va avanti – vorrei fare chiarezza e ricordare al caro Mareri che l’iter per il rilascio dell’autorizzazione è iniziato, un anno fa, con la presentazione della richiesta da parte della società acquirente, che il contenuto della convenzione (opere pubbliche a scomputo degli oneri di urbanizzazione e servizi socio-assistenziali alla persona per la comunità di Costarainera) è stata una scelta politica fatta dalla giunta e la prima riunione con l’ente gestore è stata fatta il 21 febbraio 2021 in sala del consiglio. L’amministrazione ha affidato un incarico professionale all’avvocato Gerbi di Genova, per la scrittura della stessa (Delibera di Giunta n. 24 del 22 maggio 2021). Il contenuto della convenzione è stato il risultato di numerosi incontri effettuati tra le parti e i rispettivi legali, sia nella sede comunale che presso lo studio dell’avvocato Gerbi a Genova. La versione finale della convenzione è stata comunicata al comune dallo studio Gerbi l’otto settembre e il 13 settembre l’ufficio tecnico ha chiesto alla giunta di approvarne il contenuto. L’approvazione della convenzione è un passaggio essenziale per il rilascio dell’autorizzazione a costruire per l’inizio dei lavori, non averla deliberata significa ritardare l’inizio dei lavori di almeno due mesi, con tutto quello che ne consegue… non ne capisco il motivo perché il contenuto era già stato concordato, ed è nostro dovere cercare di semplificare la burocrazia, l’iter delle pratiche amministrative, salvo che non ci siano volontà diverse”.

Ultima considerazione sul medico di famiglia – termina Antonello Gandolfo – in Provincia di Imperia c’è una grave carenza di medici di famiglia e la dimostrazione sta nel fatto che, per un bando pubblico di 8 posti di lavoro per medici di medicina generale, per coprire le zone carenti della nostra provincia, non ci sono state domande di partecipazioni. Non bisogna dare false illusioni alla cittadinanza ma indicare soluzioni praticabili e condivisibili. Proporre uno ‘studio associato’ ai medici di famiglia oggi presenti sul territorio, per garantire la continuità assistenziale, potrebbe essere una soluzione al problema, anche perché oggi la difficoltà è avere il medico”.

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