20 Aprile 2024 08:54

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20 Aprile 2024 08:54

Imperia, caso Rivieracqua, il Tribunale va verso la conferma del concordato preventivo. Mangiante: “Anche la Procura esclude ipotesi di una richiesta di fallimento”/Foto e Video

In breve: Pronta una diffida per bloccare i termini di prescrizione per l'azione di responsabilità dei precedenti amministratori

Il Tribunale di Imperia sembra orientato verso la conferma del concordato preventivo a favore di Rivieracqua, la società pubblica per la gestione del ciclo idrico imperiese e andorese. E’ quanto emerso dall’udienza tenutasi questa mattina davanti al giudice Silvana Oronzo. A riferirlo ai microfoni di Imperiapost Tv sono stati il presidente di Rivieracqua Gian Alberto Mangiante e Giacomo Chiappori, componente del Cda della società pubblica.

Mangiante: “La società non sta bruciando cassa, ma generando gli utili che ci aspettavamo”

Spiega Mangiante: “E’ andata in maniera estremamente positiva. La Procura ha sciolto le proprie riserve e si è pronunciata, dichiarando che non chiederà il fallimento di Rivieracqua, e questo è un primo passaggio importantissimo, ma al tempo stesso ha ravvisato che sussistono tutti gli elementi perché il concordato prosegua, perché la società non sta bruciando cassa, ma sta generando invece gli utili che ci attendevamo, a seguito dell’aggregazione dei vari gestori cessati, per cui per la Procura non ci sono gli elementi per revocare la procedura di concordato a cui siamo stati appena ammessi nello scorso mese di dicembre. Il giudice adesso riferirà in Camera di consiglio e il Tribunale poi emetterà il provvedimento in ordine alla richiesta di revoca del procedimento di revoca dell’ammissione al concordato preventivo”.

Per quanto riguarda il blocco dei termini di prescrizione per poter esperire l’azione di responsabilità nei confronti degli ex amministratori, Mangiante dice: “Noi avremmo voluto portare una decisione, quale essa sia, della Conferenza dei sindaci prima dell’udienza di oggi, però come Consiglio abbiamo ritenuto che, per mettere nella migliore condizione possibile i sindaci e i soci di assumere tutte le decisioni opportune, provvederemo con una diffida per interrompere i termini prescrizionale nei confronti dell’organo amministrativo, in modo che si possano fare tutti gli accertamenti del caso e si possano prendere le considerazioni più opportune in ordine ad esperire l’azione di responsabilità”.

Pronta una diffida per bloccare i termini di prescrizione per l’azione di responsabilità dei precedenti amministratori. “Valuteranno anche i nuovi sindaci entrati in Conferenza”

Sottolinea Giacomo Chiappori“Farei una ulteriore precisazione sull’azione di responsabilità. Il Cda ha fatto in maniera tale che si possano interrompere i termini, anche perché dobbiamo dire che ci sono 22 sindaci nuovi. Abbiamo fatto la riunione in Consiglio, ma non abbiamo tenuto conto di questo e quindi i sindaci che arriveranno in Conferenza avranno più elementi per poter valutare. Oggi ho avuto la sensazione dal Tribunale che non ci siano solo leggi dentro questo palazzo, ma anche il ragionamento. E il ragionamento mi pare porti al fatto che siamo a un passo, per dirla in termini in voga ora, da avere il ‘vaccino’ per stroncare la malattia e abbiano pensato bene di darci il tempo di arrivare e acquisire il vaccino e questo sarà. Ho la sensazione che pensino che Rivieracqua sia una società che deve andare avanti perché ci sono i presupposti, ma soprattutto perché c’è stato un lavoro in questi anni ha portato ad oggi, non con le vecchie condizioni del concordato, ma con quelle nuove”.

 

 

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