2 Maggio 2024 10:54

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2 Maggio 2024 10:54

“Too good to go”: anche a Imperia spopola l’app per non sprecare cibo invenduto. Decine le adesioni

In breve: Secondo il "Food Waste Index Report 2021", ogni anno nel mondo vengono buttate 920 milioni di tonnellate di alimenti ancora commestibili.

Sta prendendo sempre più piede a Imperia il sistema “Too good to go”, l’applicazione per smartphone che consente ai cittadini, che siano clienti o commercianti, di lottare insieme contro lo spreco alimentare.

“Too good to go”: anche a Imperia si combatte lo spreco alimentare

Da alcuni mesi, anche a Imperia, è sbarcata l’app, diffusa ormai in tutto il mondo, dal nome “Too good to go”, ovvero “Troppo buono per essere buttato via”. Come è intuibile, si tratta di un sistema che mette a disposizione dei clienti, a un prezzo decisamente ridotto, i prodotti alimentari invenduti della giornata in modo tale che non vengano sprecati finendo nella spazzatura.

Un’idea che si inserisce in un contesto molto urgente, considerando il fatto che, come si evince dal “Food Waste Index Report 2021”, un rapporto stilato dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), ogni anno nel mondo vengono buttate 920 milioni di tonnellate di alimenti ancora commestibili, con le gravi conseguenze economiche e ambientali che ben sappiamo.

Sempre secondo il report, calcolando una media globale pro-capite, ogni consumatore spreca 121 kg di cibo all’anno, 74 dei quali in casa. Considerando l’Italia, la stima del cibo pro-capite che finisce nella spazzatura è di 67 kg all’anno.

Una problematica che sembra stare a cuore a molti imperiesi dato che l’app, nel giro di qualche mese, ha vista, da un parte, l’adesione di oltre 20 attività in tutta la città, da panettieri a macellerie, da ortofrutta a pasticcerie, che mettono a disposizione ogni giorno delle “box” con i propri prodotti invenduti a prezzi più che dimezzati, per evitare che vengano sprecati, e, dall’altra parte, la rapidità con cui le stesse box vanno sold out.

Tutti segnali che mostrano quanto stia crescendo tra le persone l’attenzione per l’ambiente e per un utilizzo più attento delle risorse, evitando il più possibile gli sprechi.

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