18 Aprile 2024 15:41

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18 Aprile 2024 15:41

Cesio: morte Silvia Crosetto, allevatore di Chiusanico a processo. Nel mirino un toro incustodio

In breve: Secondo l'accusa (Pm Enrico Cinnella Della Porta), a provocare la morte della donna, professoressa di Moncalieri, sarebbe stato un toro, incustodito.

Si aprirà il prossimo 10 febbraio, con la formula del rito abbreviato, il processo a carico di un allevatore di Chiusanico, accusato di omicidio colposo e mancata custodia dell’animale, per la morte di Silvia Crosetto, 44 anni, avvenuta lo scorso 14 luglio all’altezza del passo del Ginestro, a Cesio.

Cesio: morte Silvia Crosetto, processo al via il 10 febbraio

Secondo l’accusa (Pm Enrico Cinnella Della Porta), a provocare la morte della donna, professoressa di Moncalieri, sarebbe stato un toro, incustodito, di proprietà di un allevatore di Chiusanico difeso dagli avvocati Carlo Fossati e Serena Pilati.Ci sono due perizie del Pubblico Ministero che escludono lesioni compatibili con l’attacco di un toro. Silvia Crosetto, secondo l’ipotesi accusatoria, sarebbe scesa dall’auto per portare il toro soprastrada e nel tentativo di scendere sarebbe caduta e avrebbe battuto la testa. Riteniamo non ci siano elementi sufficienti, lo dimostreremo in aula” dichiara a ImperiaPost l’avvocato Fossati.

Morte Silvia Crosetto – La ricostruzione dell’inchiesta

Il ritrovamento del cadavere

Il 14 luglio la 44enne Silvia Crosetto venne ritrovata morta con una profonda ferita alla testa all’altezza del passo del Ginestro, a diversi metri di distanza dall’auto, quest’ultima lasciata con la portiera aperta e le chiavi inserite. A dare l’allarme un automobilista di passaggio che, vista la donna riversa a terra, chiamò i soccorsi. Per la Crosetto, però, non ci fu nulla da fare.

L’avvio delle indagini

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la Crosetto si trovava in vacanza in Liguria, nel savonese, e quel giorno stava rientrando a casa, dirigendosi in auto verso Torino.

I Carabinieri hanno lavorato a lungo per ricostruire i momenti immediatamente precedenti e successivi alla morte della 44enne, in particolare hanno visionato i filmati delle telecamere presenti nelle zone limitrofe e raccolto le testimonianze di tutti coloro che risultava fossero transitati dal luogo del decesso.

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