25 Aprile 2024 07:13

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25 Aprile 2024 07:13

Imperia: 2 ore di coda al drive con il figlio disabile in auto, l’amarezza di Michela. “Non vogliamo né favori né compassione, ma diritti” / Video

In breve: In mancanza di corsie preferenziali specifiche per persone con gravi disabilità, Michela Aloigi ha deciso di non accettare favoritismi particolari, ma anzi di documentare ciò che devono affrontare le persone più fragili.

“Oggi per l’ennesima volta ho toccato personalmente con il bisogno di mio figlio di farsi un tampone molecolare quanto poco siamo tutelati o aiutati. Ho deciso di non accettare favoritismi ma documentare ciò che accade al Drive alle persone con disabilità che ci accedono senza una corsia preferenziale. Solo dopo 2 ore, il pianto di Matteo, mio figlio, ormai stanco ‘ha mosso a compassione’ e siamo passati avanti a tutti. Non vogliamo nè favori nè compassione ma diritti”.

Queste le parole di Michela Aloigi, presidente dell’associazione La Giraffa a Rotelle e madre di Matteo, 29enne affetto da grave disabilità, a commento dell’esperienza vissuta questa mattina presso il drive through dell’Asl1 imperiese sul Molo Pastorelli. In mancanza di corsie preferenziali specifiche per persone con gravi disabilità, Michela Aloigi ha deciso di non accettare favoritismi particolari, ma anzi di documentare, con video registrati nel corso della mattinata, ciò che devono affrontare le persone più fragili.

Imperia: drive, 2 ore di coda con il figlio disabile in auto, l’amarezza di Michela Aloigi

“Questo video documenta a grandi linee cosa succede ad una persona con disabilità anche abbastanza grave e complessa se DEVE farsi ( dico “deve ” perché non è una scelta) un tampone molecolare al Drive di Imperia. Facciamo qualche passo indietro: il 17 Dicembre 2021 La Giraffa a Rotelle manda una e-mail, dopo varie richieste da parte di persone con disabilità che con grandi disagi avevano fatto anche 3 ore di coda al Drive. La mail viene spedita ai servizi sociali di Imperia, alla Asl1 chiedendo una corsia preferenziale per le persone con gravi disabilità dato che fare una coda così lunga comporta malesseri che si protraggono nel tempo e grandi difficoltà.

I servizi sociali non ci hanno risposto, la ASL ci comunica che è impossibile creare una corsia preferenziale poiché manca il personale ma possiamo chiedere a titolo di favore la possibilità, per quei casi realmente gravi, di farlo al Palasalute.

Chi stabilisce la gravità di un ragazzo? La sedia a rotelle? Il ragazzo autistico che apparentemente non ha grossi problemi o la persona Down possono fare la coda? Chi non è seguito dal servizio disabilità a chi si rivolge?

No, basta con i favori che hanno contribuito ad accentuate una Sanità che non funziona. Basta con la scusa che il Covid ha rallentato tutto, la nostra associazione già nel 2018 aveva chiesto ed ottenuto un colloquio con l’ex dirigente di Alisa il dott. Locatelli esponendo le problematiche delle persone con disabilità ed i servizi Asl: quasi totale assenza di servizi prioritari per i ragazzi/bambini con disabilità e già allora la risposta è stata la solita….mancanza di personale! Ormai conviviamo con il Covid dal 2020 non da 1 giorno!

Oggi per l’ennesima volta ho toccato personalmente con il bisogno di mio figlio di farsi un tampone molecolare quanto poco siamo tutelati o aiutati , ho deciso di non accettare favoritismi ma documentare ciò che accade al Drive alle persone con disabilità che ci accedono senza una corsia preferenziale. Solo dopo 2 ore, il pianto di Matteo, mio figlio, ormai stanco “ha mosso a compassione ” e siamo passati avanti a tutti.

Non vogliamo nè favori nè compassione ma diritti…. Anche ai supermercati esiste una corsia preferenziale per cui le persone con disabilità in difficoltà non fanno la coda. Vergogna”.

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