20 Aprile 2024 09:53

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20 Aprile 2024 09:53

Imperia: no border a processo per favoreggiamento, sit in di protesta davanti al Tribunale. “Giudicate i confini non la solidarietà”/Le immagini

In breve: I quattro no border sono accusati di aver "fatto da scudo umano", per impedire alla Polizia di identificare un attivista accusato di aver danneggiato un'auto della Croce Rossa.

Sit in di protesta, questa mattina, davanti al Tribunale di Imperia, da parte di una ventina di No Border, in occasione di una nuova udienza del processo che vede imputati quattro attivisti, accusati di favoreggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.

Imperia: no border a processo, sit in davanti al Tribunale

I no border hanno affisso, sulla cancellata del Tribunale, uno striscione sul quale campeggiava la scritta “Il confine uccide, giudicate i confini non la solidarietà“.

I quattro attivisti sono accusati di aver “fatto da scudo umano“, così come spiegato questa mattina in aula da un agente, per impedire alla Polizia di identificare un no border accusato di aver danneggiato un’auto di servizio della Croce Rossa scaricandogli sopra il contenuto di un estintore.

In particolare, gli agenti, intervenuti sul luogo dei fatti, sarebbero stati condotti dai volontari della Croce Rossa dinnanzi alla chiesa di San Nicola, in Via Roma, a Ventimiglia, dove avrebbero riconosciuto il responsabile del danneggiamento, in realtà mai identificato. Secondo quanto riferito oggi in aula da uno degli agenti intervenuti “gli attivisti mi hanno strappato dalle mani il soggetto, portandolo dentro la chiesa e impedendomi di avvicinarmi e identificarlo formando uno scudo umano”.

A seguito dei fatti, avvenuti a Ventimiglia, nel maggio del 2016, quattro no borders sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale e favoreggiamento. Sono difesi dagli avvocati Laura Tartarini, Pietro Serracchieri e Gianluca Viale.

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