19 Aprile 2024 04:26

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19 Aprile 2024 04:26

Imperia, reddito di cittadinanza: accusata di indebita percezione, 30enne assolta in Tribunale

In breve: La richiesta del PM Luca Scorza Azzarà era stata invece la condanna a un anno e tre mesi di carcere.

Assolta perchè “il fatto non sussiste”. Questa la sentenza pronunciata ieri in Tribunale a Imperia dal collegio composto dai giudici Indellicati, Romano e Minieri, nell’ambito del processo che vedeva sul banco degli imputati una 30enne tunisina accusata di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.

La richiesta del PM Luca Scorza Azzarà era stata invece la condanna a un anno e tre mesi di carcere.

Imperia: indebita percezione del reddito di cittadinanza, 30enne a processo

Nel dettaglio, la 30enne era accusata di non aver comunicato all’Inps le variazioni di reddito dovute all’impiego presso un’attività del capoluogo imperiese, permettendo così al nucleo familiare di continuare a percepire il reddito di cittadinanza, la cui richiesta era stata presentata dal marito. Assolto anche il titolare dell’attività.

All’epoca dei fatti, giugno 2019, furono i Carabinieri dell’Ispettorato del Lavoro di Imperia a contestare, a seguito di un controllo, l’illegittima percezione del reddito.

“La mia assistita aveva iniziato il lavoro da pochi giorni – dichiara l’avvocato Ersilia Ferrante e non aveva ancora comunicato il fatto all’INPS, c’è tempo 30 giorni per farlo. La situazione è emersa a seguito di un controllo dell’ispettorato del Lavoro e l’INPS ne era stata informata. Dunque, la nostra tesi è stata che non ci fosse più la necessità di inviare la comunicazione. Siamo soddisfatti della sentenza, di cui potremo leggere le motivazioni del dettaglio tra 90 giorni, perchè dimostra come non si debba fare di tutta l’erba un fascio”.

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