24 Aprile 2024 13:09

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24 Aprile 2024 13:09

Peste suina in Liguria, il vicepresidente Alessandro Piana: “Chiediamo maxiemendamento per restringere area e liberare i territori”

In breve: Vertice in Prefettura ad Alessandria fra Liguria e Piemonte

“Controproposte al dispositivo ministeriale sulla recinzione e sugli interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina in Liguria e in Piemonte sono state oggetto di confronto presso la Prefettura di Alessandria per veicolare le richieste unanimi dei sindaci di autorizzare le attività nei boschi con il rispetto dei protocolli di sicurezza e per ridefinire l’estensione delle aree infette o potenzialmente a rischio individuate dalla Commissione europea e dai Ministeri”.

Lo dichiara il vice presidente della Regione Liguria Alessandro Piana a seguito della riunione tenutasi ad Alessandria ,con la partecipazione dell’assessore della Regione Piemonte Marco Protopapa, del commissario per l’emergenza Angelo Ferrari, dei rappresentanti territoriali e dei diversi componenti dell’Unità di crisi.

Vertice in Prefettura ad Alessandria fra Liguria e Piemonte

Prosegue Piana: “Il territorio deve essere aiutato, non può essere semplicemente tagliato fuori. Per questo gli uffici della Regione Liguria lavorano non stop fin dalle prime ore dell’emergenza e hanno messo a punto una proposta nel tentativo di restringere la zona rossa, già condivisa favorevolmente dalle altre Regioni nelle diverse riunioni operative.

Ora si tratta di presentarla con forza al Ministero per un maxiemendamento che, tenendo conto delle esigenze del territorio e della Regione, permetta di accelerare l’iter di conversione del decreto legge la cui conclusione è prevista per aprile. Se l’area infetta perimetrata dall’ordinanza ministeriale è pari a 1233 chilometri quadrati con 36 comuni interessati, la nostra riperimetrazione calcolata interpolando i punti di ritrovamento delle carcasse positive più esterne sarebbe pari a 340 chilometri quadrati con 17 comuni, mentre l’area buffer di prevenzione seguirebbe il perimetro della zona di circolazione attiva, in cui effettuare il depopolamento, per un raggio di 6 chilometri.

Ringrazio inoltre il Nucleo di vigilanza regionale per i ripetuti sopralluoghi che hanno portato anche al rilievo di diverse situazioni critiche in cui sono necessari rinforzi alle barriere già esistenti lungo le statali del Turchino e dei Giovi, che sono già state segnalate. Faremo tutto quello che sarà efficace per eradicare la peste suina facendoci carico dell’obbligo politico e morale di risollevare il territorio in tempi brevi e certi”.

 

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