29 Marzo 2024 07:31

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29 Marzo 2024 07:31

LGBT: sabato 9 aprile il “Sanremo Pride” colorerà le strade con un corteo. “Celebriamo 50 anni di storia, ancora tante battaglie sociali da affrontare”

In breve: Il corteo partirà alle 15.30 da piazzale Pian di Nave (Santa Tecla) e si snoderà per le vie cittadine fino a piazza Colombo

Manca sempre meno al primo Pride di Sanremo: due giorni di eventi e mostre per celebrare i cinquanta anni dalla manifestazione che si svolse proprio nella città dei fiori il 5 aprile 1972 e che viene considerata la “prima pietra” del movimento per la difesa della dignità e dei diritti delle persone omosessuali.

Quel giorno, attivisti da tutta Europa si riunirono a Sanremo per protestare contro un congresso di sessuologia che promulgava le cosiddette “teorie riparative”. La rete di collaborazioni e di amicizie che confluì in quella manifestazione segnò l’inizio dell’attivismo LGBTQI+ italiano.

La mostra e gli eventi sono organizzati dal Coordinamento Arcigay Liguria (Arcigay Imperia, Arcigay Savona e Arcigay Genova), da Arcigay Cremona, Arcigay Cuneo e Arcigay Brescia. La mostra è realizzata con il sostegno e in rappresentanza di Arcigay.

LGBT: sabato 9 aprile il Sanremo Pride, un corteo colorerà le strade

Contattato da ImperiaPost, il presidente di Arcigay Imperia Gianfranco Testa descrive il programma dell’evento e le motivazioni che ci sono alla base.

“L’inaugurazione è prevista per le 10.30 con l’apertura “Sanremo Pride 1972-2022” e gli interventi degli ospiti. Dopodichè, si proseguirà alle 15.30 con il corteo che partirà da piazzale Pian di Nave (Santa Tecla) che si snoderà per le vie cittadine fino a piazza Colombo, al quale sarà presente anche il segretario generale Gabriele Piazzoni. Alla sera è anche previsto lo spettacolo dell’artista comico Daniele Gattano presso il Palafiori.

Abbiamo voluto organizzare il pride lontano dal periodo classico (a giugno) proprio per rendere omaggio ai fatti di 50 anni fa e alle persone che vi hanno partecipato. Quel 5 aprile 1972 viene considerato da tutta l’Italia come la pietra miliare del movimento LGBT. In realtà non è stato il primo atto pubblico, ma è stata la prima vera ribellione che ha avuto risonanza mediatica e che per la prima volta ha fatto parlare di omosessualità tutta l’Italia. Prima di quel giorno non se ne parlava, si cercava di nascondere tutto sotto il tappeto, perchè se si nascondono i problemi si può far finta che non esistano. Se ne parlava solo in accezione negativa, accostandolo alla pedofilia o ad altri reati.

La nostra volontà è che questo ritorno del pride a Sanremo sia solo il primo di una lunga serie. C’è chi ci chiede se ha ancora senso farlo ai giorni nostri e la mia risposta è sì. È vero, sono stati fatti passi avanti, ma ancora oggi la comunità Lgbt viene derisa, ostacolata, subisce vessazioni e discriminazioni. A livello sociale puntiamo al matrimonio egualitario, alle adozioni per le coppie gay e a una legge che ci tuteli dalle aggressioni”.

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