19 Aprile 2024 23:04

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19 Aprile 2024 23:04

Imperia: Mariangela Cattaneo nuova presidente della Confederazione italiana agricoltori (CIA). “Problema acqua priorità da affrontare. Attenzione a rincari e materie prime”/Foto e Video

In breve: La Cattaneo prende il posto di Stefano Roggerone, presidente per due mandati consecutivi
Mariangela Cattaneo, imprenditrice in campo floricolo, è la nuova presidente provinciale della Cia, la Confederazione italiana degli Agricoltori della provincia di Imperia. La sua elezione è avvenuta oggi pomeriggio, nel corso dell’Assemblea congressuale della Cia, tenutasi all’Auditorium della Camera di commercio di Imperia.

La Cattaneo prende il posto di Stefano Roggerone, presidente per due mandati consecutivi

La Cattaneo, che ha ricoperto in questi anni il ruolo di vice presidente, prende i posto di Stefano Roggerone, che è stato presidente provinciale della Cia imperiese per due mandati consecutivi. Quella di Mariangela Cattaneo è stata l’unica candidatura alla presidenza.
Cia Imperia nel 2021 ha rappresentato oltre 2000 aziende con circa 2400 occupati e 600 dipendenti, registrando circa 8000 tessere di iscrizione e garantendo quasi 10.000 servizi tecnici e fiscali alle persone.
L’Assemblea regionale dei pensionati della Cia, riunitasi questa mattina, ha eletto, invece, presidente regionale della categoria Giancarlo Cassini, storico esponente della Cia imperiese.

Mariangela Cattaneo – nuovo presidente della CIA

“Sono stata vice presidente per tanti anni , seguo la vita dell’organizzazione da tanto tempo.

Ci sono delle priorità da affrontare, primo fra tutti il problema dell’acqua. Dovremo aprire veramente un dibattito, diventerà sempre più un problema, è una risorsa indispensabile per gli agricoltori, senza non si può fare.

È necessario che abbia un costo equo. Se viene a costare come nell’estremo ponente della provincia, circa 2€ a mq, è assolutamente improponibile per i nostri coltivatori.

Bisognerà aprire un tavolo, per avere tariffe eque per fronteggiare l’emergenza e capire che cosa si può fare con i consorzi irrigui, da poterli ammodernare. Ci sono risorse che possono essere utili, però devono avere progetti molto ampi.

Bisogna affrontare la stesura di questo PSR, è l’unico strumento che le aziende hanno per poter accedere a dei finanziamenti ed è necessario che venga fatto insieme alle organizzazioni con un dialogo aperto.

Problemi ce ne sono uno al giorno. Ci sarà questo problema dei fitofarmaci che continuano a diminuire, della necessità di adeguarsi ad avere una agricoltura più sostenibile. Su questo bisognerà essere molto aiutati, bisogna investire in ricerca e formazione.

Tutto questo è necessario se abbiamo dalla nostra le istituzioni politiche che ci aiutano. Noi faremo sentire la nostra voce, ma c’è bisogno che ci ascoltino”.

Stefano Roggerone – presidente uscente CIA

“Purtroppo il periodo il periodo che stiamo vivendo lo vediamo tutti. Lascio una associazione molto forte, ben condotta. Lavorare con queste persone è stato un piacere.

Anche durante il lockdown più duro non abbiamo mai chiuso i nostri uffici. Questi ragazzi hanno avuto la capacità e hanno rischiato per la loro salute.

I problemi più urgenti sono sicuramente quelli degli ultimi aumenti che stiamo subendo. Quest’anno ad esempio i fertilizzanti sono aumentati del 100%, abbiamo avuto aumenti su molti altri prodotti.

Al di la degli aumenti, un altro problema è che non si trova il prodotto. Per esempio i vetri per le nostre aziende vengono contingentati dalle vetrerie, quindi non li troviamo.

In modo indiretto tutti questi aumenti noi li subiamo, li subiamo in modo molto forte”.

Giancarlo Cassini – responsabile regionale pensionati CIA

“È la prima volta che a Imperia abbiamo questo incarico. Riguarda circa il 50% della popolazione ligure ed è estremamente importante.

Importanza determinata anche nei confronti di una ingiustizia dei pensionati dell’agricoltura, quasi tutti prendono solo 500€ al mese di pensione.

È una cosa vergognosa. Se in Italia uno paga i contributi e poi percepisce una pensione che è inferiore al reddito di cittadinanza, significa che la giustizia non c’è.

Le nostre proposte sono queste, arrivare ad una pensione che parta da un minimo di 750€ a cui vengono aggiunti i contributi versati.

L’altro settore di lavoro riguarda la sanità e l’assistenza. La pandemia ha creato moltissimi danni rispetto alla situazione sanitaria che c’era. Si deve intervenire diversamente, a partire dagli anziani.

A livello nazionale ed europeo, attraverso il PNRR, ci sono le risorse per dare case di famiglia , ospedali di famiglia e assistenza domiciliare agli anziani.

Le regioni sono competenti in questa materia. La prima azione che faremo come associazione sarà quella di richiedere alla regione di confrontarsi con noi. Che il territorio e la sua manutenzione siano al centro di questa cosa.

Nelle’entroterra e anche nella costa non si resiste se non ci sono i servizi, in particolare quelli sociosanitari”.

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