29 Marzo 2024 07:49

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29 Marzo 2024 07:49

Diano Marina: voto di scambio light. PM chiede assoluzione, parla Chiappori. “A mia figlia dicevano ‘tuo padre è un mafioso’, ora sapranno qual è la verità”

In breve: Il commento dopo la richiesta di assoluzione del Pubblico Ministero.
È stata rinviata al 22 maggio la sentenza del processo che vede sul banco degli imputati per “voto di scambio light” l’ex sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori (oggi membro del Cda di Rivieracqua) e Bruno Manitta, assessore e vice sindaco in carica nella città degli aranci.

Diano Marina: voto di scambio light, PM chiede assoluzione per Chiappori e Manitta

Giacomo Chiappori

“Io porto un cognome molto rispettabile di un uomo che ha fatto la guerra – commenta a ImperiaPost l’ex Sindaco di Diano Marina Giacomo Chiappori – è stato nei campi concentramento, ha servito l’arma dei Carabinieri, è venuto a casa e ha lavorato. Mio padre ha insegnato ai suoi figli l’onestà e la trasparenza.

Non avevo nessun dubbio che si arrivasse a questa conclusione tanto è vero che ho rifiutato la prescrizione proprio per evitare che qualcuno, come ho sentito, potesse dire ‘non sei stato assolto, sei stato prescritto’. Ho passato anni bruttissimi durante i quali mi hanno dipinto come mafioso.

Ero sicuro che si chiudesse così perchè io non ho fatto niente, non ho neanche partecipato alle trattative. Sono stato usato dal mio partito. Nonostante gli anni difficili, rifarei tutto perchè quello che ho fatto l’ho fatto per la mia città. Ne è valsa la pena per quello. Adesso vivo sereno e penso alla mia famiglia.

L’unico grande dispiacere è quello che è successo a mia figlia. A scuola le dicevano ‘tuo padre è un delinquente’. Una volta le avevano fatto il disegno di un porcellino con la mia faccia. È stato pesante. Io facevo il politico e so che in questo mondo può succedere di essere preso di mira, ma se sei un uomo retto non hai da temere. La mia forza è infatti sempre stato il confronto”.

Avvocato Manitta, Roberto Trevia

“Non ci sono prove a carico, non ci sono dai documenti, dalle intercettazioni, elementi che possano anche ipotizzare un’assoluzione per insufficienza di prove. Manitta non è mai stato nominato negli atti del Pm. Abbiamo già subito due procedimenti penali con contestazioni fatte in precedenza per i quali abbiamo ottenuto la sentenza assolutoria sia in primo che in secondo grado. Anche in questo procedimento Manitta deve subire accuse infamanti che non gli competono. Surace? Non c’è alcun elemento di accusa nei suoi confronti, come nei confronti degli altri imputati. Non se la sono sentita di continuare il procedimento perché uno stress”.

Bruno Manitta

“In una delle intercettazioni con Rodolfo Leone emerge che io i miei voti ce li avevo, di amici, di gente che conosco, non certo dei calabresi. Io ho rinunciato alla prescrizione perché non ho fatto nulla, sono tranquillissimo e in coscienza“.

Avvocato Chiappori, Emanuele Lamberi

“Cinque anni di istruttoria, 15 udienze, una possibilità di definire con la prescrizione, non accettata, perché Chiappori ha ritenuto di non aver fatto nulla. Io vi devo confessare che sebbene fossi convinto che lui non avesse fatto nulla non ritenevo che un’assoluzione con formula piena potesse giustificare due anni di sofferenza.

Chiappori aveva ragione da vendere. La contestazione, come posta in essere, non prevedeva la possibilità che il Sindaco facesse tutto. Perché per poter arrivare alla nomina dell’amministratore unico della Gm, era necessario che questa nomina fosse preceduta dalla modifica dello statuto che non è atto del Sindaco, ma del consiglio comunale. Non solo, ma poi le ragioni che hanno individuato Chiappori quale candidato sul quale convergere tutti i voti del gruppo erano assolutamente chiare ed erano già chiare dalle indagini della DDA.

All’interno del comune di Diano Marina vi erano, nell’ambito della destra, due gruppi, uno quello di Forza Italia, l’altro quello degli ex An. Ad un certo punto il gruppo di An si è staccato dal gruppo di Forza Italia e ha cercato una soluzione per emergere. Come poteva emergere, associandosi con la sinistra? No, è venuto fuori il nome di Chiappori, che era della Lega, e hanno ritenuto che fosse il cavallo vincente perché Onorevole. Sulla base di questo fatto la DDA aveva già detto tutto. Rinviando gli atti alla Procura di Imperia aveva già detto che non c’era alcuna certezza che vi fosse un voto di scambio.

Assoluzione per insufficienza di prove? Non siamo d’accordo. Il capo di imputazione dice in sostanza che per avere i voti ti sei venduto alla Gm, modificando l’atto costitutivo. Questa ipotesi accusatoria è completamente non provata”.

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