26 Aprile 2024 13:23

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26 Aprile 2024 13:23

IL COMICO DI “ZELIG” LEONARDO MANERA INTERVISTATO DA IMPERIAPOST DUE ORE DALL’INZIO DEL SUO SPETTACOLO A VILLA SCARSELLA / FOTO

In breve: Il suo spettacolo avrà inizio alle ore 22 a villa Scarsella a Diano Marina.
Leonardo MANERA a Diano Marina
Leonardo MANERA a Diano Marina

Diano Marina – ImperiaPost ha intercettato il comico Leonardo Manera in un bar del centro della città degli aranci dove il comico milanese stava bevendo un aperitivo prima di andare a mangiare in attesa dell’inizio del suo spettacolo che avrà inizio alle 22 a villa Scarsella a Diano Marina.

Nei tuoi monologhi la comicità non è mossa da doppisensi e boutade ma dal paradosso e dall’umorismo intelligente: quanto ti soddisfa l’impronta che hai voluto dare al tuo percorso professionale?

“Ma sai i comici interpretano sempre se stessi alla fine perché di solito si scrivono i testi, io scrivo i miei testi, quindi tendenzialmente faccio quello che sono io magari potrei essere più popolare facendo cose un po’ più diverse ma siccome non fa parte della mia natura faccio quello che mi scrivo e che tutto sommato mi piace“.

Ti definisci un esodato in cerca di riprendersi il palcoscenico. quali sono le soluzioni: guerriglia o ricerca di palcoscenici alternativi? Lo spettacolo di stasera sarà una di queste occasioni?

“Stasera sarà una specie di “il meglio di…” a dir la verità perché d’estate si fanno questo tipo di spettacoli: si prendono i pezzi dei vari spettacoli e si fa un recital però durante l’anno ho provato a fare spettacoli diversi anche insieme ad altri, l’importante è cercare di rinnovarsi e di provare delle esperienze nuove altrimenti diventa un lavoro monotono”.

Hai studiato presso la scuola di Teatro “quelli di grock” di milano: come ti senti a recitare nella provincia preferita del grande clown?

“Lui ha la villa qui vicino. È stata la prima scuola che ho frequentato nell’89 che poi ho lasciato per motivi sentimentali perché la ragazza che mi piaceva si è messa con l’insegnante. Prima di fare cabaret ho fatto tante cose di clownerie, di magia comica. Credo che il corpo arrivi prima della parola al pubblico, come ti muovi, come ti poni al pubblico è la prima cosa che arriva dopo arriva la parola che è già sovrastruttura però la cosa importante dei clown è usare anche il corpo, soprattutto il corpo“.

Rovesciando le regole della Commedia di carattere, con la tua collega Claudia Penoni, hai dato vita ad un quadretto paradossale quanto reale in cui l’assenza di carattere ed emozioni dei due attori del cinema polacco è la vera protagonista: Com’è nata l’idea?Hai pensato subito che sarebbe stato un enorme successo?

L’idea è nata vedendo i film del regista finlandese Aki Kaurismaki che fa dei film di quel tipo con quella atmosfera. L’ho fatto la prima volta nel 2000 dal vivo e poi in televisione l’ho fatto nel 2007, quindi sono passati 7 anni prima di poterlo fare in televisione però funzionava già da prima e avevo già visto che era un’idea che piaceva al pubblico”.

Approdando a Zelig sei diventato uno dei comici più conosciuti d’Italia, contagiando tutti con il tormentone da un’unica parola “fluoro, fluoro!!”. Quanto pensi siano importanti per la comicità i suoni, le assonanze, la melodia della lingua? Quanto la mimica facciale?

“Quella è una cosa che ci portiamo dentro fin da bambini, i suoni. Vedo anche mio figlio, un bambino di cinque anni è molto affascinato dalle parole con dei suoni strani e quella è una cosa che mi è sempre piaciuta.
L’idea di fare parole anche onomatopeiche e suoni è una cosa che alla fine piace arriva anche agli adulti e rimane impressa”.


Vieni definito uno degli attori comici più poliedrici dell’universo cabaret, ricevendo peraltro numerosi premi: Cosa significa per te al giorno d’oggi fare cabaret?

“Io non ho mai fatto altri lavori, ho iniziato a 17 anni, ne ho 47, sono trent’anni, penso che a 50 smetterò magari anche prima, magari scriverò per qualcun altro, non lo so. Ha significato la mia vita, quella che ho fatto fino a oggi, ho sempre fatto spettacoli in giro, non ho fatto altro. Ho conosciuto mia moglie facendo spettacoli, il mio bambino qualche volta è salito sul palco, ho vissuto sempre di questo, quindi sostanzialmente è la mia vita”.

Un’ultima domanda: non ti chiediamo di svelarci l’identità ma almeno dicci: com’è questa Adriana?!!

Adriana non esiste, è stato un caso. È nata perché nella prima puntata di quell’edizione c’era una battuta sul film di Rocky con Adriana. Poi ho visto che in giro la gente la ripeteva così come Fluoro e allora ho pensato che poteva funzionare come tormentone a posteriori, quando ho visto che le persone la ripetevano per strada ma io non l’avevo deciso prima”.

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