28 Marzo 2024 13:39

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28 Marzo 2024 13:39

Imperia: motor yacht “New Vogue”, legali chiedono il dissequestro al Tribunale del Riesame

In breve: I legali hanno precisato che "lo yacht è battente bandiera ucraina e non russa come erroneamente riportato nella nota stampa inviata alle redazione dalla Guardia Costiera e dall'Agenzia delle Dogane".

È approdato questa mattina al Tribunale del Riesame a Imperia, il caso del “New Vogue”, il motor yacht che, lo scorso 1 aprile, pres­so l’ap­pro­do tu­ri­sti­co di Im­pe­ria-Por­to Mau­ri­zio, è stato posto sotto sequestro dall’Uf­fi­cio del­le Do­ga­ne di Im­pe­ria e la Ca­pi­ta­ne­ria di Por­to di Im­pe­ria.

Oggi i legali del “New Vogue”, avvocati Mauro Anetrini del foro di Torino e Alessandro Astengo del foro di Genova, hanno presentato la richiesta di dissequestro dell’imbarcazione.

Il Pubblico Ministero Salvatore Salemi ha invece chiesto la conferma del sequestro.

Imperia: motor yacht “New Vogue”, legali chiedono il dissequestro

In particolare, il dissequestro è stato richiesto per la non applicabilità, secondo la difesa, del Decreto Legislativo 231/2001 sulla responsabilità penale delle imprese.

I legali hanno precisato che “lo yacht è battente bandiera delle Isole Vergini e di proprietà ucraina, non russa come erroneamente riportato nella nota stampa inviata alle redazione dalla Guardia Costiera e dall’Agenzia delle Dogane. Si tratta di una questione molto tecnica. L’orientamento della Corte di Giustizia dell’unione Europea afferma che l’Iva è un tributo interno e non un’imposta doganale. Quindi, rende inapplicabile la norma utilizzata dalla Procura per disporre il sequestro”.

Una situazione simile a quella del maxi yacht Predator, il cui caso, nei mesi scorsi, è approdato in Cassazione.

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