26 Aprile 2024 17:37

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26 Aprile 2024 17:37

Bomba a Taggia: artificieri rimuovono la spoletta di coda. “Al lavoro per la seconda”. Riaperto traffico ferroviario

In breve: "La spoletta di naso - spiegano - non è rimovibile mediante la chiave a razzo, perciò si procederà al taglio della sezione frontale mediante la macchina 'swordfish' con getto di acqua e sabbia ad elevatissima pressione".

“Spoletta di coda rimossa mediante chiave a razzo. Questo l’aggiornamento degli artificieri dell’Esercito Italiano, 32° Reggimento Genio Guastatori della Brigata Alpina Taurinense, unità specialistica delle Truppe Alpine dell’Esercito Italiano, al lavoro, da questa mattina, per mettere in sicurezza l’ordigno bellico ritrovato recentemente nel Torrente Argentina.

“La spoletta di naso – spiegano – non è rimovibile mediante la chiave a razzo, perciò si procederà al taglio della sezione frontale mediante la macchina ‘swordfish’ con getto di acqua e sabbia ad elevatissima pressione”.

Continua quindi la complessa operazione, mentre i cittadini evacuati di Taggia, Riva Ligure e parte di Sanremo trascorrono la giornata fuori casa, chi, per la maggior parte, in autonomia, e chi presso i punti di accoglienza allestiti dalla Protezione Civile e gli altri volontari.

Visto gli sviluppi, la Prefettura di Imperia ha autorizzato la riapertura della circolazione ferroviaria, ad eccezione della fermata presso la stazione di Taggia. 

Sindaco di Riva Ligure, Giorgio Giuffra

“La prima parte dell’operazione è andata bene, è stata posata in una culla artificiale che gli artificieri hanno creato per far scendere l’ordigno dal camion. In questo momento hanno tolto la prima spoletta con la chiave a razzo, stanno lavorando sulla seconda che è un po’ più complicata. Era previsto perchè stanno procedendo con un nuovo sistema. Ci auguriamo che l’operazione nel minor tempo possibile vada a buon fino in modo tale da poter proseguire con le procedure di rientro.

L’uscita questa mattina è stata ordinata. Devo complimentarmi con i cittadini perchè ancora una volta il senso di responsabilità ha fatto da padrone. Tutti hanno risposto consapevoli di quelli che potevano essere i rischi. Magari c’è stato qualche disagio ma alla fine ha prevalso la pazienza e lo spirito di comunità e coesione. Tutto ha funzionato per il meglio. Alle 8.57 avevamo provveduto con il piano di evacuazione ora aspettiamo di poter dire loro di tornare a casa”.

 

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