27 Aprile 2024 01:32

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27 Aprile 2024 01:32

Imperia: allarme cinghiali, Coldiretti chiede incontro con amministrazione regionale. “Necessario discutere vere strategie di contrasto e regolamentazione delle carni”

In breve: Lo afferma il direttore Coldiretti Imperia, Domenico Pautasso.

“Cinghiali in campagna, cinghiali in città, cinghiali al parco giochi, cinghiali di qui cinghiali di là. Chi offre loro da mangiare, chi si regala un selfie, chi urla allo scandalo, chi guarda indifferente, chi chiama la forestale o i carabinieri, chi il WWF, chi “spara” direttamente e, incalza il direttore Coldiretti Imperia Domenico Pautasso “chi spera in soluzioni più efficaci che non siano il classico fai da te”.

Allarme cinghiali, Coldiretti chiede incontro con amministrazione regionale

“La presenza incontrollata dei cinghiali sta creando seri problemi agli agricoltori ma, decisamente più allarmante, è la totale mancanza di risposte da parte delle istituzioni.

Una cosa è osservare il cinghiale mentre cammina su un marciapiede (ed è un qualcosa che non ha bisogno di commenti), una cosa è vedere un cinghiale che ti DISTRUGGE ciclicamente la campagna coltivata.

Come è possibile – prosegue Pautasso – che ancora oggi non ci sia una soluzione a tale scempio gestionale? Perché di questo si tratta”.

Sterilizzare? Abbattere? Aumentare il periodo di caccia?  Coldiretti – rimarca il direttore – propone ma nessuno prende una decisione. Esattamente come avviene nel caso della macellazione. E’ noto a tutti che la carne di cinghiale viene consumata anche nei ristoranti senza poterne conoscere la provenienza o meglio, lo si immagina.

Purtroppo manca ancora una specifica regolamentazione. Questo gioco dello scarica barile e del silenzio dove occhio non vede cuore duole ha letteralmente esasperato gli agricoltori. È ora di dire basta. I produttori meritano rispetto esattamente come ogni altra parte sociale.

E’ ora di finirla di riempirsi la bocca di intenzioni e suggerimenti teorici. Tutti fenomeni, a parole. Si discute su tutto: il cinghiale di città discende dal cinghiale di campagna, il lupo di campagna discende dal lupo di montagna e così via. C’è da chiedersi fin dove si vuole arrivare e perché.

Il caos – conclude il presidente Gianluca Boeri – crea abitudine ma non tutela niente e nessuno. Chiediamo pertanto alla Regione Liguria un tavolo per discutere di strategie (vere) contro l’invasione dei cinghiali e della regolamentazione relativa filiera delle carni”.

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