27 Aprile 2024 13:32

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27 Aprile 2024 13:32

Imperia: incidente nel cantiere dell’ex ferrovia, chieste tre condanne in Tribunale

In breve: Il processo è relativo a un incidente sul lavoro avvenuto il 5 aprile del 2017 nel capoluogo ligure nel quale rimase gravemente ferito un operaio di 43 anni.

Tre condanne e un’assoluzione. Queste le richieste del Pubblico Ministero Enrico Cinnella Della Porta al termine del dibattimento nell’ambito del processo che vede quattro dirigenti delle società Gfc e Gefer, del Gruppo Rossi, specializzate in armamento ferroviario, imputati, in Tribunale, a Imperia, per un incidente sul lavoro avvenuto il 5 aprile del 2017 nel capoluogo ligure nel quale rimase gravemente ferito un operaio di 43 anni.

Imperia: operaio ferito nel cantiere dell’ex ferrovia, chieste tre condanne

Il 43enne, nel corso delle operazioni di smantellamento dell’ex sedime ferroviario venne travolto da un palo staccatosi da una gru. Rimase ferito a una gamba e trasportato in Ospedale. In un primo momento si temette fosse necessaria l’amputazione dell’arto, poi scongiurata. Per quei fatti sono finiti a processo, a Imperia (Pm Enrico Cinnella Della Porta, giudice monocratico Francesca Minieri), con l’accusa di lesioni colpose, quattro dirigenti (uno dei quali nel frattempo deceduto) delle società Gfc e Gefer, le stesse che realizzarono il raddoppio della ferrovia Andora-San Lorenzo al Mare.

Oggi, 9 giugno, il Pubblico Ministero ha chiesto l’assoluzione piena per Attilio Rossi, nel frattempo deceduto, e la condanna per Edoardo Rossi, a tre mesi di carcere, Mario Alvigini e Andrea Caputo, a 4 mesi di carcere.

“Non abbiamo la certezza che il gancio che reggeva il palo fosse già danneggiato prima dell’incidente – ha spiegato il pm –  sicuramente lo era quando sono intervenuti i soccorsi. Per questa condotta specifica, dunque, in mancanza di prove certe, gli imputati vanno assolti tutti. La gru, però, aveva dei problemi. Era un mezzo vetusto e non revisionato. Occorreva compiere delle verifiche sulla sicurezza che non sono state compiute”.

La difesa, rappresentata dai legali Gaetano Scalise, Cinzia Maria D’Eramo, Giovanna Ferretti e Sandro Lombardi, ha invece chiesto l’assoluzione per tutti gli imputati. Secondo i legali, che hanno sollevato anche un’eccezione di improcedibilità (in mancanza di querela e presenza di lesioni della parte offesa non superiori ai 40 giorni non si sarebbe potuto procedere d’ufficio e dunque l’intero procedimento sarebbe nullo), hanno sostenuto la tesi della responsabilità degli operai (il conducente della gru e la parte offesa).

L’udienza è stata rinviata al prossimo 11 luglio per repliche e sentenza.

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