19 Aprile 2024 21:58

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19 Aprile 2024 21:58

Imperia: sanità, dalla Liguria 2,8 milioni di euro per interventi di ristrutturazione dei reparti di degenza e ortopedia. “Ultima tranches dei grandi investimenti”

In breve: Si tratta di interventi di edilizia sanitaria e per l’acquisto di nuove apparecchiature per la diagnostica.

Via libera della Giunta regionale al Piano di investimenti 2022 con le risorse ex articolo 20 della legge finanziaria 67/1988, che si aggiunge al Piano di investimenti 2020: si tratta di circa 256 milioni di euro complessivi che interessano le aziende sanitarie e ospedaliere liguri per interventi di edilizia sanitaria e per l’acquisto di nuove apparecchiature per la diagnostica.

Tra gli interventi più significativi:

  • Ospedale Policlinico San Martino – 39 milioni di euro di cui 30 milioni di euro per ristrutturare padiglioni 9-10 e 11 e 9 milioni di euro per interventi di adeguamento degli impianti alla nuova normativa anti incendio
  • Ospedale Pediatrico Gaslini – oltre 6,5 milioni di euro
  • Asl5 – 8 milioni di euro per il centro formazione professionale alla Spezia e la nuova sede della prevenzione, a cui si aggiungono oltre 63 milioni per il nuovo ospedale Felettino
  • Asl4 – 4 milioni di euro per il potenziamento del polo ospedaliero Lavagna
  • Asl3 – 2 milioni e mezzo per l’ospedale Villa Scassi per l’adeguamento del sistema antincendio secondo le nuove normative
  • Asl2 – 15,1 milioni di euro per vari interventi e nuove attrezzature
  • Asl1 – 2 milioni e 800mila euro per interventi di ristrutturazione di reparti di degenza dell’Unità di terapia intensiva cardiologica e per l’Ortopedia

“Abbiamo inviato il Piano per il 2022 al ministero – spiega il presidente della Regione e assessore alla Sanità Giovanni Totiperché diventi poi un Accordo di Programma con il passaggio al Cipe, quindi finanziato nei prossimi mesi. Sono risorse che si aggiungono a quelle già individuate con la programmazione 2020. Si tratta dell’ultima tranches dei grandi investimenti in sanità per i prossimi anni, oltre alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.

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