18 Aprile 2024 16:34

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18 Aprile 2024 16:34

Imperia: crisi idrica, alla Camera di Commercio il convegno della CIA. “Necessario costruire invasi per recupero acqua piovana. Se non piove? Si potrebbero usare quelle che escono dal depuratore”/Foto e Video

In breve: Ad aprire i lavori è stata la presidente di Cia Imperia, Mariangela Cattaneo

Si è svolta nel tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 29 giugno, presso la sala multimediale della Camera di Commercio di Imperia, il convegno sulla gestione delle risorse idriche in agricoltura.

Acqua bene primario per l’agricoltura: alla Camera di Commercio il convegno della CIA

Ad aprire i lavori è stata la presidente di Cia Imperia, Mariangela Cattaneo. A confronto le richieste degli agricoltori, i finanziamenti e i progetti della Regione Liguria, la posizione della Provincia di Imperia sulle tariffe con l’intervento del presidente della provincia Claudio Scajola.

Presenti al tavolo anche Iannone Riccardo, responsabile politiche agricole della regione Liguria e Messori Chiara, dirigente settore Difesa del Suolo della Liguria. A concludere i lavori Stefano Roggerone, presidente della Cia Liguria.

Durante l”incontro si è parlato di cambiamenti climatici e delle problematiche connesse alle criticità strutturali della gestione delle acque. 

Mariangela Cattaneo, presidente CIA Imperia

“L’agricoltura non è possibile farla senza l’acqua. È una risorsa estremamente importante per poter svolgere il nostro mestiere.

Siccome siamo in un periodo di siccità , abbiamo bisogno di trovare delle soluzioni strutturali per riempire quel deficit che c’è, che fa si che non abbiamo abbastanza rete idrica a norma, invasi che ci permettano di avere delle risorse in più quando c’è necessità. Abbiamo la necessità di intervenire in maniera strutturale.”

Ieri prima giornata di pioggia dopo molto tempo. Qual’è la situazione?

Non è stata assolutamente sufficiente per far rientrare questa emergenza. È stata veramente troppo poca.

Tutta quest’acqua, se la si potesse riutilizzare, sarebbe una eccellenza. Sarebbe la possibilità di continuare tranquillamente a fare il nostro mestiere”.

Quali sono le possibili soluzioni?

“Secondo noi bisogna intervenire sui consorzi. Trovare delle risorse, per far si che possano avere una rete idrica rinnovata e avere la possibilità di abbattere i costi energetici.

Cercare di fare degli invasi, sia pubblici dei Comuni che possano fare degli invasi a monte per recuperare l’acqua piovana e sia per i privati, riuscire a fare delle vasche che possa recuperare le acque piovane.

C’è da intervenire anche a livello nazionale per intervenire sulle tariffe. Abbiamo dei grossi problemi, se si passa sotto un unico gestore, potremmo avere il pericolo di avere dei costi fuori controllo. Così come sta già succedendo nell’estremo ponente della provincia, ci sono 13 comuni dove l’acqua costa quasi 2€ al metrocubo. Non si può affrontare una coltivazione con questi prezzi.

Se non piove si può pensare al recupero e al riuso di acque già usate. Come ad esempio quelle che escono dal depuratore. Li dobbiamo aver la certezza che siano acque buone, non vorremmo inquinarci i terreni e capire anche i costi/benefici. Potrebbe essere una soluzione”.

Claudio Scajola – Presidente della Provincia

Deve piovere di più. Ci servono ancora cinque, sei, sette volte come ieri. La situazione è molto complicata, soprattutto per l’agricoltura e per tutti coloro che hanno a che fare con il mondo della coltivazione.

È un problema grosso, noi dobbiamo fare di più. Ci vuole tempo e molta più attenzione al problema acqua.

Ci siamo abituati a fare le cose che si vedono subito. Quelle che non si vedono, gli amministratori non lo fanno più.

Abbiamo bisogno di una rete irrigua che non può costare come l’acqua potabile. Abbiamo bisogno di una conduzione per quella potabile. Abbiamo bisogno di fare dei piccoli invasi.

Per questo ci vuole tempo, ma fino a che non si parte su questo non ci si arriverà mai.

Per adesso la situazione è gestibile, perché il Roja sta dando ancora acqua. Dobbiamo affrontare finalmente i problemi più importanti.

Dobbiamo prendere l’acqua anche dalla zona montana. Che scende per caduta e che ha qualità migliori e non ha costi di energia”.

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