19 Aprile 2024 09:50

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19 Aprile 2024 09:50

Crisi di Governo: si è dimesso il Premier Mario Draghi. “E’ venuto meno il patto di fiducia”

In breve: Una decisione che arriva al culmine di una crisi di Governo che oggi, 14 luglio, ha toccato il punto di non ritorno con l'uscita dall'aula, al Senato, sul Dl Aiuti (che stanzia decine di miliardi per famiglie e imprese), del Movimento Cinque Stelle.

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha annunciato questa sera in Consiglio dei Ministri le proprie dimissioni. Una decisione che arriva al culmine di una crisi di Governo che oggi, 14 luglio, ha toccato il punto di non ritorno con l’uscita dall’aula, al Senato, sul Dl Aiuti (che stanzia decine di miliardi per famiglie e imprese), del Movimento Cinque Stelle.

Crisi di Governo: si è dimesso Mario Draghi

Il Governo ha tenuto, sotto il profilo dei numeri, al Senato (il Dl Aiuti, sul quale era stata posta la fiducia, è stato approvato con 172 voti favorevoli e 39 contrari),  ma politicamente, con l’uscita dall’aula del M5S, il Premieri Draghi ha ritenuto conclusa la propria esperienza. Da qui la decisione di rassegnare le proprie dimissioni.

Il Presidente del Consiglio ha comunicato la propria decisione al Consiglio dei Ministri. Questa la comunicazione ufficiale.

“Voglio annunciarvi che questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più. È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo.

In questi giorni da parte mia c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche cercando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento questo sforzo non è stato sufficiente. Dal mio discorso di insediamento in Parlamento ho sempre detto che questo esecutivo sarebbe andato avanti soltanto se ci fosse stata la chiara prospettiva di poter realizzare il programma di governo su cui le forze politiche avevano votato la fiducia. Questa compattezza è stata fondamentale per affrontare le sfide di questi mesi. Queste condizioni oggi non ci sono più. Vi ringrazio per il vostro lavoro, i tanti risultati conseguiti. Dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo raggiunto, in un momento molto difficile, nell’interesse di tutti gli Italiani”.

Per la sostituzione di Mario Draghi, nella giornata odierna, è circolato il nome di Giuliano Amato, ex Presidente del Consiglio e attuale Presidente della Corte Costituzionale.

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