4 Maggio 2024 18:00

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4 Maggio 2024 18:00

Imperia, sanità: privatizzazione ospedale Bordighera, visita di presidente Toti e ad Iclas Mazzantini. “Per ridare vita a presidio che risponda realmente alle esigenze dei cittadini”/Foto e Video

In breve: Sandro Mazzantini, amministratore delegato di Iclas, gestirà il Saint Charles in convenzione con il sistema sanitario regionale.

Visita oggi all’ospedale di Bordighera del presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità Giovanni Toti insieme alla direzione strategica di Asl1 e a Sandro Mazzantini, amministratore delegato di Iclas, struttura del gruppo ospedaliero GVM Care & Research che gestirà il Saint Charles in convenzione con il sistema sanitario regionale.

Prima della visita, il presidente Toti, insieme a Mazzantini, al sindaco di Bordighera Vittorio Ingenito e al direttore generale del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Francesco Quaglia, ha incontrato i sindaci del territorio, alla presenza anche del vicepresidente della Regione Alessandro Piana e degli assessori regionali Marco Scajola e Gianni Berrino.

Ospedale Bordighera: l’intervento del presidente della Liguria Giovanni Toti

“Oggi ci tenevo ad incontrare i sindaci del distretto, interessati alla gestione nuova dell’ospedale di Bordighera, che è nel piano della riorganizzazione della sanità di questa provincia.

Oggi siamo qui per presentare Sandro Mazzantini che rappresenta la dirigenza del Gruppo San Savini , vincitore della gara. A lui abbiamo dedicato la delibera di 10 giorni fa che invita Asl1 a firmare la cessione dell’ospedale.

Questo significa la riapertura del pronto soccorso, la ripresa dell’attività chirurgica, la specialistica ambulatoriale. Ovviamente anche radiologia, la medicina per l’attività dell’entroterra.

Vuol dire ridare vita al presidio nella rete della sanità nel ponente ligure, che vedrà la realizzazione di un ospedale a Taggia, l’ospedale di comunità a Imperia, la casa della salute. Quell’importante ristrutturazione che nei prossimi 5 anni interesserà la sanità del paese.

Per il nuovo Direttore Generale stiamo valutando profili di altissima competenza, sarà un direttore con pieni poteri. Ringrazio il direttore Falco per il lavoro svolto.

Credo che sapremo comunicare il nome del nuovo direttore nei prossimi 15-20 giorni.

Sarà lui a firmare il contratto, esattamente come indicato nella delibera di giunta. Lo farà su mandato della regione, chiunque andrà in quel posto, ha un o obbligo di firma che la giunta ha voluto dare”.

Scenari politici dopo le dimissioni di Draghi?

“È presto per gli scenari politici, lasciamo lavorare Mattarella che con infinita saggezza ha già guidato il Paese in numerosi crisi. Credo che le elezioni siano inevitabili, i tempi li deciderà Mattarella”.

A tracciare il futuro Saint Charles è l’amministratore delegato di Iclas Sandro Mazzantini:

“La mia speranza è di costruire un ospedale che risponda realmente alle esigenze dei cittadini. Ci credo veramente.

Faremo il possibile per cercare di interpretare le necessità. Sarà un ospedale che cercherà di creare un attività in più per Bordighera.

Noi pensiamo di riuscire a portare qui dei professionisti importanti, che dovrebbero far cresce il valore del nome del Saint Charles.

C’è stata tutta una querelle sul contratto. Abbiamo cercato di far si che il contratto avvenisse come diceva il capitolato. Sono quasi sicuro che nessuno lo abbia letto. Li c’era già scritto tutto.

Non è stato stravolto niente, è stato rispettato appieno quello che diceva il capitolato.

È da tempo che dico con certa soddisfazione che curiosamente chi avesse letto la nostra nota tecnica, del 2017, si anticipava un po’ alcuni concetti che poi sono stati ripresi dal Pnrr. Si parlava di telemedicina.

Siamo perfettamente coscienti che si Bordighera ha una costa splendida, però alle spalle ci sono i molti. Li ci sono paesi e paesini, ci abita gente che magari ha difficoltà a spostarsi.

Il nostro scopo è cercare di portare l’ospedale a casa loro, anziché costringere loro a venire in ospedale.

Il vantaggio è duplice, offri un servizio più gradito e alleggerisci i pronto soccorso e gli ospedali di quei ricoveri che a volte sono impropri e che nascono più dalla mancanza di questo tipo di organizzazione che dalla reale necessità di portare il paziente in pronto soccorso”.

Intervenuto anche il direttore generale del Dipartimento Salute e Servizi Sociali della Regione Liguria, Francesco Quaglia: “Il lavoro svolto in questi mesi ha consentito di adattare il contratto alle esigenze che si sono manifestate a seguito del fermo di diverse attività elettive provocato dalla pandemia. Abbiamo colto l’occasione per alcuni miglioramenti funzionali ma il contratto di base deriva dal capitolato di gara: l’elemento fondamentale sarà il Pronto soccorso, con l’assetto previsto dal Dm70 (decreto Balduzzi), perfettamente inserito nella rete dell’emergenza della Asl1”.

Soddisfatto il sindaco di Bordighera, Vittorio Ingenito: “Oggi abbiamo davvero la prospettiva concreta di poter finalmente veder crescere il nostro ospedale che, punto di riferimento di tutto il comprensorio intemelio, avrà il Pronto soccorso e reparti di eccellenza. Questo è fondamentale non solo per la salute dei nostri cittadini ma anche per l’economia del territorio che si basa sul turismo, il cui sviluppo è legato ai servizi offerti di cui l’ospedale è il più importante”.

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