27 Aprile 2024 00:24

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27 Aprile 2024 00:24

Imperia: Energia Democratica apre una riflessione sulla crisi idrica. “Quali errori e chi li ha commessi?”

In breve: Dubbi e preoccupazioni anche per l'ingresso dei privati in Rivieracqua

Energia Democratica della provincia di Imperia, componente del Partito Democratico, apre una riflessione sulla crisi idrica, perché si comprendano gli errori commessi e si individuino i responsabili.

Dubbi e preoccupazioni anche per l’ingresso dei privati in Rivieracqua

Spiega in una nota Energia Democratica: “Ieri i sindaci si concentravano su acqua, fogne, scuole e strade, garantendo ai cittadini i servizi essenziali. Oggi le nostra città sono tappezzate di manifesti che pubblicizzano l’ennesimo taglio del nastro, ma dai rubinetti, troppo spesso, l’acqua non esce o esce non potabile. Abbiamo il depuratore ma spesso inquina l’aria con miasmi e si vagheggiano improbabili torri, anziché usare con sapienza i filtri. Ma se torre deve essere, perché non usare la vicina ciminiera delle Ferriere che si vuol abbattere?

Ieri a Imperia c’era l’Azienda comunale Amat (a Sanremo l’Amaie), l’acqua non mancava e il servizio era in attivo. Oggi la società consortile Rivieracqua ha ingenti debiti accumulati in poco tempo, non paga (o ritarda) i creditori ed i sindaci dei piccoli Comuni sono costretti, con risorse proprie, a scavar pozzi e riattivare quelli di riserva. Questi Sindaci meriterebbero un monumento, li ringraziamo pubblicamente ed esprimiamo loro vicinanza.

La sindaca di Cervo, Comune fra i più colpiti per i rubinetti asciutti, si dimette dal Comitato tecnico di Rivieracqua per “l’impossibilità di svolgere efficacemente l’attività di supporto ai soci e quella di controllo degli organi societari…”; a noi pare che non si tratti di abbandonare la nave col mare in tempesta, ma di chiedersi quale sia la rotta giusta da tenere.

Conclude la nota di Energia Democratica: “Ci assalgono interrogativi inquietanti. Come è stato possibile accumulare questa ingente situazione debitoria? Quali errori sano stati commessi e da chi? I debiti verranno riversati sulle bollette di cittadini già in enorme difficoltà per la crisi energetica? Il paventato ingresso di società private in Rivieracqua non snatura il referendum che ha sancito “l’acqua esser bene pubblico”? Che contropartita chiederanno i privati per risanare?”.

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