23 Aprile 2024 16:58

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23 Aprile 2024 16:58

Pieve di Teco: nell’ex caserma “Manfredi” una Casa di Comunità, interviene la minoranza. “Sindaco Alessandri ha dimostrato di avere le idee molto confuse. Siamo favorevoli, ma è insensato concedere proprio i locali del nuovo asilo”

In breve: Lo affermano, in una nota stampa, i consiglieri di minoranza Renzo Brunengo, Alressandro Belmonti e Camilla Molinari

“Nel consiglio comunale di mercoledì 21 scorso, noi consiglieri di minoranza, abbiamo evidenziato che siamo pienamente favorevoli a concedere all’ASL locali per ampliare l’offerta sanitaria, ma riteniamo insensato concedere proprio quelli del nuovo asilo, dove il Comune ha speso ingenti somme per ultimarlo e arredarlo”.

Lo affermano, in una nota stampa, i consiglieri di minoranza Renzo Brunengo, Alressandro Belmonti e Camilla Molinari che, durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale si sono espressi con esito negativo in merito alla concessione dei locali dell’ex caserma Manfredi ad Asl1, per la realizzazione di una casa di comunità.

Pieve di Teco: nell’ex caserma “Manfredi” una Casa di Comunità. Interviene la minoranza

“Prima vengono ultimati i lavori del nuovo asilo nido nella ex caserma Manfredi, essendo quello vecchio, ubicato in via Eula, non più adeguato ai tempi, con spazi molto stretti, per soli 12 bambini. Di recente, per la nuova collocazione, vengono pure acquistati, con una ingente somma, gli elettrodomestici, i nuovi arredi e tutto ciò che serve all’uopo.

Ora si cambia rotta sostenendo che il nuovo asilo non serve più, decidendo di dare questi locali, gratuitamente, all’ASL per collocarvi ambulatori e studi medici, chiamati “Casa di Comunità”.

Dire che noi siamo contro questo progetto, come leggiamo sul comunicato del Sindaco, è assolutamente falso. I dubbi sulla bontà del progetto semmai sono stati espressi da alcuni della maggioranza, visti i precedenti della chiusura della dialisi e di alcuni ambulatori.

Nel consiglio comunale di mercoledì 21 scorso, noi consiglieri di minoranza, Renzo Brunengo, Alessandro Belmonti e Camilla Molinari, abbiamo evidenziato che siamo pienamente favorevoli a concedere all’ASL locali per ampliare l’offerta sanitaria, ma riteniamo insensato concedere proprio quelli del nuovo asilo, dove il Comune ha speso ingenti somme per ultimarlo e arredarlo.

Abbiamo suggerito diverse soluzioni così da non dover rinunciare a nulla e non sprecare soldi. Nella ex caserma ci sono ampi spazi, quasi tutti inutilizzati. Dai sei appartamentini ristrutturati negli anni del 1980, al piano ammezzato, ai locali del piano terra, solo parzialmente occupati dalle maschere di Ubaga, a quelli dove era collocata la scuola di Ragioneria ora chiusa. Le soluzioni per riorganizzare e soddisfare pienamente tutte le esigenze ci sono. Inoltre l’ultimo piano del palazzo Borelli, dotato di ascensore, è da tempo inutilizzato.

Alle nostre proposte per tutta risposta abbiamo ricevuto solo attacchi arroganti e boriosi dal Sindaco, dicendoci che non accetta da noi lezioni. Infatti le nostre non sono lezioni al Sindaco, che non ci interessano, bensì proposte concrete nell’interesse della comunità.

Noi ribadiamo con convinzione che la sua scelta, oltre ad essere sbagliata, ha ipotecato il futuro.

La politica nazionale e regionale spinge con cospicui finanziamenti per le scuole per l’infanzia e gli asili. Con questa miope visione con quale possibilità di successo, in futuro, il Comune potrà chiedere sostegni? Se ora chiude la porta? Spiace dirlo ma quelli del Sindaco, avallati superficialmente dalla maggioranza, non sono gli interessi di Pieve e della Valle. Sarà il tempo, purtroppo, a dire chi ha ragione”.

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