26 Aprile 2024 15:07

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26 Aprile 2024 15:07

Imperia: la pulizia dei fiumi diventa una “somma urgenza”, il Comune accumula debiti fuori bilancio per oltre 120 mila euro/Il caso

In breve: Una procedura, che dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale, che lascia oggettivamente quantomeno  qualche perplessità.

Il 6 ottobre scorso la Giunta Comunale di Imperia ha approvato tre debiti fuori bilancio per un cifra pari a circa 123 mila euro per lavori di somma urgenza relaviti alla pulizia di alcuni rii comunali. Una procedura, che dovrà ora passare al vaglio del consiglio comunale, che lascia oggettivamente quantomeno qualche perplessità.

Imperia: pulizia dei fiumi, debiti fuori bilancio per 120 mila euro

Nel dettaglio, i lavori sono stati affidati all’Impresa Aicardi, per 45.481.60 euro (Rio Oliveto e rii minori), all’impresa Impre C, per 32.793,60 euro (Rio Santa Lucia e rii minori) e all’impresa Silvano per 45.481,60 euro (Rio Artallo).

Classificare come somme urgenze gli interventi di pulizia dei rii ha permesso al Comune di Imperia di affidare i lavori senza la necessaria copertura finanziaria (tanto che le spese sono state approvate come debiti fuori bilancio) e senza le normali procedure di affidamento. La domanda sorge spontanea, come possono essere classificati come somma urgenza lavori programmati ogni anno prima della stagione delle piogge? 

Nella delibera di giunta, che fa riferimento all’ordinanza del Sindaco Claudio Scajola del 21 settembre, si legge che “il settore Lavori Pubblici-Manutenzioni-Patrimonio ha dovuto ricorrere alla procedura di somma urgenza […] per rimuovere molteplici stati di pregiudizio per la pubblica incolumità, dovuti all’accumulo di detriti, vegetazione e rifiuti in molteplici rii comunali, potenziali ostacoli al normale deflusso delle acque in previsione di abbondanti precipitazioni”.

Nei relativi verbali, tutti datati 22 settembre, si fa cenno a un sopralluogo all’esito del quale è emersa la presenza di detriti, vegetazione e rifiuti che possono ostruire il corretto deflusso in caso di precipitazioni abbondanti. E ancora, che essendo “attese copiose precipitazioni per i giorni a seguire […] l’eventuale accumulo di materiale arido e rifiuti oltre alla vegetazione provocherebbe il trascinamento in alveo e l’aumento del trasporto solido esponendo a diretto pericolo la viabilità e le abitazioni”.

I verbali concludono cerfificando che ricorrono i presupposti “per un intervento di somma urgenza che non può attendere lo svolgimento delle normali procedure di affidamento […]” e che “è possibile eliminare lo stato di pregiudizio alla pubblica e privata incolumità ricorrendo ad una pulizia straordinaria che prevede oltre alle attività di trinciatura anche sradicamento, ripristino del sedime (senza asporto di materiale), rimozione delle alberature, rimozione dei rifiuti“.

E’ per lo meno lecito chiedersi se sia corretto ricorrere allo strumento della somma urgenza (finito già nel mirino della Corte dei Conti) per lavori che, se programmati, sono realizzabili, attraverso le normali procedure di affidamento e copertura finanziaria, durante la stagione estiva. Anche in considerazione del fatto che non sono mai stati previsti, dopo il 22 settembre, eventi meteo avversi. Se ne discuterà nel prossimo consiglio comunale. 

 

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