25 Aprile 2024 09:11

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25 Aprile 2024 09:11

Imperia: Confindustria analizza e premia le aziende virtuose del territorio. “Tanto pessimismo per caro energetico. Produzione e ordini sono in rallentamento”/Foto e Video

In breve: Iniziativa realizzata in sinergia fra Confindustria e Cribis, società del Gruppo Crif

Doppio appuntamento oggi pomeriggio nella sede di Confindustria Imperia, per presentare i dati relativi alle imprese della provincia e per premiare le aziende economicamente più sicure.

Iniziativa realizzata in sinergia fra Confindustria e Cribis, società del Gruppo Crif

L’iniziativa nasce dalla collaborazione fra l’associazione degli industriali del Ponente ligure con Cribis, società del Gruppo Crif, leader in Italia nei servizi per la gestione del credito commerciale e dello sviluppo del business in Italia e all’estero.

L’analisi di Cribis evidenzia la presenza in provincia di Imperia di 22.055 imprese attive. Di queste il 48% ha un profilo di rischio, dal punto di vista creditizio, superiore alla media, il 5% un rischio molto elevato e il 9% un profilo di rischio minimo. Le percentuali migliorano per le imprese associate a Confindustria, che si confermano più sane e anche maggiormente strutturate rispetto alle altre, sia per numero di dipendenti, che per fatturato.

Confindustria, il presidente Barbara Amerio

L’analisi dati serve per fare strategia, per conoscere meglio il nostro territorio e avere azioni efficaci.

Inoltre, premiamo le aziende virtuose, dobbiamo far emergere il buono del nostro territorio. Piccole e medie imprese, spesso familiari, che sono puntuali nei pagamenti. È una delle prime doti che l’imprenditore deve avere.

Qua non mancano le aziende virtuose”.

Paolo Della Pietra direttore di Confindustria Imperia

“Le analisi dei dati dell’anno scorso, sicuramente è una analisi estremamente positiva, nonostante fosse stato ancora un anno di presenza Covid. Le nostre aziende hanno aumentato la competitività e la digitalizzazione.

Abbiamo visto crescere sia il fatturato delle aziende, sia anche le risorse umane. Abbiamo visto come ci sia anche una carenza nel reperimento delle risorse umane. Questo è un tallone d’Achille del nostro territorio che andrebbe risolto.

Per quanto riguarda invece la congiuntura dei prossimi anni 2023-24-25, siamo partiti da un saldo sull’esportazione estremamente positivo, che si va a frange già nel 2022 e nel 2023 temiamo che a causa dei rincari delle energetici e delle materie prime, ci possano essere dei seri problemi per le nostre aziende.

Problemi di aumento dei prezzi. Gas ed elettricità sono schizzati a livelli mai visti prima ed inimmaginabili.

Le nostre aziende sono strutturate, hanno gli strumenti per programmare la produzione e far fronte a questi aumenti considerevoli.

Auguriamo che sia l’Europa che il nuovo Governo pongano dei rimedi immediati. Ne abbiamo estremamente bisogno”.

Giacomo Franceschini del Centro studi di Confindustria Genova

“Attualmente le aziende imperiesi, come quelle liguri e italiane, in questo momento stanno affrontando lo shock del rincaro dei prezzi energetici.

Tutte queste imprese hanno visto un rialzo dei propri costi di produzione. Le aziende metalmeccaniche, alimentari e del truismo, che sono le principali qua nell’imperite, hanno visto raddoppiata o addirittura triplicata la quota dei costi energetici, sul totale dei loro costi di produzione.

Le aziende dovranno affrontare questi rialzi nel periodo di settembre e dicembre. Questo pone attenzione al come le aziende riusciranno ad affrontare questo ultimo trimestre e il primo del 2023.

Dalle nostre analisi è emerso come le attese degli imprenditori stiano volgendo al pessimismo, in quanto sia la produzione che gli ordini sono attesi in rallentamento”.

Massimiliano Domizio di Cribis

“Le percentuali sono quelle che riscontriamo in tante altre aree. Ne luci ne ombre. Sicuramente invece luci per quanto riguarda gli associati a Confindustria.

Qui abbiamo percentuali differenti, se la percentuale di aziende con rischiosità minima della provincia di Imperia è del 9% , stiamo parlando di oltre il 30% degli associati.

Le aziende con massimo rischio nella provincia di Imperia sono intorno all’8% , siamo intorno al 4% per quanto riguarda le aziende associate a Confindustria.

Non male la provincia, molto bene gli associati a Confindustria”.

Occhi attenti anche alle imprese che nell’imperiese hanno legami con la Russia e con l’Ucraina?

“Assolutamente si , abbiamo visto che ci sono circa 370 aziende che in qualche modo hanno un collegamento con la Russa, l’Ucraina e la Bielorussia.

Chiaramente sono rischi diversi. Avere collegamenti diretti con Russia e Bielorussia, vuol dire alto rischio di sanzioni.

Mentre il tema dell’Ucraina è un tema legato alla parte commerciale. Abbiamo voluto segnalare quanto aspetto, non perché sia un aspetto grave, ma perché pensavano giusto farlo presente”.

Quindici le aziende imperiesi associate a Confindustria che hanno ricevuto il premio “Cribis Prime Company” in quanto considerate particolarmente affidabili e virtuose nei pagamenti verso i fornitori.

Ecco le aziende virtuose del territorio premiate da Confindustria

  • Abate & C. Srl, gioielleria di Sanremo
  • Impresa edile Aicardi Srl di Chiusavecchia
  • Arimondo Srl di Imperia
  • Impresa edile Comar Srl di Imperia
  • Elettro Service Srl di Imperia
  • Fratelli Carminati Spa di Ventimiglia
  • Fratelli Merano di Chiusavecchia
  • Frantoio Venturino B. Srl di Diano San Pietro
  • Fratelli Carli di Imperia
  • Grandiflora Sanremo Export Spa
  • Impresa di costruzioni Silvano & C. di Sanremo
  • Quota lavoro Srl di Imperia
  • Royal Albergo Reale Spa di Sanremo
  • Sancon Costa Ligure Srl di Arma di Taggia
  • Saponificio Fratelli Risso Srl di Chiusavecchia
  • Strescino Srl di Imperia
  • Viale Sistemi Srl di Arma di Taggia
  • Vigili dell’Ordine Srl di Imperia

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