26 Aprile 2024 16:44

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26 Aprile 2024 16:44

Taggia: è iscritta al Liceo sportivo ma non le danno la possibilità di frequentare le lezioni e allenarsi. L’assurda vicenda di Giulia Trasatti della Sampdoria femminile

In breve: La famiglia di Giulia si è anche rivolta a un avvocato che ha scritto a scuola e ministero 

Giulia Trasatti, 18 anni, di Riva Ligure, è una giovane promessa del mondo dello sport e del calcio femminile in particolare. Prima vestiva la maglia del Genoa e ora quella della Sampdoria in Serie A, senza contare che è già stata anche convocata nella nazionale femminile Under 21.

Tutto bene, se non fosse che la scuola di Giulia, il Liceo Sportivo Colombo di Taggia, rifiuta di applicare la prevista possibilità di seguire le lezioni da remoto.

La famiglia di Giulia si è anche rivolta a un avvocato che ha scritto a scuola e ministero

Giulia ha tutte le carte in regola per ottenere ciò che è previsto per gli atleti, in modo particolare in un Liceo Sportivo: certificazione della Figc (Federazione italiana Gioco Calcio di Roma, divisione Calcio femminile) e attestazioni della Samp. Ma, nonostante questo, dalla scuola tutto tace e lei, dovendo prendere parte agli allenamenti della squadra, a Genova, si ritrova, di fatto, nell’impossibilità di seguire le lezioni, come, dovrebbe e potrebbe fare.

I famigliari di Giulia si sono rivolti all’avvocato Maria Lorena Binello di Sanremo, che ha inviato una lettera al Miur, alla scuola e ai vertici dell’Istruzione provinciale e regionale. Ma le settimane passano e dalla preside Lucia Iacona, così come dal resto dello staff della scuola, non arrivano risposte.

Scrive l’avvocato Maria Lorena Binello: “Giulia Trasatti è iscritta alla classe VOB dell’Istituto Liceo Scientifico Sportivo Cristoforo Colombo e nonostante il suo inserimento tra gli atleti di alto livello, comprovato dalla attestazione FGIC calcio femminile e dalla UC Sampdoria, a tutt’oggi non le è possibile la frequentazione scolastica in parte in presenza ed in parte attraverso piattaforma digitale come previsto dal Decreto Miur 279/18 per il quinquennio 2018/2023. La ragazza infatti, prossima alla maturità ed alla fine del percorso scolastico di secondo grado, è in grado di seguire le lezioni nella sua scuola di Arma di Taggia in presenza 2 giorni la settimana, dovendo poi effettuare gli allenamenti con la sua squadra Sampdoria a Genova

In relazione a quanto previsto dalla normativa, si è munita di computer, stampante e connessione per poter fruire delle lezioni postate sulla piattaforma digitale, ma non è stata messa in condizioni di potervi accedere perché senza password. Mi viene riferito dalla madre che la Direzione Scolastica dell’Istituto Colombo avrebbe negato qualsivoglia collaborazione, giungendo financo a consigliare di andare a scuola a Genova

Corretto mi pare invece l’atteggiamento della ragazza, che deve finire il ciclo scolastico nell’Istituto ove fino ad oggi ha frequentato, con buon diritto, attraverso il progetto formulato dal Miur proprio contemperare le esigenze scolastiche con quelle atletiche“. 

Il legale ha quindi chiesto alla scuola di provvedere quanto prima a risolvere la situazione. Ma di risposte non ce ne sono e per Giulia il tempo scorre inesorabile, con il rischio concreto di non essere ammessa all’esame di Maturità e quindi di perdere l’anno scolastico.

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