20 Aprile 2024 11:15

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20 Aprile 2024 11:15

Imperia: studentessa sgomberata da casa, interviene il vicesindaco Fossati. “Alloggio occupato abusivamente dal 2016, le leggi vanno rispettate”

In breve: "Nel Comune di Imperia non c’è nessun un mascalzone che butta in strada due ragazzi, ci sono solo persone che chiedono, anzi esigono, il rispetto della legge e perseguono con decisione solo l’interesse generale".

Il Vice Sindaco del Comune di Imperia, assessore all’Urbanistica, Giuseppe Fossati, interviene con una nota stampa in merito alla vicenda della studentessa sgomberata, insieme al fratello, dal proprio alloggio nelle case parcheggio di via Airenti, a Caramagna.

Imperia: studentessa sgomberata, la replica del Vice Sindaco Fossati

“Questa mattina ho letto il titolo di un vostro articolo che riportava virgolettate le dichiarazioni di una giovane studentessa, ‘disperata’ in quanto sgomberata da casa mentre era a fare la spesa e che, insieme al fratello, non sapeva dove andare.

Da Cittadino, prima che da Amministratore, ho subito aperto il link per comprendere chi fosse quel mascalzone che aveva fatto una cosa così turpe. Sotto Natale, poi. Dalle foto mi sembrava di riconoscere le c.d. ‘Case parcheggio’ e, in quanto delegato all’Edilizia Pubblica, sto seguendo il progetto per la loro completa riqualificazione, confesso quindi che ho tremato al pensiero di essere io, quel mascalzone. Due poveri ragazzi gettati in mezzo ad una strada. Che brutta cosa.

Leggendo l’articolo, peraltro, ho tirato un sospiro di sollievo perché ho compreso come non vi sia stata alcuna mascalzonata, almeno da parte di chi ha deciso ed eseguito lo sgombero.

Premetto che comprendo come due fratelli di 22 e 23 anni avrebbero piacere di avere una casa tutta per loro, senza pagare nulla, e comprendo anche che in un Mondo Ideale sarebbe bello che ogni ragazzo che lo desideri potesse avere una casa pubblica, gratuita, tutta per Poiché peraltro il Mondo Ideale, per il momento, alberga ancora solo nell’Iperuranio, credo che questi ragazzi dovrebbero comprendere come in Italia ci siano delle Leggi e, secondo il mio punto di vista, forse antico, le leggi siano da rispettare.

Personalmente penso anche che, oltre alle Leggi, ciascuno di noi debba rispettare anche il limite di un comportamento etico ma, nel dirlo, mi rendo conto di essere certamente antico.

Fatta detta premessa, espongo in modo asettico i fatti, in modo che ciascuno possa valutare e trarre le conclusioni.

Gli alloggi delle c.d. ‘Case Parcheggio’ sono alloggi di proprietà comunale, gestiti dai Servizi Sociali del Comune di Imperia, destinati a dare una risposta temporanea ad esigenze abitative contingenti di chi, nella nostra città, è meno fortunato. Come tutti possono immaginare, sono moltissime le persone che hanno bisogno di poter accedere a tale servizio, certamente pregevole e di alto valore di sostegno sociale.
La famiglia di extracomunitari di cui la studentessa intervenuta fa parte, occupa senza titolo l’alloggio in questione dal 2016. Dicesi 2016. Negli anni ha ricevuto plurime diffide al rilascio.

Nel maggio del corrente anno, detta famiglia è risultata assegnataria di un alloggio popolare ARTE e, nei 7 giorni dal ricevimento della comunicazione istituzionale, il nucleo ha accettato la stessa assegnazione, trasferendosi nel nuovo alloggio. Il Comune di Imperia, all’indomani del suddetto trasferimento del nucleo, ha tuttavia constatato il persistere immotivato all’interno dell’alloggio comunale di Via Airenti dei due giovani studenti.

Da allora, in numerose occasioni, il Comune di Imperia ha invitato il Capo famiglia a far rilasciare l’immobile ai figli maggiorenni, ricevendo perentori e sfidanti rifiuti, a nulla valendo, fra l’altro, l’avergli rappresentato la concreta possibilità di vedersi decadere dall’assegnazione dell’alloggio ARTE, assegnazione avvenuta sulla base dei requisiti previsti dalla vigente normativa regionale, fra i quali il numero componenti il nucleo famigliare da cui ovviamente consegue anche l’adeguatezza dell’alloggio individuato in termini di metratura.

In data 9.12.2022, è stata, dunque, notificata da parte del Comando di PM l’ordinanza di sgombero, assegnando cinque giorni al fine di liberare l’alloggio.

In data 21 u.s., come previsto dalla stessa ordinanza, stante la mancata ottemperanza, si è proceduto d’ufficio, in via amministrativa e senza altro avviso, allo sgombero.

Una occupazione senza titolo, dal 2016, proseguita anche dopo l’assegnazione di una abitazione ARTE. Certo, quale famiglia non vorrebbe due case invece di una, soprattutto senza pagare l’affitto?Allora, perché non prendere possesso dell’alloggio ARTE e continuare ad occupare abusivamente anche una casa del Comune? In fondo, l’Italia non è il Paese di Pulcinella, dove ciascuno può fare cosa vuole?

No. Egregi Signori. Per il Comune di Imperia non funziona così, non può funzionare così, non deve funzionare così. L’assegnatario di una casa popolare non può e non deve pretendere di sottrarre alla disponibilità di altri soggetti bisognosi l’alloggio comunale precedentemente occupato. Non è legale e, scusate se sono antico, non è nemmeno etico.

Non si sarebbe nemmeno dovuti arrivare allo sgombero con la forza pubblica, di certo, non si sarebbe dovuti arrivare a dichiarazioni inaccettabili.

Nel Comune di Imperia non c’è nessun un mascalzone che butta in strada due ragazzi, ci sono solo persone che chiedono, anzi esigono, il rispetto della legge e perseguono con decisione solo l’interesse generale”.

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