19 Aprile 2024 15:02

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19 Aprile 2024 15:02

Il “pagellone” di fine mandato di ImperiaPost: i voti ai consiglieri comunali / Parte III

In breve: Per eventuali querele come ogni anno abbiamo un pool di avvocati (Rota, Carpano, Tahiri, Siccardi, Eller dovrebbero bastare) pronti a difenderci dai “permalosoni” anche se speriamo tale iniziativa sia vissuta da tutti come una simpatica e goliardica pagella di fine mandato.

Dopo sindaco, giunta, presidente del consiglio e la prima parte dei consiglieri ecco i nostri voti agli ultimi componenti del Consiglio Comunale (PARTE III):

Luca Lanteri (Obiettivo Imperia) voto 6: In consiglio comunale da tempo ha alzato bandiera bianca, ma gli va dato atto di essere stato coerente nella sua scelta di non condividere la politica di Scajola abbandonando “Cambiamo” dopo l’endorsement di Marco Scajola allo zio. Ha deciso di puntare su Enrico Lauretti per il prossimo giro elettorale, speriamo ci metta più impegno. Svogliato. 

Tiziana Maglio (Imperia Insieme) voto 5: Chiuderà il proprio mandato da consigliere senza mai praticamente aver proferito parola. Assente. 

Laura Marabello (Area Aperta) voto 5: Forse ancora scottata dalle polemiche per la sua mozione sul divieto di accesso ai cani nei supermercati, nel 2022 sceglie la via del silenzio. Taciturna. 

Roberta Minasso (Obiettivo Imperia) voto 5: In questi cinque anni ha dimostrato di non essere ancora pronta per un impegno in consiglio comunale. Acerba.

Giovanni Montanaro (Imperia Insieme) voto 5: Siamo ai limiti della trasfigurazione in Claudio Scajola. Pare che domenica scorsa la professoressa Maria Teresa Verda sia entrata in chiesa con l’ex Ministro e sia uscita a braccetto con Montanaro, scambiandolo per il marito. Anche Pier Carlo sarebbe caduto in errore chiamandolo papà e chiedendogli la paghetta. Mutante. 

Antonio (Antonello) Motosso (Obiettivo Imperia) voto 5.5: Forte della delega del sindaco Scajola arriva in via Trento, dopo le modifiche alla viabilità, convinto del fatto suo. Quando si accorge che rischia gli schiaffi da commercianti e residenti abbassa la cresta e scende a miti consigli. Nel 2022 conferma il suo presenzialismo quasi patologico. Resta una sola assenza, misteriosa, nel 2021, all’incontro con il Procuratore antimafia Gratteri. Mah. Timoroso. 

Nicoletta Oneglio (obiettivo Imperia) voto 6: Facciamo gli auguri a mamma Nicoletta e papà Marco. Una pagella da normale cittadina, visto che da consigliera nel 2022 non si è mai sentita. Silente. 

Paolo Ornamento (Area Aperta) voto 5: Pianta ornamentale del consiglio comunale, interviene solo quando è obbligato, ripetendo la solita lezione senza neanche troppa fantasia. Insipido. 

Maria Nella Ponte (M5S) voto 6,5:  Il voto è un bilancio dei 4 anni da consigliere. A lungo rappresenta l’unica voce fuori dal coro in consiglio comunale. Come altri suoi colleghi evidenzia una scarsa attitudine alla politica, ma almeno ha il merito di metterci passione e buona volontà. Resterà impressa nella memoria collettiva la sua denuncia sull’assenza delle mascherine in consiglio comunale che portò alla cacciata dei Carabinieri da parte del sindaco Scajola. Temeraria. 

Innocente Ramoino (Imperia Insieme) voto 5: Perde un po’ della sua proverbiale spocchia, ripiegando su interventi più moderati. La sua capacità di autocritica è pari a zero. Da psicoterapeuta assiste impassibile alla trasfigurazione del suo vicino di banco Montanaro in Claudio Scajola. Non sarebbe un caso interessante da studiare? Maestrino. 

Antonello Ranise (Cambiamo) voto 6: Stufo di fare opposizione all’interno del centrodestra, ruolo che proprio non gli si addice, negli ultimi anni ha preparato il terreno per una volata elettorale a sostegno del ritrovato amico Claudio Scajola, rimangiandosi fiumi di inchiostro. Resta uno dei pochi politici di razza in consiglio comunale. Saggio. 

Fabrizio Risso (PD, o quel che ne resta) voto 3: Dispiace perché è una brava persona, però è di gran lunga il peggior consigliere comunale dell’ultimo mandato elettorale. Pur avendo le capacità politiche per fare opposizione, non le ha mai utilizzate strizzando costantemente l’occhio al sindaco Scajola. Se la città ha tutti questi problemi la responsabilità politica è anche sua in quanto da capogruppo del PD, principale partito di centrosinistra, era chiamato a vigilare sull’operato dell’amministrazione, cosa che non ha mai fatto limitandosi ad intervenire solo in occasioni non sgradite al sindaco. Bocciato.

Roberto Saluzzo (Imperia di tutti) voto 5,5:  Va riconosciuto che il consigliere socialista è uno dei pochi a studiarsi tutte le pratiche e a intervenire su tutti i punti all’ordine del giorno. Detto questo n0n sembra che ci sia la reale volontà da parte della premiata ditta Saluzzo-Natta di mettere in “difficoltà” l’amministrazione Scajola. Di chi è la scelta?  Ingessato.

Alessandro Savioli (Gruppo Misto) voto 6: Così come Lanteri ha il merito di mantenersi coerente e di abbandonare “Cambiamo”  dopo l’endorsement di Marco Scajola allo zio. Per il resto sembra aver perso stimoli e voglia. La ritroverà con Lauretti? Sfiduciato. 

Edoardo Verda (Imperia al Centro) voto 7: Crescita costante nel 2022 nonostante gli impegni universitari. Conquista la sua prima medaglia, il Sindaco lo accusa di informarsi solo tramite ImperiaPost. È l’unico in consiglio a battagliare sui temi importanti della città, dal depuratore alla pista ciclabile, passando per il Cavour. Inizia ad avere le carte in regola per prendere il posto del padre nel panorama politico locale. Promessa. 

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