19 Aprile 2024 20:29

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19 Aprile 2024 20:29

Imperia: altre due sentenze del Tribunale condannano le Ferrovie a risarcire i proprietari di case “non frontisti”

In breve: Sono otto in totale le sentenze emesse fino ad oggi, legate alla nuova linea ferroviaria

Il Tribunale di Imperia nei giorni scorsi ha emesso altre due sentenze a favore di proprietari di case “non frontisti”, che chiedono alle Ferrovie un risarcimento per la diminuzione del valore dei loro immobili a seguito della realizzazione della nuova linea ferroviaria.

Sono otto in totale le sentenze emesse fino ad oggi, legate alla nuova linea ferroviaria

Sale così a otto il numero di sentenze in questo senso emesse dai giudici imperiesi. E altre sei cause uguali sono ancora aperte. Rfi, società che gestisce la linea ferroviaria, ha comunque presentato ricorso in Appello contro le sentenze.

Spiega l’avvocato Paolo Prato di Imperia, che difende i proprietari di immobili: “I proprietari “non frontisti” sono coloro che sono rimasti esclusi dagli indennizzi che le Ferrovie hanno riconosciuto ai proprietari di immobili che si affacciano direttamente sulle nuove opere. Si tratta di case che si trovano in un raggio inferiore ai trenta metri dalla nuova linea e i i giudici hanno riconosciuto il diritto ad ottenere comunque un indennizzo legato alla perdita di panorama e al rumore generato dalla ferrovia, che hanno generato una diminuzione di valore degli alloggi.

I proprietari hanno agito in giudizio in quanto, nelle trattative che hanno preceduto le cause, il gestore ferroviario aveva negato loro categoricamente qualsiasi importo, in quanto non rientranti nella categoria dei proprietari “frontisti”, secondo le “linee guida Tav”. Il concetto di indennizzabilità del solo fabbricato frontista, inteso come nelle linee guida applicate, non trova riscontro nella legge e nella giurisprudenza, ma solo in un documento interno alla società che gestisce la linea. Tutto ciò non è accettabile. Sono infatti violati i diritti dei proprietari di case”. 

 

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