26 Aprile 2024 11:51

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26 Aprile 2024 11:51

Taggia: inquinamento acquedotto, interviene Italexit. “Ennesimo fallimento di chi ha la gestione di Rivieracqua”

In breve: "Vigileremo per capire come si siano inquinate le falde. Questo è quello che accade quando si cerca di lucrare su ogni servizio pubblico".

Francesco Riccobono, coordinatrice provinciale, e Fabio Montorro,  Segretario Regionale di Italexit, intervengono in merito al divieto di consumo potabile imposto nei scorsi giorni a causa del rilevamento di ‘1, 2, 3 tricloropropano’ nella rete acquedottistica che serve i comuni di Taggia e Sanremo.

Taggia: inquinamento acquedotto, la nota stampa di Italexit

Loredana Nocera, cittadina di Arma di Taggia, ha preso testimonianza di questa situazione. Ha raccontato di come il divieto di utilizzo dell’acqua abbia creato panico tra la popolazione, che si è precipitata nei supermercati a fare scorta di acqua come se fosse un bene di lusso. Le lunghe file di persone che riempivano taniche hanno fatto emergere la precarietà della situazione e la difficoltà di garantire un approvvigionamento adeguato di acqua potabile.

Inoltre, il divieto di utilizzo dell’acqua ha reso impossibile fare una doccia, una banalità che diventa un lusso quando l’acqua diventa un bene raro. L’acqua è un bene primario, un bene pubblico, e questo è l’ennesimo fallimento di chi ha la gestione di Rivieracqua.

La situazione attuale richiede una risposta decisa da parte delle autorità competenti e una maggiore responsabilità da parte di coloro che hanno la gestione delle risorse idriche. La popolazione non può essere lasciata sola a fare i conti con le conseguenze dell’inquinamento delle falde. E’ necessario che le autorità locali adottino tutte le misure necessarie per tutelare la salute dei cittadini e garantire l’approvvigionamento di acqua potabile.

Vigileremo per capire come si siano inquinate le falde. Questo è quello che accade quando si cerca di lucrare su ogni servizio pubblico. Purtroppo il nostro Stato ha preso la direzione della privatizzazione dei servizi pubblici, con tutte le regioni e comuni annessi. Questo porta ad una incuria dei beni pubblici, dalla sanità, ai trasporti pubblici e come in questo caso all’acquedotto.

“Come Italexit siamo convinti che ci sia bisogno di una politica attenta ai servizi pubblici e ai bisogni della genteaggiunge Fabio Montorro, Segretario Regionale di Italexit Ligurianon dobbiamo privatizzare dobbiamo al contrario ridurre le privatizzazioni e puntare sulla qualità del servizio pubblico emesso, questo è quello che vogliamo fare”.

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