25 Aprile 2024 22:07

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25 Aprile 2024 22:07

Imperia: tassisti in rivolta, parla Baronti (CNA). “Da anni chiediamo di risolvere le problematiche ma siamo ignorati. Pronti ad azioni di protesta”

In breve: I malumori, in particolare, si sono accesi ulteriormente dopo la decisione da parte del Comune di prevedere l’obbligo di stazionamento di alcuni taxi in stazione per ovviare ai problemi di viabilità legati ai lavori in corso.

Il nostro è un servizio pubblico che non può andare a colmare le lacune di un TPL autobus che non funziona“. Queste le parole del presidente dei mestieri Taxi per la CNA Giuseppe Baronti riguardo le problematiche relative al servizio taxi della città di Imperia. I malumori, in particolare, si sono accesi ulteriormente dopo la decisione da parte del Comune di prevedere l’obbligo di stazionamento di alcuni taxi in stazione per ovviare ai problemi di viabilità legati ai lavori in corso.

Imperia: caos taxi, parla Giuseppe Baronti (CNA)

“Abbiamo concesso l’istituzione del numero unico a nostre spese, le tariffe flat e una notte ulteriore senza contropartita alcuna, si parla di disservizi quando da un accesso agli atti risulta una unica e sola lamentela e si intima, da delibera, alla concessione di più licenze e ora addirittura si obbligano i taxi a sostare per l’intero turno in un unico posteggio assegnato dal Comune senza la possibilità di spostarsi ingessando così il servizio e creando disagi per l’utenza.

Ma il sindaco ha visto il traffico in città, a causa dei lavori, per raggiungere la stazione e non solo. Allora la riflessione è che probabilmente questa amministrazione o non è preparata riguardo al servizio taxi della città di Imperia oppure ha altre intenzioni a me sconosciute. Sono anni che chiediamo un posteggio Taxi in stazione che dia la possibilità di impegnare tutte le direzioni e il sindaco non ci ha mai ascoltato. Sono anni che chiediamo un operatore per meglio organizzare il servizio e il Comune risponde che non ha soldi.

L’ufficio commercio del Comune, inoltre, ha elaborato una rotazione turni che non è equa e ci domandiamo come sia possibile.

Il nostro è un servizio pubblico che non può andare a colmare le lacune di un TPL autobus che non funziona. Noi facciamo presidio sul territorio e parliamo con le persone. Siamo costretti a effettuare turni di notte per servire non si sa chi quando i ristoranti a Imperia chiudono le cucine alle 22. Noi siamo artigiani che non percepiscono alcun contributo pubblico. Dobbiamo pagare i leasing e le spese e far quadrare i conti. Forse il sindaco pensa di amministrare una metropoli con flussi di presenze da mille e una notte ma non è così.

La CNA si riserva azioni di protesta se non si risolveranno a stretto giro le problematiche del servizio taxi della città di Imperia”.

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