24 Aprile 2024 19:38

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24 Aprile 2024 19:38

Imperia: “Donatello: la bellezza della bruttezza”, al Parasio l’incontro con Lidia Rianna. “Nell’arte non esiste il brutto. È una bellezza diversa che merita di essere conosciuta” / Foto e video

In breve: Si è svolta sabato 1 aprile, presso Palazzo Guarnieri, la conferenza tenuta dalla professoressa Lidia Rianna sul tema "Donatello: la bellezza della bruttezza".

Si è svolta sabato 1 aprile, presso Palazzo Guarnieri, la conferenza tenuta dalla professoressa Lidia Rianna, socia della Sezione di Imperia dell’IISL, docente di Storia dell’Arte presso il Liceo Scientifico “G.P.Vieusseux” di Imperia, sul tema “Donatello: la bellezza della bruttezza”.

Imperia: “Donatello: la bellezza della bruttezza”, l’incontro con la professoressa Lidia Rianna

“Oggi dimostreremo come, anche all’interno di una opera d’arte apparentemente brutta, sono presenti quei canoni della bellezza della realtà. Sono argomenti interessanti, non sempre si riesce a parlarne o a trovare lezioni di questo tipo.

Dopo l’arte del ‘900 che ha celebrato la bruttezza in tutti i modi, bisogna continuare a parlare di bruttezza. Nell’arte non esiste il brutto, anche la bruttezza nell’arte è bellezza, una bellezza diversa, ma sicuramente qualcosa che merita di essere conosciuto.

Io ho fatto un lavoro su due sculture specifiche di Donatello, che corrispondono a questi parametri.

Parlerò dell’Abacuc che è un profeta che si trova a Firenze, ma che inizialmente era stato inserito in una nicchia del campanile di Giotto.

Parlerò poi di una opera straordinaria, una delle sue ultime opere, che è la Maddalena Lignea. Al primo sguardo può sembrare butta, ma quando la si guarda bene l’opera risulta bella. Questo è l’esempio della bellezza che si trova nella bruttezza”.

Per quanto riguarda la Liguria?

“Io penso che tutta l’arte medievale che c’è qui presenta questi canoni. Lo stesso Cristo Crocifisso non è rappresentato nella sua bellezza, ma in un aspetto meno accattivante.

Tutte le opere medievali che parlano di queste forme demoniache rappresentavano il brutto. Il concetto del medioevo è diverso da quello rinascimentale di Donatello”.

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