25 Aprile 2024 07:20

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25 Aprile 2024 07:20

Elezioni Imperia: Claudio Scajola chiude la campagna elettorale in piazza San Giovanni. “Siamo le persone del sorriso. Dobbiamo vincere al primo turno e bene”/Le immagini

In breve: L'ex Ministro ha tenuto un lungo discorso, circa 40 minuti, ripercorrendo l'attività quinquennale dell'amministrazione comunale e invitando la cittadinanza a "non andare indietro a maldicenze, cattiverie, disfattismo" e a dargli fiducia per altri cinque anni "per finire il lavoro che abbiamo cominciato".

Claudio Scajola ha chiuso la campagna elettorale, questa sera, 12 maggio, piazza San Giovanni. L’ex Ministro ha tenuto un lungo discorso, circa 40 minuti, ripercorrendo l’attività quinquennale dell’amministrazione comunale e invitando la cittadinanza a “non andare indietro a maldicenze, cattiverie, disfattismoe a dargli fiducia per altri cinque anniper finire il lavoro che abbiamo cominciato“.

Al comizio di Scajola presente, tra gli altri, anche il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti.

Elezioni Imperia: Scajola ha chiuso la campagna elettorale in piazza San Giovanni

“Oggi si conclude l’ultima campagna elettorale della mia vita. Ne ho fatte tante, fin da ragazzo. Mi sono confrontato con gli altri, con posizioni opposte. Ho fatto comizi in tante città d’Italia. Ho potuto apprezzare quanto sia importante stare insieme agli altri. 

Non avrei mai immaginato, quando ho iniziato, che mi sarebbe capitato di fare una campagna elettorale alla mia non più giovane età. Questo è successo perché insieme abbiamo colto la necessità di dover lavorare tutti insieme per far crescere la nostra città. Per finire quello che abbiamo cominciato. In questi mesi tanti di voi, assessori, consiglieri, volontari, nuovi e vecchi amici ritrovati, hanno lavorato per un obiettivo comune. Tante persone che non si occupano di politica hanno trovato un nuovo ottimismo.

In questi due mesi ci siamo impegnati tutti, nei banchetti, tra la gente, su whatsapp, nei dibattiti TV. In questa campagna elettorale mi sono ritrovato quasi ragazzo. Ho trovato, talvolta, maldicenze, ma non diversamente da altre campagne elettorali. Quando non si hanno argomenti e non si ha la necessaria preparazione può succedere. Li perdoniamo tutti insieme perché dobbiamo guardare avanti e la città non può essere divisa. Lunedì avremo nuovo Sindaco, sarà finita la partita. Abbiamo giocato contro squadre che non avevano la preparazione giusta. Da lunedì dobbiamo lavorare tutti insieme per far crescere Imperia.

Sia chiaro che il nostro programma sarà quello che realizzeremo, correndo dal primo giorno. Il primo appello che vi rivolgo è quello di chiedere a ognuno di voi di convincere le persone ad andare a votare. Bisogna essere consci dell’importanza di scegliere chi ci governa. Non è un esercizio facoltativo, ma un dovere, scegliere il Sindaco e i consiglieri comunali. Facciamo capire che è essenziale.

Speriamo e crediamo, vista oggi questa piazza numerosissima, che la maggior parte della gente voterà per noi. Ho ripetuto più volte che la vittoria al primo turno è importante per due motivi. Dobbiamo non perdere neanche un giorno. Bisogna che lunedì ci sia già un Sindaco eletto in questa città. Non possiamo perdere altro tempo. Al contempo abbiamo bisogno di un numero di suffragio alto per far si che chi vuole investire nella nostra città capisca che qui c’è un’amministrazione autorevole unita per il progesso della città. Bisogna convincere chi non è convinto con una semplice domanda. Imperia è meglio di cinque anni fa? Chiunque coglie che Imperia è andata avanti”.

I cinque anni di attività amministrativa

“C’era il problema dell’acqua, per anni troppo trascurato. Sotto la ciclabile passerà il nuovo acquedotto che dal Prino arriverà a Cervo. E’ una cosa da poco? Ma non basta. Dobbiamo fare gli acquedotti irrigui. Non possiamo continuare ad innaffiare orti e giardini con acqua potabile. Basta sprechi. L’acqua l’abbiamo, ma la rete interna è piena di buchi. Dobbiamo realizzare piccoli invasi per trattenere l’acqua. Per garantire le riserve d’acqua necessarie. Avrei voluto sentire delle proposte dagli altri candidati Sindaco. Ho sentito parlare di un dissalatore, ma avrebbe costi enormi.

Qui nel ponente ligure non si arriva, c’è ancora una strozzatura della ferrovia nel tratto Andora-Finale. L’Autostrada dei Fiori non regge più l’afflusso di turisti e merci. Dobbiamo impegnarci. Ci siamo mossi sull’Albenga-Carcare-Predosa. Siamo entrati nella società di progettazione. Ci siamo mossi per la Armo-Cantarana, ci sono buone possibilità di realizzazione in tempi brevi. Ci siamo mossi sull’Aurelia bis, e oggi possiamo contare su un finanziamento dal Governo Draghi.

Abbiamo reso più efficiente la macchina comunale. Abbiamo 60 dipendenti comunali in meno. Ognuno ha capito che è parte di un progetto. Abbiamo trovato un bilancio distrutto, con debiti nei cassetti mai regolati. Abbiamo fatto un accordo con il Ministero dell’Economia. Paghiamo 1 milione e 800 mila euro allo Stato per pagare i debiti delle amministrazioni precedenti. Abbiamo avuto dalla Corte dei Conti, che ci controlla, la certificazione del nostro lavoro.

Abbiamo dovuto fare tanti lavori, sfruttando i finanziamenti. Come? Siamo andati a vedere dove era possibile trovarli. Abbiamo ottenuto 200 milioni di finanziamenti. In città ci sono tanti cantieri, mi rendo conto dei disagi, ma la comunità imperiese ha capito. Non ci sono state non condivisioni dei progetti. Abbiamo messo in sicurezza i ponti. Con il Piano di Protezione Civile abbiamo fatto si che qualunque accidente venisse ognuno sa cosa deve fare.

Non c’e punto che non abbiamo toccato. Abbiamo asfaltato 220 Mila metri quadri di strade, 22 ettari. Posso dire che Imperia è la città dello sport. Abbiamo investito in tutti gli impianti sportivi, attirando il turismo sportivo. Dal campo di atletica al progetto di riqualificazione dei capannoni adiacenti, dalla cittadella di San Lazzaro a quella del Ciccione, passando per la rivisitazione della piscina. Abbiamo impianti sportivi che poche città hanno. Se la città non ha turisti, il commercio non regge. Dobbiamo arrivare a 350 mila presenze turistiche all’anno. E per farlo la città deve essere sempre più bella e accogliente.

Spiagge, abbiamo investito 20 milioni di euro per la protezione del mare. Il molo lungo di Oneglia, quello di Porto. Le scogliere di Borgo Foce, Borgo Prino, Borgo Cappuccini, Borgo Peri. Non puoi pensare al bello e non alla sostanza.

Abbiamo installato 400 telecamere, riducendo la criminalità in città. Imperia è una città sicura, lo ha detto anche il Questore. Dispiace che qualche candidato dica invece che la città di Imperia è fatta di sudditi che hanno paura. Abbiamo illuminato la città, con + 30% di luminosità.

Per quanto riguarda la  pista ciclabile, abbiamo aperto la tratta  tra San Lorenzo e il Prino. Abbiamo ultimato, proprio oggi, la tratta tra l’ex stazione di Oneglia e la Rabina. Mi sono chiesto, apriamo domattina o aspettiamo qualche giorno? Ho deciso di aspettare qualche giorno. Perché qui ogni cosa che si fa, sembra sempre che il bene della città venga dopo. Ci andremo martedì sulla nuova ciclabile.

Abbiamo sistemato piazza Dante e i portici, e l’unica osservazione che viene fatta è che c’è qualche piastrella rotta. E’ difficile dare una risposta. Stiamo comunque aggiustando anche quelle.

Con la nuova ciclabile speriamo di rivitalizzare via Berio, un quartiere morto, silente, dopo la chiusura della stazione di Oneglia. Ci auguriamo di riportare la centralità del quartiere.

Cultura. Abbiamo trovato una città chiusa, il Cavour, la Biblioteca, il Polivalente, il Planetario. E’ vero, il Cavour non è aperto. Ma sarà aperto a breve. Da come qualcuno diceva sembrava che nessuno facesse niente. Abbiamo investito 4 milioni, sarà un teatro all’avanguardia, con lirica, musica, cinema d’essai. Abbiamo riaperto il ridotto del Cavour, dove crollava il soffitto.

E non dimentichiamo Villa Grock. Qualche giorno fa un investitore inglese voleva vederla. Mi ha sorpreso. Villa grock oggi è un eccellenza nel panorama delle ville storiche.

Il sentimento comune è che la città è cresciuta, migliorata. E’ più pulita, più sicura, più viva. Ma c’è ancora da fare tanto. Abbiamo portato a Imperia l’Amerigo Vespucci e le Frecce Tricolori insieme. Siamo andati su TV e giornali nazionali per questo. Imperia, oggi, è più conosciuta. In ogni settore abbiamo migliorato.

Dobbiamo trovare investitori che portino ricchezza. Dobbiamo risolvere il problema delle aree dismesse. L’Agnesi, l’Italcementi, l’ex stazione di Oneglia. Noi possiamo anche essere nostalgici di un porto commerciale. Ma è una storia che non c’è più. I porti oggi hanno bisogno di barche grosse, con collegamenti veloci. Chi fa l’amministratore deve vedere prima del tempo. Lo sviluppo dei porti è sul transito. Non un garage per barche, ma un posto dove ci si ferma con lo yacht e si va a vedere la citta.

E guai a chi tocca i percherecci e la pesca. Un settore importantissimo.

Il mare ci serve non solo per i porti, ma anche per gli sport acquatici. Abbiamo il vantaggio del vento. Gli sport di vela funzionano bene da noi. Lo snorkeling, abbiamo fondali meravigliosi, ci può dare una forte attrattiva turistica.

Poi il nostro entroterra. Nessuno lo ha così. Dobbiamo coniugarlo e collegarlo meglio con il nostro territorio. L’ulivo è la nostra storia, è l’economia su cui fondare la crescita della città, insieme al mare. E ci serve anche turisticamente, perché è la passeggiata che i turisti vogliono fare. Abbiamo investito su 38 km di sentieri segnalati. Si può andare in bici e a piedi. 

Dobbiamo lavorare anche nel trasporto pubblico. Abbiamo autobus che sembriamo nella periferia di Algeri. Le persone devono pensare di poter lasciare la macchina a casa per usare i bus. Per questo abbiamo previsto che sulla ciclabile passi un bus elettrico con guida autonoma. Mi hanno detto, quando l’ho proposto, che ero un megalomane visionario. Abbiamo presentato il progetto al Governo centrale e ce l’ha approvato. Evidentemente anche loro sono megalomani visionari. Potremo collegare Porto e Oneglia in tempi rapidi, in sicurezza. Tante persone già si muovono in bicicletta per andare a lavorare. Presto si potrà andare in ogni posto con la bici. E questo perché abbiamo il migliore clima d’Italia. A questo proposito, ricordiamo che oggi abbiamo di nuovo avuto il riconoscimento della bandiera blu. Che ci siamo conquistati, prima non c’era.

Poi i giovani, che scappano da Imperia. Sono stato accusato di esser quello per cui i nostri giovani dovrebbero avere come idea di lavoro quella di lucidare le barche dei ricchi. Qui siamo rimasti a prima di Lenin. C’è una visione allucinante di come funziona il mondo. Noi qui per i giovani stiamo costruendo un campus universitario. Collegando la stazione con la ciclopedonale, diamo la possibilità di raggiungere l’Università in bicicletta. Il Rettore dell’Università di Genova ci ha confermato che avremo un Campus universitario. Abbiamo dato l’ex ufficio dell’igiene all’Università. Lì sorgerà la facoltà di Scienza dell’alimentazione agroalimentare. Molti giovani potranno studiare a Imperia.

Altra cosa importantissima, la banda ultra larga. Si potrà lavorare da remoto. Il Covid ci ha abituato a lavorare da remoto. Nei contratti di lavoro, oggi, c’è quella possibilità. I giovani potranno lavorare nella nostra città con la connessione da remoto.

Non abbiamo tralasciato nulla, ma c’è da fare ancora tanto. Dobbiamo essere forti  e autorevoli per concludere la rete ferroviaria autostradale. Il Ponente è troppo in difficoltà. Dobbiamo lavorare insieme per questo, per collegare meglio il Ponente”.

L’appello finale

“E ‘importantissima anche la collaborazione con i cittadini. Non si può pensare che tutto sia delegato agli altri. Non si può pensare che l’amministrazione fa e noi guardiamo. Ognuno deve fare la sua parte. Gli esercizi commerciali devono investire per migliorare l’accoglienza. I cittadini non buttino le sigarette per terra, le cartacce per terra, non usino il buttacarte come immondizia di casa. Non si possono lasciare le cacche dei cani in mezzo alla strada. Abbiamo fatto tante multe, ma ci vuole prima di tutto l’educazione del cittadino. Quello che chiedo alla mia città è di far capire agli altri che bisogna comportarsi da cittadino educato.

E’ la sfida più significativa. Sentirci comunità. Capire che la città migliora con l’aiuto di ciascuno di noi. Bisogna essere più accoglienti negli esercizi commerciali. Adottare la politica del sorriso, dell’accoglienza delle persone.

Credo che si debba partecipare un po’ di più alla vita associativa che si fa. C’è un dato favorevole su Imperia che mi ha colpito, è una delle città che ha maggiore volontariato. Io non posso dimenticare come Imperia ha risposto alla pandemia. I medici sono stati degli eroi durante il periodo del Covid. 

La positività della vita per me è un chiodo fisso. Ognuno ha dei problemi. Ma ogni cosa si affronta pensando che si possa migliorare, pensando che ci sarà un raggio di luce. Cerchiamo di aiutarci di più tra di noi. Come Comune di Imperia abbiamo aumentato del 50% le spese per il sociale, cosa non da poco, molto importante. Non andiamo dietro a maldicenze, cattiverie, disfattismo. Sappiamo che siamo su questa terra in modo provvisorio, cerchiamo di vivere in modo positivo. 

Vi chiedo di sopportarmi ancora cinque anni. Vi chiedo di stare insieme per far crescere Imperia e dare lavoro ai nostri giovani. Ma per farlo dobbiamo avere un grande risultato lunedì. Dobbiamo vincere al primo turno e bene. Che significa dare un segnale agli interlocutori esterni, il segnale che i suoi cittadini in grande maggioranza vogliono rilanciarla. Cittadini che dicono che in questa città si vive bene.

Noi abbiamo una popolazione molto vecchia. Imperia è la più vecchia della Liguria, vuoldire che c’è una buona qualità della vita. Dobbiamo fare di più per aiutare i giovani e, in particolare le nostre donne ad essere assistite. A questo proposito, avete sentito che in questi giorni si discute del problema delle nascite. Oggi le donne, giustamente, hanno un lavoro, non si dedicano più solo alla famiglia. Motivo per cui si fanno meno figli. Ci vogliono più asili nido. Imperia è tra le città che ha la risposta migliore in quanto ad asilo nido. Con gli asili nuovi di Piani e Castelvecchio sarà all’avanguardia e aiuterà le famiglie e i giovani.

Bisogna fare una semplice valutazione. Visto che le cose sono andate bene sino ad oggi, meglio non cambiare il pilota. E’ questo il sentire comune. Ma io mi voglio rivolgere a coloro che non hanno ancora maturato questa convinzione. Qui non si tratta di una scelta politica, ma di qual è il candidato che può rappresentare meglio l’interesse cittadino per far crescere Imperia.

Ci vedremo dopo le 15 di lunedì. Ci inventeremo una cosa per fare festa con la città, per far capire che c’è un’inversione. Siamo le persone del sorriso e diamo speranza a chi stenta a sorridere. Aiutiamo gli altri a sorridere. Viva Imperia”.

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