18 Aprile 2024 08:40

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18 Aprile 2024 08:40

IMPERIA. ASSEGNAZIONE CATTEDRE E SUPPLENZE AGLI INSEGNANTI. I PROFESSORI: “SITUAZIONE PRECARIA, TANTI TRASFERIMENTI”

In breve: "Siamo come la rana che non sapeva di essere cotta. Ci stanno cuocendo a fuoco lento al punto tale che non sentiamo più dolore e ci accorgeremo di quello che stava succedendo quando sarà troppo tardi".

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Imperia. Sono appena trascorsi due giorni intensi per i professori e gli aspiranti tali della provincia di Imperia. Venerdì 29 e sabato 30 agosto presso l’aula magna del Liceo G.P. Vieusseux infatti sono stati assegnati i ruoli ai professori per le scule medie e superiori mentre, nei prossimi giorni, ci sarà l’assegnazione delle cattedre per le scuole d’infanzia e primarie.

Fra insegnanti soddisfatti perchè, dopo tanti anni, sono riusciti a passare di ruolo e ad avere quindi una cattedra fissa, per moltissimi altri continua il “tragico balletto” delle supplenze annuali e, peggio, per i giovani aspiranti professori con pochi punti in graduatoria non resta che far altro che sperare in tanti pensionamenti.

Quest’anno la situazione è un po’ complicata – spiegano due giovanissime professoresse – Noi abbiamo circa 90 punti in graduatoria, ma ad Imperia ci sono stati tantissimi trasferimenti per quest’anno e quindi ci hanno sbalzato in fondo all’elenco”.

Per quanto riguarda la mia graduatoria – spiega il professor Amoretti – sono stato fortunato perchè c’erano tante ore libere, anche grazie a svariati colleghi che per far i dottorati hanno lasciato il posto libero. Però è vero il fatto che quest’anno le richieste di trasferimento a Imperia sono aumentate molte e le graduatorie sono tutte cambiate”.

Alla domanda sul clima generale che si respire in questi giorni la risposta è unanime: “Siamo in un periodo di crisi, è tutto estremamente variabile e precario”.

Siamo come la rana che non sapeva di essere cotta – aggiunge con un sorriso amaro il professore Amoretti – Ci stanno cuocendo a fuoco lento al punto tale che non sentiamo più dolore e ci accorgeremo di quello che stava succedendo quando sarà troppo tardi”.

 

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