18 Aprile 2024 18:57

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18 Aprile 2024 18:57

Imperia: Massimo D’Alema alla commemorazione di Alessandro Natta. “Fui tra i protagonisti della sua sostituzione, ricordo quando lo intervistai nella sua casa a Oneglia” / Foto e video

In breve: Le delegazioni dell’Associazione Enrico Berlinguer e dell’Associazione-Fondazione Alessandro Natta hanno posto due corone di fiori sulla tomba dell'illustre cittadino.

Si è svolta questo pomeriggio, presso il cimitero di Imperia Oneglia, la commemorazione per rendere omaggio all’Onorevole Alessandro Natta, ex segretario del Partito Comunista Italiano, nel giorno dell’anniversario della sua morte.

Le delegazioni dell’Associazione Enrico Berlinguer e dell’Associazione-Fondazione Alessandro Natta hanno posto due corone di fiori sulla tomba dell’illustre cittadino.

Presenti anche l‘ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema e l‘onorevole Ugo Spossetti. Alla cerimonia anche il Sindaco di Imperia, appena rieletto, Claudio Scajola e numerosi rappresentanti della politica locale del centrosinistra.

Commemorazione Alessandro Natta, il ricordo di Massimo D’Alema

“Per me è un onore essere qui e ricordare una grande personalità, che ha rappresentato molto nella vita del nostro paese, di questa regioneterra, ma anche nella mia vita personale.

Mio padre era il numero due di quella lista del Partito Comunista, di cui era capolista Natta. Ho avuto modo di conoscerlo quando ero ragazzo.

L’ho sentito vicino in tanti momenti della mia vita, affettuoso, un maestro, un grande intellettuale, uomo di una cultura classica straordinaria, di grande rettitudine e di grande passione politica.

È un ricordo per me importante. Quando lui fu sostituito da segretario di partito, io fui uno dei protagonisti di questo cambiamento, credo che la cosa lo abbia ferito umanamente.

Subito dopo io, direttore dell’Unità, andai a casa sua a Oneglia per intervistarlo.

Venne ad accogliermi sulle scale, e mi disse ‘ mi avete mandato via e mi vieni a fare l’intervista?’. Poi siamo stati lì a parlare per tre ore, parlare di tante cose, della vita, fu una lunga intervista.

Emergeva tutta la serenità di quest’uomo, un uomo politico che aveva perso tutto il potere. In lui prevaleva una visione generale del futuro, gli interessi del paese, un assoluto disinteresse personale.

Aveva grandi qualità, di cui la politica avrebbe di più anche oggi”.

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