20 Aprile 2024 02:25

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20 Aprile 2024 02:25

Imperia: primo consiglio Scajola Bis. “Pronti per correre insieme verso il futuro”. La minoranza: “Cantieri spot, manca un’idea di città

In breve: Il lungo discorso del primo cittadino di fronte al parlamentino rinnovato, ha avuto come focus principale gli indirizzi di governo per i prossimi cinque anni ed è stato poi seguito da numerosi interventi dei consiglieri di minoranza.

Non permetteremo, nel rispetto delle opinioni di tutti, nessun atteggiamento che tenti di bloccare il percorso celere di crescita di questa città“. Queste le parole del Sindaco Claudio Scajola all’apertura del primo consiglio comunale del secondo mandato, a seguito dell’esito delle elezioni amministrative svoltesi il 14 e il 15 maggio 2023.

Il lungo discorso del primo cittadino di fronte al parlamentino rinnovato, ha avuto come focus principale gli indirizzi di governo per i prossimi cinque anni ed è stato poi seguito da numerosi interventi dei consiglieri di minoranza.

Claudio Scajola

“Non è certo la mia prima volta all’interno di quest’aula. Quando ero bambino lì in fondo c’era una balaustra e io venivo ad assistere ai consigli comunali in cui era impegnato mio padre, insieme a tanti uomini e donne che hanno lasciato un segno nella storia della città. Nel 1980 sono stato eletto consigliere per la prima volta e pochi anni dopo Sindaco. Da allora molte volte sono intervenuto sui temi che hanno caratterizzato il dibattito pubblico di Imperia. non sono un novizio ma provo emozione a prendere la parola in questa sala importante.

Ringrazio la mia famiglia, Maria Teresa, Pier Carlo e Lucia, che sono il sostegno e fondamento del mio agire quotidiano. Grazie a chi mi è stato accanto a nei 5 anni precedenti permettendo di avviare il percorso di rilancio noto e apprezzato dalla stragrande maggioranza dei nostri cittadini. Grazie ai consiglieri comunali di maggioranza e anche di minoranza che hanno lavorato con correttezza. Formulo auguri di buon lavoro a voi che sarete i protagonisti dei prossimi 5 anni. Grazie agli amministratori che mi hanno accompagnato negli scorsi 5 anni e auguro buon lavoro alla nuova giunta. Grazie a tutta la macchina comunale, che lavora con grande impegno e si è dimostrata ancora più produttiva e più efficiente, pur con numero di dipendenti ridotto rispetto al passato. Ringrazio il segretario comunale Rosa Puglia per la sua professionalità e dedizione.

Saluto il prefetto, le autorità dello stato civile e militare, tutte le comunità religiose, le categorie economiche e sociali. Grazie ai cittadini di Imperia per aver compreso e sostenuto il messaggio di impegno civico che io e la mia squadra abbiamo lanciato senza sigle.

Le lezioni del 14 e 15 maggio hanno dato un esito molto chiaro, hanno consegnato a me e squadra una vittoria senza precedenti. Il distacco che si è registrato rispetto al secondo candidato è il più ampio mai registrato nella storia delle elezioni in tutta Italia. Il 63% dei consensi totali, la maggioranza assoluta in tutte e 44 le sezioni della città. Imperia in ogni sua strada, in ogni quartiere, in ogni frazione ha scelto questa maggioranza e questo sindaco. Un’investitura popolare molto forte che ci spinge ad andare avanti ancora più forza e determinazione.

Il voto popolare non sarà sovvertito da azioni eversive. La democrazia per funzionare ha bisogno di rispetto per gli elettori, di riconoscere con onestà intellettuale la vittoria e la sconfitta. Bisogna accettare l’esito delle urne e lavorare ciascuno nel proprio ruolo per far crescere la comunità che si ha l’onore di rappresentare, non certo per impedire che la volontà dei cittadini si trasformi in azione concreta.

Amministrare impone di decidere. Gli eletti devono decidere continuamente. Una democrazia che non decide non funziona e quindi è a rischio di sopravvivenza, questo ce lo insegna la storia. Il caos, la confusione creano dittatura. Noi vogliamo che la democrazia funzioni e noi continueremo a prendere decisioni ascoltando tutti, confrontandoci con tutti, aperti a tutti e contro nessuno. Chi mi conosce sa che amo confrontarmi. I focus di approfondimento fanno parte da sempre della mia storia amministrativa, ma poi si decide. Mai come in questo momento servono tempi brevi per agire.

Non permetteremo, nel rispetto delle opinioni di tutti, nessun atteggiamento che tenti di bloccare il percorso celere di crescita di questa città. Esistono ruoli e competenze definite. Papa Francesco ha ricordato come il compito di chi riveste incarichi pubblici sia quello di servire attraverso l’autorità. Un invito che dobbiamo scolpire nella mente e nel cuore, abbiamo come scopo più alto quello di fare il giusto, che non si nutre della cultura del sospetto e del sensazionalismo, ma della ricerca dell’equilibrio e del buon senso, senza zizzania.

I cittadini hanno scelto di andare avanti senza perdere un minuto con tutte le nostre energie e conoscenze, proseguendo lo slancio di opere pubbliche, promuovendo lo sviluppo economico e l’efficienza amministrativa degli ultimi 5 anni. Abbiamo recuperato il terreno perso sul fronte ambientale, la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 35 al 70%, abbiamo investito sulla sicurezza attraverso il potenziamento del sistema di videosorveglianza, le telecamere sono passate da 40 a 350, gli incidenti stradali sono diminuiti del 30%. La nostra città è stata capace di attrarre più visitatori con una crescita di presenze turistiche. Abbiamo intercettato 186 milioni di euro per le opere pubbliche. I fondi destinati al sociale sono aumentati del 50%, sono aumentati gli spazi culturali e di aggregazione, sono aumentati gli investimenti per le strutture museali e sportive. Il mondo sta cambiando, dobbiamo agire per accompagnare e agevolare cambiamento. Puntiamo a una città più moderna, a misura d’uomo, che sappia intercettare occasioni di sviluppo e di lavoro, senza perdere tempo e senza accettare pretestuose perdite di tempo.

Non posso esimermi dal richiamare tutti alla massima responsabilità, assessori, consiglieri di maggioranza e minoranza, che non voglio chiamare opposizione. Il confronto delle idee dà senso e sapore all’impegno politico, non cediamo alla facile tentazione di trasformarlo in veleno. Lavoriamo per costruire e non per distruggere.

L’atto che siamo chiamati a discutere ha un valore molto alto ed emblematico. Il programma è una cosa seria, non è propaganda.

Il Sindaco chiede il consenso dei cittadini, giura e porta il programma all’attenzione del consiglio comunale per l’approvazione alla prima seduta ed è tenuto a realizzarlo. È il principale punto di riferimento della propria azione amministrativa che si conclude con un rendiconto finale su ciò che è stato fatto negli anni. Gli indirizzi di governo sono un atto molto importante perchè ci dicono come sarà l’Imperia dei prossimi 5 anni mettendo nero su bianco gli obiettivi da raggiungere, che sono quelli votati dai cittadini e che siamo obbligati a rispettare, amministriamo la città intera.

Sul nostro territorio vediamo i riflessi di ciò che accade nel resto d’Italia e nel mondo. Lo scenario nazionale e internazionale è difficile e drammatico, ma non ci faremo scoraggiare e ci faremo trovare pronti a rispondere in maniera puntuale alle difficoltà. Dobbiamo continuare a essere accanto ai cittadini e soprattutto a chi è più debole. Avete notato che c’è stato un compito di riordino delle deleghe per garantire maggiore efficenza.

C’è l’assessorato allo sviluppo sostenibile del territorio che unisce urbanistica e ambiente, perchè bisogna tenere conto dell’impatto della sostenibilità ambientale degli interventi. Imperia deve caratterizzarsi sempre di più come città green e anche la rigenerazione urbana deve andare in questa direzione.

C’è l’assessorato alla qualità urbana, che comprende anche verde pubblico e spiagge. C’è l’assessorato ai lavori pubblici che si occuperà di grandi opere fondamentali e anche delle piccole manutenzioni. C’è l’assessorato alla città sicura, poichè la sicurezza è il pre requisito della crescita economica. C’è l’assessorato alla comunità solidale che accorpa tutti i compiti sociali per non lasciare indietro nessuno, ricordandoci che il 15% della popolazione imperiese è composto da cittadini immigrati. C’è l’assessorato allo sviluppo economico che comprende commercio, servizi, industria, artigianato, è chiaro a tutti come questi elementi devono essere connessi tra di loro.

Accanto a questo c’è l’assessorato allo sviluppo locale, che comprende agricoltura, pesca, frazioni, politiche giovanili, promozione dei prodotti locali, tutti elementi che crediamo essenziali per il futuro, per questo l’ho affidato affidato a un assessore molto giovane.

Infine, assessorato alla città viva, cultura, musei, manifestazioni, sport, università. Abbiamo aumentato gli spazi aggregazioni, molti lavori sono in via di conclusione, siamo pronti per organizzare appuntamenti culturali, gastronomici e sportivi.

Ora veniamo al mio compito. Non posso che partire dai lavori pubblici. Negli scorsi 5 anni abbiamo dimostrato la capacità di reperire risorse per 186 milioni di euro da Regione, Stato, Europa e privati da destinare alle opere comunali. Non dobbiamo perdere tempo. Dobbiamo rispettare le scadenze molto ristrette del Pnrr. Sarà completata la pista ciclabile nel tratto da ultimare coordinando i tempi dell’acquedotto del Roja e sarà predisposto un percorso ciclabile pettine che raggiungerà molte zone della città, accanto a un trasporto pubblico moderno, pulito ed ecologico che colleghi Oneglia a Porto Maurizio. La nuova bretella di Caramagna sarà inserita nella progettazione dell’Aurelia bis. Sarà interamente riqualificato l’immobile dell’ex Sairo con progetti di edilizia sociale agevolata, spazi di aggregazione, una nuova palestra. Sarà completamente riqualificata la passeggiata di Borgo Prino. Sarà completata la riqualificazione del parco urbano che diventerà il parco dell’energia. Sarà migliorato l’accesso da Diano Marina con la rotonda delle carceri, saranno riqualificati i portici di Calata Cuneo. Sarà sistemata l’intera area per renderla più armonica con i dehor, le bici, i pedoni e la navetta elettrica. Verrà portato avanti il project financing per l’impianto crematorio e i nuovi locali dei cimiteri cittadini. Saranno ristrutturate le case parcheggio in via Airenti. Sarà completata la riqualificazione dello stabile del Museo Navale. Saranno rigenerati gli ex capannoni militari a Borgo Prino, che saranno di pertinenza del campo di atletica.

Saremo impegnati anche in interventi di ordinaria manutenzione, proseguiremo nel rifacimento degli asfalti, dei marciapiedi, l’illuminazione pubblica, tutti lavori già in corso.

Senza adeguati collegamenti ogni possibilità di sviluppo rischia di non trovare una piena attuazione. Qualcuno mi ha accusato di occuparmi troppo di problemi infrastrutturali, ma solo pensare al presente e non al futuro è il comportamento peggiore. A me non interessa tagliare un nastro in più o in meno ma gettare le basi per le nuove generazioni per quando io nn ci sarò più. Si deve puntare a mete alte. Metteremo il nostro impegno per risolvere il problema dell’isolamento infrastrutturale, il completamento della ferrovia, il traforo Arma Cantarana, il collegamento della SS28, la bretella autostradale Albenga Carcare Predosa. Va portata a conclusione l’Aurelia bis per deviare dal centro urbano i mezzi che devono solo transitare dalla città.

Su almeno due di queste cose sono fiducioso che possano arrivare importanti sviluppi a breve.

Servono infrastrutture immateriali digitali, stabili e velocissime. Negli ultimi anni è un tema emerso con importanza, specialmente con il covid. Per lo smart working internet è essenziale. Bisogna intercettare la richiesta crescente di poter lavorare a Imperia rimanendo connessi con il mondo. Bisogna completare la posa della fibra ottica già avviata nel centro cittadino e estenderla nei centri frazionali.

Il porto. sono convinto che il porto debba essere completato nel più breve tempo possibile in modo che possa diventare il volano per la città che dovrebbe essere. Abbiamo risolto 400 contenziosi per farlo uscire dalle secche nel quale era stato gettato. Credo che a breve potremo procedere per la concessione ultra decennale in house alla società del porto. Il porto dovrà integrarsi al meglio con la città, dovrà cucire litorale tra Porto Maurizio e Oneglia.

Vogliamo dare nuova vita anche all’area portuale di Oneglia, spostando la dogana vicino alla stazione e all’autostrada, deve diventare un’area strategica di sviluppo della città.

Dobbiamo creare posti di lavoro. I posti di lavoro non li crea il sindaco con un’ordinanza o il consiglio comunale con una delibera. Le imprese creano lavoro e lo fanno se il contesto cittadino è di crescita sviluppo e di celerità delle decisioni.

Il turismo e l’agroalimentare sono settori fondamentali. Il turismo ha avuto una forte ripresa a doppia cifra rispetto a al periodo pre covid. Dobbiamo proseguire potenziando la promozione. Dobbiamo valorizzare i nostri prodotti tipici e mettere nelle condizioni i lavoratori di avere maggiori certezze. Ci vogliono giovani formati. Stiamo definendo l’apertura di un corso di laurea di Scienze Agroalimentari a Imperia, con nuovi e più ampi spazi e un campus universitario.

Una città che cresce è il modo migliore per aiutare chi è in difficoltà economiche. Sono anni che non si costruiscono abitazioni popolari, vanno fatte e ci impegneremo per questo, per noi nessuno deve rimanere indietro. Potenzieremo le iniziative rivolte ai più deboli. Con la riqualificazione dell’ex hotel Italia creeremo unità abitative per anziani non autosufficienti. Realizzeremo un progetto per le persone con disabilità e proseguiremo il piano per l’abbattimento delle barriere architettoniche, partendo dalla zona della pensilina di Porto Maurizio.

La massima priorità sarà data agli asili e scuole, con spazi di crescita nuovi moderni e sicuri. Realizzeremo nuovi asili nido, prerequisito indispensabili per permettere alle donne di non dover scegliere tra carriera e ruolo di madre.

Sanità. Non è un tema di stretta competenza del comune, ma questa amministrazione ha una posizione chiara sul futuro della sanità. Questa posizione si è dimostrata con il voto ampiamente maggioritaria tra la cittadinanza, anche per contrastare la carenza del personale medico, soprattutto nel nostro territorio.

Quando ci sarà il nuovo ospedale, l’ospedale di Imperia sarà trasformato in un ospedale di comunità, rimanendo un presidio importante per il territorio. Nel frattempo, nella fase transitoria che ci sarà prima della costruzione di questo nuovo ospedale, ci impegneremo nelle sede competenti per porre rimedio alle situazioni più gravi a cui mi è capitato di assistere. Si deve accelerare nuovo ospedale, ma nell’attesa l’ospedale esistente deve continuare a funzionare e a dare risposte ai cittadini.

Credo nell’individuo nell’essere speciale di verso uno dall’altro, con la propria storia e che le categorie spesso appiattiscono i ragionamenti, addirittura finendo in ideologie, ma in questo contesto si può dire che chi più ha sofferto le mancate decisioni sono tre categorie: i giovani, le donne e gli stranieri. 

L’importante affresco di Cesare Ferro che domina in questa sala ci ricorda che tra pochi mesi Imperia celebra 100 anni nascita, stiamo preparando celebrazioni importanti.

Dobbiamo ricordare che quella unione non fu calata dall’alto ma ebbe le sue origini nella scelta democratica presa nei consiglio di Oneglia e Porto Maurizio che votarono a favore della nascita della città con grande lungimiranza. Seppero accantonare ciò che li divideva da secoli in funzione di ciò che li univa. Uno spirito di condivisone che spero ci possa guidare.

Vi ho confessato la mia emozione e anche il dispiacere per come si è aperta questa seduta odierna che deve essere comunque sia una festa di democrazia. L‘emozione è dettata dal peso di responsabilità e l’affetto che mi è stato dimostrato dai cittadini, anche perchè so che oggi inizio la mia ultima esperienza al servizio della città che amo, una comunità che ho sempre amato e servito nel corso del mio impegno pubblico.

Proprio per questo non ho interessi diversi se non quelli di fare il massimo per far crescere la città. Darò tutto me stesso per raggiungere gli obiettivi, insieme alla mia squadra, e mi auguro che questo sarà condiviso anche dalla minoranza. Mi sento libero da ogni schema e da ogni condizionamento politico.

Proverò ad essere il sindaco di tutti, provando a fare tesoro dei consigli che mi arriveranno, non ho pregiudizi nei confronti di nessun consigliere di minoranza. Sarò aperto nei confronti di coloro che vorranno collaborare, senza cedere di un centimetro sulle decisioni anche quelle che potranno apparire impopolari. La prova più importante è stata quella del risultato del voto.

Siamo pronti tutti insieme a correre su quella via verso il miglior futuro della nostra Imperia”.

Enrico Lauretti

“Ho sentito il discorso del Sindaco Scajola. Apprezzo la volontà di fare, la determinazione. Aspetti che condivido e che ho sempre condiviso. Il programma è vasto e gli impegni sono tanti. Io detesto il pensiero critico, non mi appartiene. Non tutto quello che è stato fatto in questi anni, però, ha avuto grandi risultati. Dai ritardi del Cavour all’aumento dei costi della ciclabile. La raccolta differenziata è al 70%, non è un grande risultato. Il porto è ancora li. C’è chiaramente anche una decadenza della città, siamo al primo posto come disoccupazione. Il quadro non è così felice come viene dipinto. Non è un discorso critico, ma significa restare con i piedi per terra. Fare opere pubbliche è difficilissmo, bisogna impegnarsi per migliorare ancora. Esprimo apprezzamento per la volontà di portare avanti tante opere. Noi faremo un’opposizione costruttiva nell’interesse della città”.

Lucio Sardi

“Non è un argomento dire che avete avuto tanti voti e allora avete ragione. Facendo un semplice calcolo matematico, solo il 36% degli aventi diritto di voto ha votato Scajola. L’opposizione e la minoranza servono per non fare errori. L’opposizione guaderà la realtà, i fatti. Il Sindaco ha annunciato che ci sarà un progetto a gestione pubblica del porto turistico. Sarà difficile da realizzare, saremo molto vigili. Sul bilancio, si è risparmiato sugli asili nido, privatizzandoli. Si è fatta una scelta politica di cui bisogna assumersene la responsabilità. Lei, Sindaco, è minuzioso sulle cose banali, ma sulle grandi cose è sempre volto vago. Perché poi le va a decedere in un secondo momento. Per quanto concerne la sanità, davvero pensiamo di costruire un grande ospedale unico a Taggia, in una valle dove c’è un convergono le acque?

Questa città ha bisogno di interventi, di visioni. Noi contestiamo che ci sia veramente una visione. Si vuole un’economia monoculturale, che non guarda alla storia della città. Vogliamo agire per migliorare un’azione amministrativa che secondo noi è negativa. In questa città le occasioni di lavoro bisogna crearle. Non c’è un’idea di turismo strutturata. Imperia non può essere solo turismo”.

Deborah Bellotti

“Il futuro inizia in un cantiere recita il vostro slogan. Tuttavia manca una visione complessiva e organica della città. Ho visto l’opera dei 5 anni passati e per l’appunto non ho visto questo filo conduttore. Ho visto invece interventi a spot, disomogenei. Si parla di città del futuro. Per chi? Sull’ambiente non vedo nessuna visione fondata sull’ecosostenibilità. Si parla di un grande successo della differenziata perché si è arrivati al 70%. In realtà siamo fermi, da anni, poco sopra il limite di legge. Si doveva arrivare a oltre l’80%, come accade nella maggior parte dei comuni d’Italia. Siamo tornati indietro ai cassonetti, ma non si capisce su che base. Le aree verdi vengono trattate come arredo urbano, ma non è così. Non è estetica, ma salute della città, qualità di vita. Si parla di mobilità, ma non c’è un piano urbano omogeneo. Si spaccia come mobilita sostenibile un bus elettrico di dubbia utilità”.

Andrea Landolfi

“Se il 62% dei votanti ha votato Claudio Scajola bisogna accettare questo risultato, piaccia o non piaccia. Sancisce la vittoria di tre liste. Sancisce il buon operato dell’amministrazione precedente. perchè le tre liste erano l’immagine della compagine che nel 2018 chiese a Scajola di tornare a fare il Sindaco. Tutti i cantieri sono stati rendicontati in tempi perfetti e finanziati. Nessuna operazione spot. Uomo solo al comando? In democrazia se non c’è qualcuno che decide si fa casino.

Caro Collega Sardi, bilancio risanato con gli asili nido? C’è un avanzo di alcuni milioni di euro, un piano di rientro approvato dalla Corte dei Conti. Non l’ha fatto topolino, ma un consulente di prestigio.  Nonc’è una cabina di regia con un uomo solo al comando, ma con un uomo che ci capisce.

Con Sardi e Zarbano abbiamo trovato un punto di incontro tra estrema destra e estrema sinistra sul concetto di democrazia. Tra primo e secondo, tra Scajola e Bracco, ci sono 40 punti. Non c’è nulla da discutere”.

Giovanni Montanaro

“Nel 2018, quando ci siamo insediati, la minoranza di allora diceva che avevamo prodotto il libro dei sogni, delle fantasie. Che non saremmo stati in grado di raggiungerne nemmeno la metà. Consiglio di andare al leggere il bilancio sociale di fine mandato e posso dire con orgoglio che molti obiettivi sono stati centrati. Dateci un’occhiata.

Il collega Lauretti dice che siamo indietro. Bisogna considerare il periodo e le epoche. C’è stata una guerra, un’epidemia. E’ cambiato il mondo, si fa fatica ad avere l’approvvigionamento delle materie prime. L’ultimo mese di campagna elettorale Imperia è stata dipinta come una città che fa schifo, dove non deve venire nessuno. Nel seggio del Prino, dove è stata fatta la campagna elettorale sulla spiaggia, abbiamo preso il 73%.

Il coordinamento, o quello che questi cantieri portano alla città, è stato ben spiegato dal Sindaco, ma se uno non vuole vedere è difficile. La ciclabile fino a Diano Marina cambierà lo stile di vita e la mentalità dei nuovi imperiesi. Ci portiamo verso la città del futuro.

Per quanto riguarda il porto, non mi piace accusare o controbattere. Il collega Sardi dovrebbe studiare di più. Per costruire ci vogliono mille operai in un anno, un terrorista ci mette un’ora a demolire tutto. Ci deve essere un’apertura non pregiudiziale”.

Antonello Motosso

“Abbiamo bisogno di una città che vada avanti. Con questa squadra faremo tanta strada con la collaborazione di tutti”.

Antonello Ranise

“Io credo che questo possa essere un consiglio comunale molto qualificato, perché sono rappresentate molte anime politiche. In città c’è bisogno di una rappresentanza ad ampio raggio e c’è bisogno di un confronto. Mi complimento con il Sindaco per il suo discorso. Ha tracciato un quadro completo della città futura. Credo che la mission di questa amministrazione, di cui mi onoro di fare parte, sia quello di dare un futuro ai nostri giovani, non lasciando indietro nessuno. Mi auguro che la minoranza sia adeguata a questo compito. Spero si possa voltare pagina e porre fine a una campagna elettorale intossicata da sospetti e polemiche.

Io mi sono sempre ispirato alle mie idee, quelle del cattolicesimo liberale. Imperia ha una grande occasione. Abbiamo una mole di lavoro in atto che permetterà alla città di crescere. I ounti che più mi hanno apassionato del discorso del Sindaco Scajola sono l’inclusività, il sociale, lo sviluppo. Imperia sta andando avanti. E’ una città piu solidale, che sta crescendo. Saremo qua a batterci per il bene della città, senza alcun altro obiettivo”.

Alessandro Casano

“Il Sindaco Scajola ha illustrato un programma ricco di progetti, ambizioso. La città ha bisogno di cinque anni di ulteriore slancio. Io sono stato cinque anni all’opposizione dell’amministrazione Capacci. So bene cosa vuol dire un progetto politico che non funziona, bloccare la città, litigare per le poltrone. Mi ha colpito l’aspetto del porto, non sono mai stato un sostenitore di un progetto cosi ambizioso. Pero è un porto che ora va concluso e che è una possibilità di rilancio economico per la città. Si sono pagate negli anni le conseguenze di attenzioni giudiziarie non ben condotte.

Mi colpisce l’opportunità di introdurre nel porto la possibilità di coinvolgere anche soggetti privati. Non ho mai trovato, come diportista, un porto così grande gestito solo da un soggetto pubblico.

Mi ha colpito anche il cenno alla rigenerazione urbana, all’attenzione per il consumo di suolo. E’ importante fare opere di prevenzione per prevenire disgrazie come quelle che vediamo in questi giorni in Emilia Romagna. In fine la Sanità. Le, Sindaco, ha fatto cenno alla carenza di organico. Laddove ci sono gli organici, però, a volte viene impedito di lavorare”.

Claudio Scajola

Nessuno ha voluto soverchiare le richieste dei consiglieri Bracco e Zarbano. Se avessimo accolto la richiesta dei consiglieri, rinviando la convalida degli eletti solo dopo aver valutato i motivi fondati sull’eventuale ineleggibilità, non avremmo fatto l’interesse della città. Questo è un mostro giuridico, una scemenza. Perché che io sarei stato nominato Sindaco lo sappiamo dal 16 maggio. Per cui se queste perplessità non fossero state strumentali, come invece sono, il 17 maggio questa mozione sarebbe stata presentata e avremmo avuto il tempo di dare risposte precise. Invece abbiamo preso atto solo oggi di una proposta raffazzonata. Si pensava, con questa proposta raffazzonata, di poter mandare il consiglio a casa. Ma voi pensate che questo sia il rispetto della volontà popolare? Se c’era buona fede questa cosa la presentavate 20 giorni fa.

Perché il segretario ha già fatto considerazioni approfondite? Perché c’è un precedente. Un signore si è presentato in Comune, a Imperia, il giorno dopo la proclamazione del Sindaco. Ha parlato con un dipendente comunale, dicendo che parlava a nome di un consigliere comunale e gli chiedeva se voleva firmare un esposto sulla condizione di incompatibilità del Sindaco.

Una settimana fa una persona ha fatto un esposto a Regione Liguria e Provincia di Imperia con argomento, nuovamente, presunte incompatibilità. Le motivazioni contenute nell’esposto erano le stesse lette questa sera dal consigliere Zarbano. La Regione Liguria, che ha ricevuto l’esposto, e la Provincia di Imperia hanno fatto approfondimenti. Per questo la risposta del Segretario è studiata, ragionata, con la consulenza di esperti amministrativi. E’ lapalissiano che non vi sia alcun problema in termini di ineleggibilità. Vogliamo essere trasparenti. Non ci sarà alcun atteggiamento pregiudiziali verso nessuna istanza. Però la democrazia ha delle regole.

Veniamo invece all’argomento differenziata. Qualcuno ha detto che il 70% non è un gran risultato. Se ragioniamo su come eravamo quando siamo arrivati e come siamo ora abbiamo fatto grandi passi avanti. Dobbiamo fare uno sforzo importante sull’educazione dei cittadini. Abbiamo fatto tante contravvenzioni, circa 300. Anche se io sono contro le sanzioni. Dobbiamo spingere ancora per migliorare.

Siamo partiti con un porto sequestrato, abbiamo risolto contenziosi, incamerato beni ancora non costruiti facendo giurisprudenza con il Demanio. Abbiamo elaborato un piano industriale per ottenere una concessione nuova. Abbiamo realizzato un nuovo progetto perchè quello precedente era scaduto in tanti aspetti. Siamo inciampati nel vecchio progettista del piano che ci ha diffidato dall’usare il suo progetto. Si è fatta una transazione. Siamo arrivati in consiglio con l’approvazione del piano industriale. In questo momento siamo prossimi alla conferenza dei servizi.

Sul Teatro Cavour abbiamo cozzato con un progetto inesistente di recupero, quello dell’amministrazione Capacci. Abbiamo dovuto fare un progetto da 3.5 milioni di euro. Dobbiamo buttare via 700 nuove poltroncine perche il Cavour è rimasto chiuso a lungo. Apriremo a ottobre, novembre, l’importante è riaprire.

C’è da migliorare in tutti i settori. Per quanto riguarda la ciclabile, abbiamo trovato una riga fino alla stazione di Oneglia. Noi lo abbiamo realizzato il progetto che ci ha creato qualche problema e aumentato i costi. Siamo arrivati fino al Galeazzone, facendo passare anche  una navetta elettrica. Abbiamo deciso di posizionare il nuovo tubo dell’acquedotto sotto la ciclabile e questo ha comportato dei ritardi.

Caro consigliere Sardi, siamo rimasti a Lenin. Abbiamo un concetto di democrazia molto diverso.

Sul Puc abbiamo fatto 7 audizioni con tutte le principali categorie, non con partecipazioni molto ampie a dir la verità. Abbiamo fatto la nostra proposta in consiglio, è stata approvata. Il 7-8 giugno scadono i giorni in cui la Regione Liguria ci invierà la nostra proposta di Puc con le sue obiezioni. L’ultimo Puc era stato fatto 35 anni fa, la minoranza nulla fece quando governò. Se ne era dimenticata”.

Luca Volpe

“Non capisco perche questa sera mettiamo in dubbio il concetto di democrazia. Stiamo contestando al Sindaco Scajola di aver preso il 62% del consenso cittadino. Voglio dare qualche numero. Nel 1995 Berio aveva governato questa città con il 33,62% dei votanti. Nel 2013 Capacci ha governato questa città con il 46%. Questo deve essere un concetto chiaro. Sugli asili, consiglio al collega Sardi di andarsi a vedere la pratica. Una pratica ben pensata, sugli asili in questi anni non abbiamo mai avuto nessuna lamentela. In quel momento, per garantire i servizi ai disabili, privatizzammo gli asili”.

Luciano Zarbano

“Il Sindaco ha parlato di mostro giuridico per quel che riguarda la mia mozione sull’ineleggibilità. Io chiedo che venga data una risposta giuridica. In maniera tale che non ci siano dubbi. Non sono scemenze. Sono articoli di legge e la legge non è scemenza. Il Sindaco ha parlato di esposti precedenti alla mia mozione, li metta a disposizione, così capiamo di cosa stiamo parlando. Io non mi ritengo all’opposizione, ma in minoranza. Io voglio capire cosa viene fatto per prendere la decisione giusta. La politica deve convincere, non costringere”.

Edoardo Verda

“Saremo in minoranza perché lo ha scelto circa metà degli aventi diritto. Troverete da parte nostra supporto davanti a scelte corrette, ma ferma contrarietà quando gli indirizzi di questa amministrazione non faranno il bene della città. Abbiamo cinque anni per costruire un’alternativa, non siamo stati bravi a costruirla, ma siamo sicuri che la città la merita”.

Ivan Bracco

“Accolgo l’invito del Sindaco sulla collaborazione in temi importanti come lavoro e sociale. Vedremo se nei prossimi giorni le nostre proposte verranno accolte. In questa sede le chiedo di avere un’apertura di credito verso il mio gruppo, soprattutto per la richiesta dei documenti. La risposta del segretario alla nostra richiesta di accesso agli atti è stata indegna. In questa sede io le dò la mia parola: darò rispetto quando riceverò rispetto. Io voglio vedere Imperia solidale, ricca, moderna. Basta con questo sistema patronale. Io sono disposto ad aprirmi, spero che l’amministrazione faccia lo stesso”.

 

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