27 Aprile 2024 22:57

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27 Aprile 2024 22:57

Imperia: ecco la facciata restaurata dell’Oratorio di San Pietro. “Ritrovati i colori originali e gli stucchi del Settecento”/Foto e Video

In breve: Il sindaco Scajola: "Sinergia di forze per un restauro importante di uno dei luoghi più incantevoli della città"

Inaugurazione ufficiale questa mattina al Parasio di Imperia per il restauro della facciata dell’Oratorio di San Pietro. Con l’occasione, il Sindaco Claudio Scajola ha anche coperto una targa a ricordo dell’intervento.

Il sindaco Scajola: “Sinergia di forze per un restauro importante di uno dei luoghi più incantevoli della città”

Sottolinea il primo cittadino: “Una bella occasione. Una sinergia di forze, voluta fortemente dai Confratelli dell’Oratorio di San Pietro. Mettendo insieme diverse energie, si è ottenuto un restauro importante, fatto molto bene, con molta professionalità e molta capacità, di uno dei luoghi più incantevoli della nostra città, che è l’Oratorio di San Pietro al Parasio”.

L’architetto Cristina Tealdi

Spiega l’architetto Cristina Tealdi, che ha curato l’intervento di restauro: “Un lungo lavoro, perché fatto in inverno, quando il tempo non è dei più favorevoli e poi perché abbiamo avuto abbastanza difficoltà a recuperare i colori originali. Per tanti anni abbiamo visto questa facciata completamente giallina e non avevamo idea che, invece, sotto ci fosse una cromia incredibile, come, effettivamente, nel ‘700 avrebbe dovuto essere.

Abbiamo fatto saggi, sondaggi e studi, finché siamo riusciti a riportare quelli che erano i colori originali. La cosa belle è che abbiamo potuto approfondire anche a livello di studio alcune cose interessantissime. Per esempio, gli stucchi che vediamo, che sono la tiara papale e anche quelli del campanile, sono stati fatti da Luigi Varese, che è un pittore ottocentesco, veramente moto bravo e quindi siamo riusciti a risalire, attraverso i documenti della Confraternita, alla sua mano e questa è stata una scoperta.

L’impresa Formento ha eseguito i lavori con la solita maestria e competenza. La direzione lavori è stata seguita costantemente dalla Sovrintendenza, che ha approfondito con noi tutti gli elementi che man mano si stavano trovando e quindi il risultato penso che parli da solo. E’ una grande soddisfazione per tutti noi, ma soprattutto per le maestranze che hanno lavorato, perché è stato un intervento che è costato parecchio a livello di fatica e anche di studio, però il risultato è ottimo.

Alberto Formento è uno dei titolari della ditta, è un bravissimo architetto, che ha seguito i lavori insieme alla sorella Elena“.

Aggiunge Alberto Formento: “E’ stato un bellissimo intervento e l’architetto Tealdi ci ha coadiuvato per tutte le problematiche che si sono riscontrate nel corso dei lavori e il risultato è sotto gli occhi di tutti. Abbiamo restituito alla cittadinanza un’opera d’arte.

La normativa applicata anche in questo contesto religioso ha fatto sì che si potesse restituire un bene eccezionale, che era stato oggetto di degrado diffuso negli anni, anche per l’esposizione agli agenti atmosferici e per una serie di circostanze”.

Conclude l’architetto Tealdi: “E’ stata fatta un’indagine filologica approfondita e abbiamo trovato tantissimi strati di pitture, molto a caso. Nessuno era mai andato a cercare quali fossero i colori dell’inizio e questo soprattutto nel campanile, che è prettamente settecentesco e che ora ha i colori del Settecento“.

Lo scoprimento della targa a ricordo dell’intervento di restauro

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