28 Aprile 2024 02:43

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28 Aprile 2024 02:43

Imperia: al via la mostra fotografica “Integrazione”. “Per mettere in luce gli aspetti positivi dell’immigrazione. Ragazzi e ragazze perfettamente integrati nel nostro territorio”/Foto e Video

In breve: La mostra fotografica è esposta nell’atrio della sede dei Servizi Sociali per 15 giorni

Grande partecipazione nel primo pomeriggio di oggi, presso la sede dei servizi sociali (ex palazzo civico) di Piazza Dante, per l’inaugurazione della mostra “Integrazione”. Si tratta di 16 pannelli fotografici, realizzati dal fotografo Marco Moraglia, contenenti una serie di ritratti di persone che, giunte sul nostro territorio, hanno percorso la strada verso un radicamento nelle città della Provincia di Imperia.

Imperia: inaugurata la mostra “Integrazione”

La mostra fotografica è esposta nell’atrio della sede dei Servizi Sociali per 15 giorni. Nel primo pomeriggio di oggi, si è svolta una piccola cerimonia inaugurale, alla presenza di alcuni ragazzi in accoglienza sul nostro territorio, del neo assessore Laura Gandolfo, del fotografo Marco Moraglia e del responsabile del progetto SAI, Roberto Corradi.

L’intervista al fotografo di “Integrazione”, Marco Moraglia

“Ho cercato di fotografare ragazzi che erano in accoglienza proprio qua in provincia di Imperia, che poi sono usciti e si sono resi autonomi, lavorano, hanno la loro casa. Si sono integrati completamente.

Ho cercato di mettere in luce quella parte di immigrazione di cui si parla poco, quando i ragazzi riescono ad integrarsi ed essere autonomi sul territorio. Mentre invece si parla solo di quando arrivano, che sono disperati, profughi, senza nulla.

Rimane sempre un po’ in ombra questa parte di integrazione. Per mettere in luce gli aspetti positivi e non solo quelli negativi dell’immigrazione”.

Che impressione le hanno lasciato questi ragazzi?

Alcuni li conoscevo perché lavoro anche in un centro di accoglienza. Ho avuto la fortuna di vedere tutto il loro percorso, arrivati senza nulla e pian piano ricostruirsi una vita qua da noi.

Noi che lavoriamo nei centri, abbiamo proprio la fortuna di vedere queste persone rinascere delle proprie ceneri. Arrivano senza nulla e piano piano riescono a ricostruirsi una vita qua, è veramente uno spettacolo da vedere.

Si vedono queste energie che arrivano ad un esito positivo, di cui non si parla mai. Spesso la comunicazione dei media si ferma allo stadio iniziale, quando appunto arrivano senza nulla e richiedono asilo”.

Roberto Corradi responsabile del progetto S.A.I. del Comune di Imperia

“La situazione qui in provincia di Imperia ha sempre un alto tasso di problematicità, dovuta alla fatica che si fa a dare accoglienza e opportunità a tutte le persone che sono sul territorio.

Il progetto SAI di Imperia per persone ordinarie ha solo 29 posti più altri 8 riservati per le persone in fuga dall’Ucraina o dall’Afganistan. Chiaramente essendo l’unico progetto di tutta la provincia, fa un po’ fatica a evadere tutte le richieste di rifugiati in uscita dai centri di accoglienza della prefettura e che abbiano bisogno di accoglienza per avviare un percorso di integrazione.

La situazione più critica riguarda i richiedenti asilo. Sono molti, spesso giungono sul nostro territorio inviati dal Governo perché soccorsi in mare. Però ci sono anche tantissime persone che sono all’addiaccio, entrati per via terra e non riescono a trovare accoglienza nei centri della Prefettura. Questo perché sono pieni e devono dare precedenza agli invii via mare.

Nella zona di Ventimiglia la situazione è molto complessa. Si presentano quasi quotidianamente persone che vengono a palesare uno strato di estrema necessità”.

La situazione è abbastanza critica?

“Critica è una parola ambigua. Io direi che è estremamente complessa, abbiamo tantissime cose da fare. È chiaro che la richiesta di auto, molto spesso va oltre le possibilità materiali di erogarlo.

Immagino che prima o poi riusciremo ad arrivare a delle soluzioni. Ci sono delle difficoltà, inutile nasconderlo”.

A cura di Alessandro Moschi

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