28 Aprile 2024 00:58

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28 Aprile 2024 00:58

Diano Marina: la scuola della SS. Annunziata compie 100 anni, la storia raccontata dalle suore. “Intere generazioni sono cresciute qui e portano i ricordi nel cuore” /Foto e video

In breve: Per ripercorrere insieme la lunga storia dell'Istituto, iniziata il 3 ottobre 1922, ImperiaPost ha intervistato Madre Letizia, responsabile e presidente della Scuola dell'Infanzia SS. Annunziata.

L’Istituto della SS. Annunziata a Diano Marina compie 100 anni. Per celebrare la ricorrenza che cade quest’anno, recentemente sono stati organizzati i festeggiamenti presso la Sala Don Piana delle Opere Parrocchiali Dianesi, alla presenza delle autorità civili e religiose locali, i bambini frequentanti la Scuola dell’Infanzia e anche molti ex alunni che sono intervenuti per raccontare la propria esperienza.

Sono stati infatti centinaia e centinaia i giovani dianesi che si sono formati nelle aule dell’Istituto. Gli anni dell’infanzia trascorsi presso la SS. Annunzia hanno lasciato indelebili ricordi che moltissimi rievocano con gioia se non, addirittura, con vera e propria commozione.

Per ripercorrere insieme la lunga storia dell’Istituto, iniziata il 3 ottobre 1922, ImperiaPost ha intervistato Madre Letizia, responsabile e presidente della Scuola dell’Infanzia SS. Annunziata.

Diano Marina: la scuola della SS. Annunziata compie 100 anni, la sua storia raccontata dalle suore

L’intervista a Madre Letizia

Com’è iniziata la storia della scuola?

“Diano Marina, nel periodo compreso tra le due guerre, viveva un importante sviluppo basato sia sull’agricoltura che sulla nascente attività turistico alberghiera. A tale fermento economico sociale, purtroppo, non faceva riscontro un’adeguata presenza di scuole : non vi erano, infatti, scuole femminili, neppure una scuola privata nè, tanto meno, scuole medie.

Tale carenza aveva portato importanti cittadini e l’allora Sindaco, Dott. Nino Ardissone, a chiedere insistentemente alla Madre Superiora delle Suore Clarisse della S.S. Annunziata di Diano Castello di aprire un istituto anche a Diano Marina in modo da sopperire alle esigenze della gioventù cittadina.

Il convento delle Suore Clarisse della S.S. Annunziata era nato per iniziativa di S. Maria Leonarda Ranixe per poter offrire a tante ragazze del tempo un asilo sicuro e la possibilità di avere un’istruzione.

Nel 1922, la Madre Superiora del Convento di Diano Castello accettò di aprire una sede distaccata a Diano Marina, avuto , in tal senso, il parere favorevole del Vescovo, del parroco e del sindaco. Vennero inviate a Diano Marina Suor Maria Antonietta Poma, in qualità di Madre Superiora, coadiuvata da altre sei suore.

La nuova Madre Superiora si trovò però subito ad affrontare, in tempi brevissimi, il problema del reperimento di una sede. Le sue preghiere trovarono risposta nella disponibilità, da parte dei Frati Oblati di Maria Immacolata, che avevano da poco lasciato il proprio convento dianese, a cedere tale immobile al fine di consentire la realizzazione della nuova iniziativa, permettendo così di ottenere la sistemazione ideale in cui ancora oggi essa si trova.

Si riuscì così a giungere con successo al 3 ottobre 1922 data di inaugurazione della nuova struttura. Grazie all’autorizzazione del Provveditorato agli Studi, il nuovo istituto poté accogliere bambini di ambo i sessi con giardino per l’infanzia , scuole elementari e , finalmente, medie inferiori.

L’afflusso fu, da subito, rilevante e, cosa assai importante, fu possibile ospitare alunne sia esterne che convittrici, risolvendo così il problema di pesanti trasferte quotidiane dai paesi limitrofi.

È stato un evento formidabile, la città di Diano Marina ha avuto un grande dono, quello di avere le suore, ma anche una scuola a cui affidare i propri bambini.

Un altro particolare è che nel tempo della guerra le suore non solo avevano preso a cuore la gioventù, ma anche i soldati. Avevano creato spazi per l’alfabetizzazione, in modo che quelli che non avevano avuto modo di studiare potevano esprimersi meglio e portarli alla preghiera, alla fede, fiducia, speranza”.

Come è cambiato l’Istituto nel corso di questi 100 anni?

“C’è stato un percorso molto felice, ma dopo la guerra, nel 1955 è morta Madre Antonietta e le Suore avevano una età che non consentiva più l’insegnamento. Si è quindi dovuto decidere di chiudere alcune sezioni della scuola. Quella che ha continuato ad essere viva nel territorio è sempre stata la scuola dell’infanzia.

C’è una cappella qui dedicata della Madonna immacolata, ha continuato ad essere il punto di riferimento per la spiritualità della gente del posto e continua anche adesso ad essere un luogo sempre aperto per la preghiera e la formazione.

Ci siamo aperte anche all’azione cattolica, insieme a tante associazioni. Madre Antonietta Poma era molto devota del Sacro Cuore di Gesù e ha messo qui nel cortile la statua per poter ricordare questo amore di Gesù per tutti e soprattutto per i bambini che frequentavano qui la scuola”.

Com’è andata la festa per celebrare il centenario?

“È stata una bellissima festa che abbiamo preparato con la collaborazione di tante persone che si sono entusiasmate per dare una mano. L’insegnante di musica Silvia Dattero ha preparato tutti e 55 bambini con dei canti.

Abbiamo invitato degli ex alunni, un po’ più grandicelli. C’erano anche dei genitori che hanno voluto essere presenti e partecipare al canto.

Abbiamo invitato anche qualche persona anziana che ricordava bene il tempo trascorso qui nella scuola. È stato molto interessante e commovente. A distanza di tanti anni ricordavano due cose che mi hanno colpito: uno è che quando erano qui nella scuola le suore creavano sempre un mondo di serenità e di fiducia nella conclusione di quel periodo della guerra. Insegnavano ad affidarsi al signore, riportavano alla preghiera. Il secondo è che hanno trovato la scuola molto qualificata. Hanno raccontato infatti che dopo aver frequentato le medi qui andavano alla superiori a Imperia e si trovavano molto preparate.

In occasione della festa abbiamo avuto delle collaborazioni speciali con alcune persone che desidero ringraziare. Anna Marino ha realizzando una pixel art, un montaggio di circa mille foto stampato su un grande manifesto. C’è stata anche la creazione di un logo particolare per i 100 anni, a cura dell’architetto Natalia Mortara di Diano Marina, che è stato anche stampato sulle magliette indossate dai bambini nel giorno della festa. Inoltre, sono stati proiettati due video, il primo un montaggio di foto dal 1923 a oggi, realizzato da Gianluca Gramondo, e il secondo realizzato da Marco Perasso con Foto Principe, che mostrava immagini e riprese a partire da Diano Castello fino a Diano Marina per raccontare lo spostamento dalla casa madre a al nuovo Istituto. Gli interventi sono stati presentati dalla maestra Giorgia, che ha insegnato da noi per molti anni”.

È stata donata anche una pianta di alloro?

“Si, il sindaco di Diano Marina ha partecipato sia sabato che domenica mattina con la santa messa. Presente anche sua eccellenza Borghetti.

Il Comune ha regalato simbolicamente una pianta di alloro che crescerà qui come i bambini che arrivano piccoli ma con gli anni crescono.

Questa pianta ci ricorderà sempre questo evento”.

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