16 Maggio 2024 14:39

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16 Maggio 2024 14:39

Dolcedo: crisi idrica, l’odissea di Cristina. “Costretta a trasferirmi perché non ho acqua in casa. Farò denuncia in Procura e all’Asl”

In breve: "Sono stata costretta a trasferirmi dai miei genitori perché da giorni non ho acqua in casa. E' una situazione insostenibile. Ho scritto svariate pec a Rivieracqua per l'interruzione dell'erogazione dell'acqua, senza mai ricevere alcuna risposta".

“Sono stata costretta a trasferirmi dai miei genitori perché da giorni non ho acqua in casa. E’ una situazione insostenibile. E’ mia intenzione, con l’aiuto di altre persone nella mia stessa situazione, presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per interruzione di pubblico servizio e uno all’Asl per la mancanza delle necessarie condizioni igienico-sanitarie”. Così Cristina Penno, 49 anni, residente in zona San Paolo, nel comune di Dolcedo, racconta al nostro giornale i disagi con cui è costretta a convivere per le continue interruzioni dell’erogazione dell’acqua pubblica, servizio in capo a Rivieracqua. Una situazione, quella di Cristina, comune purtroppo a centinaia di imperiesi nel ponente ligure.

Dolcedo: crisi idrica, Cristina Penno pronta a un esposto in Procura e all’Asl

“Io abito subito sopra Dolcedo, in zona San Paolo, ma i problemi riguardano l’intera vallata, sino a Santa Brigida – racconta Cristina – La problematica della mancanza di acqua va avanti dal 2008. Inizialmente si trattava di episodi sporadici, piu o meno accettabili. Dallo scorso anno la situazione è diventata invivibile. Per tutto luglio e una parte di agosto siamo rimasti completamente senza acqua.

Il Comune ha spiegato di aver installato una pompa per allacciarsi al Roja. Quest’anno, però, non è cambiato nulla. Per una settimana è mancata totalmente l’acqua, è tornata domenica, e da tre giorni siamo di nuovo senza”. 

“La mancanza di acqua comporta problemi di varia natura – prosegue Cristina – Dalle tubazioni agli elettrodomestici. Per non parlare poi delle persone anziane o con problemi di salute che stanno patendo le pene dell’inferno con questo caldo e non hanno neanche la possibilità di trovare un pò di refrigerio. Le case diventano invivibili senza acqua. Io lo scorso anno mi sono dovuta trasferire, ad agosto, e quest’anno sto facendo lo stesso. Ma non tutti possono farlo”. 

“Parliamo di un servizio pubblico – conclude Cristina – ed è inaccettabile che venga a mancare. Per tutto l’inverno ho segnalato perdite a Rivieracqua lungo la strada per Dolcedo. Sono stati fatti continui tappulli, senza però risolvere il problema. Ho scritto svariate pec a Rivieracqua per l’interruzione dell’erogazione dell’acqua, senza mai ricevere alcuna risposta. Non sappiamo perché manca l’acqua, quando manca, che lavori vengono fatti. Non ci sono preavvisi di alcun genere. 

In tutto questo, l’acqua dall’inverno scorso, a Dolcedo, risulta non potabile. E’ chiaro che non si può più andare avanti così. E’ mia intenzione, con l’aiuto di altre persone nella mia stessa situazione, presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Imperia per interruzione di pubblico servizio e uno all’Asl per la mancanza delle necessarie condizioni igienico-sanitarie”.

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