28 Aprile 2024 10:29

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28 Aprile 2024 10:29

Crisi idrica: Cesio chiude le fontane pubbliche. “Per prevenire problematiche più gravi”

In breve: Questa la decisione del Sindaco del Comune dell'entroterra imperiese Fabio Natta

Cesio chiude le fontane pubbliche per far fronte alla crisi idrica.

Questa la decisione del Comune di Cesio che, a inizio estate, in via preventiva aveva già vietato, con ordinanza, l’uso improprio dell’acqua potabile e diverso da quello igienico e alimentare. Limitazioni che hanno consentito nelle scorse settimane la somministrazione di acqua potabile senza alcuna interruzione.

La scelta di chiudere le fontane pubbliche deriva dalla volontà di prevenire problematiche ancora più gravi.

Crisi idrica: Cesio chiude le fontane pubbliche

L’aggravarsi dello stato di emergenza idrica comporta la necessità di adottare ulteriori provvedimenti limitativi dell’uso dell’acqua potabile.

Il comune di Cesio, consapevole che si prospettava una stagione difficile, aveva, già a inizio estate, vietato, con ordinanza, l’uso improprio dell’acqua potabile (annaffiatura giardini, lavaggio veicoli, riempimento vasche e piscine) e diverso da quello igienico e alimentare.

Dette limitazioni, l’impegno dei dipendenti comunali e degli amministratori, unitamente al senso civico della popolazione hanno, fino ad oggi, consentito la somministrazione di acqua potabile senza alcuna interruzione.

Nel contempo la giunta ha continuato ad investire tutte le risorse (anche a scapito di altri capitoli di spesa) per il miglioramento e l’efficientamento della rete idrica, nel solco di un’azione amministrativa che, da decenni, pone il tema dell’acqua al primo posto tra le priorità.

Oggi, in considerazione di una situazione a tutti ben nota, si ha contezza del rischio di dover procedere in futuro a misure più restrittive, quali le chiusure notturne già ampiamente adottate nel resto della provincia, e fino ad oggi, come detto in precedenza, evitate nel territorio comunale (Cesio, Arzeno, Cartari e Colle San Bartolomeo).

Sempre al fine di prevenire più gravi situazioni si è reso quindi necessario provvedere alla chiusura di tutte le fontane pubbliche pur consapevoli del disagio che inevitabilmente si verrà a creare per i tanti utenti del territorio (pensiamo ad esempio ai ciclisti e agli escursionisti).

Certi che gli sforzi dell’amministrazione e il senso di responsabilità della popolazione vengano riconosciuti e valorizzati, anche dagli organi istituzionali competenti, anche al fine di poter programmare un futuro più sicuro per un servizio che è vitale per tutti”.

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